Come tutte le nazioni di giovane costituzione, la trafila per ottenere il riconoscimento dalle singole federazioni sportive non sempre è la più immediata, in particolar modo se lo stato in questione non è riconosciuto a pieno titolo dall’ONU. È questo il caso del Kosovo (tra le altre cose, paese di origine della famiglia paterna di Djokovic) che, dichiaratosi indipendente dalla Serbia nel 2008, ad oggi è riconosciuto soltanto da 110 degli stati membri delle Nazioni Unite, un ostacolo che è ancora causa di rifiuto dell’affiliazione da parte di numerose federazioni, quali la Fifa e l’Uefa.
Un grosso passo avanti per lo stato balcanico è stato però fatto a Dicembre 2014 quando il Comitato Olimpico Internazionale, il massimo organismo sportivo mondiale, ha ufficializzato il pieno riconoscimento del Comitato Olimpico del Kosovo. In seguito al riconoscimento da parte del CIO, anche l’ITF a settembre 2015 ha accolto tra i propri paesi affiliati il Kosovo che dal 1° gennaio 2016 potrà schierare i propri atleti nelle competizioni a squadre tennistiche. Al momento è sicuro l’esordio della squadra femminile che è già ufficialmente inserita nel Gruppo III Europa/Africa di Fed Cup del 2016 e dovrebbe esordire in Montenegro. Durante le festività natalizie il presidente della Federazione Tennis del Kosovo, Shkelzen Domi, ha annunciato anche la partecipazione della squadra maschile nel primo turno del Gruppo III Europa di Coppa Davis, che si terrà a Tallinn ad inizio marzo, ma al momento non c’è alcun comunicato ufficiale da parte dell’ITF.
