Circoli in vista
La favola del TC Sinalunga
Il grande successo del piccolo circolo di Luca Vanni, promossa nell’élite del tennis italiano. Abbiamo intervistato il suo presidente, Marzio Bernardini, che ci ha raccontato di volontariato, Tiriac, FIT e il miracolo di Sinalunga

Presidente, buongiorno. Dopo la storica promozione del 2014, per il TC Sinalunga è giunto il momento quest’anno di misurarsi con le realtà più forti d’Italia. Cosa ha significato per voi l’esordio in Serie A1 contro un avversario blasonato e pieno di campioni come il Tennis Park Club Genova?
Intanto il ricordo è di una bellissima giornata in un contesto molto gradevole, perché il loro circolo è veramente bello e accogliente. Noi ce la siamo giocata, quindi siamo tornati a casa convinti e, sinceramente, senza nessun rammarico. La sintesi di quella storica giornata è stata quella di aver percepito di poter essere competitivi con tutti. Ci ha dato tanta consapevolezza. Abbiamo perso 4 a 2, è vero, ma qualche partita avrebbe potuto finire anche in modo diverso…
Nel week end successivo, l’esordio casalingo e subito la prima vittoria. Un sogno che si avvera?
Ti dico la verità. Noi eravamo già contenti di quello che eravamo riusciti a fare negli ultimi sette o otto anni e mai avremmo pensato di arrivare in A1, già in serie B ci sentivamo fortemente appagati. Figuriamoci l’idea di vincere alla prima occasione e davanti al nostro pubblico. Un bellissimo premio per i nostri ragazzi, per la loro dedizione dopo tanti anni di sacrifici e rinunce.
A proposito di tifosi, mi dicono che i vostri siano particolarmente calorosi, quasi “calcistici”…
È vero, abbiamo un pubblico molto caloroso e i nostri atleti sono spinti da questo tifo che, insomma, influisce sempre abbastanza sulle loro prestazioni. In generale nei campionati a squadre, e lo si vede anche in Coppa Davis, c’è un tifo un po’ diverso in un contesto che non è quello dei classici tornei. Noi siamo un piccolo club con le tribune poco capienti e i tifosi sono quindi tutti concentrati a ridosso dei campi. Sì, il nostro è un tifo appassionato e molto vicino, in tutti i sensi, ai giocatori. Però ci tengo a dire che in campo la nostra prima regola è la lealtà. Quindi lottare sì, anche sugli spalti, ma sempre con correttezza.
Quando è nata l’idea di creare una squadra che potesse essere competitiva ai massimi livelli?
Circa otto anni fa è capitato presso il nostro circolo un buon maestro, Nahuel Fracassi. Un ragazzo italo-argentino di grande valore a livello giovanile che all’età di 25/26 anni ha deciso di interrompere l’attività professionistica per sposare quella dell’insegnamento. Abbiamo capito subito che potevamo creare qualcosa intorno a lui. Nahuel umilmente ha preso in mano la squadra maschile in serie C e da lì siamo risaliti piano piano. Una lunga esperienza coinvolgente ed entusiasmante, abbiamo creato un gruppo vero che ci ha portato prima in serie B e poi in A2. Sai, poi l’appetito vien mangiando (ride) e ora eccoci qua.
La stagione è proseguita con tre onorevoli sconfitte prima dell’insperato pareggio in casa del TC Genova 1893 che è valso il terzo posto nel girone. E poi i play off…
Quel risultato ci ha dato un grande vantaggio, quello di poter giocare i play off con la seconda partita in casa. Dalle urne avrebbe potuto uscire Casale Monferrato che sulla carta ci sembrava quello più alla nostra portata anche se in uno spareggio è sempre difficile fare pronostici. Invece ci è toccato il CT Maglie. A casa loro sapevamo che Vanni ci sarebbe stato e la cosa ci faceva stare tranquilli sul fatto di poter strappare un bel risultato. Invece, complice anche le condizioni di gioco difficilissime (vento forte, ndr) e un viaggio da incubo, abbiamo perso 4 a 2. Un risultato complicato da ribaltare al ritorno anche se eravamo consci che non rispecchiasse in pieno i valori in campo. Il ritorno è stato duro, non deve ingannare il 5 a 1 finale che alla fine ci ha premiato. Un punteggio onestamente un po’ bugiardo perché tutte le partite sono state combattute. Ci abbiamo messo il cuore e ci siamo salvati.
Se ti dovessi obbligare a scegliere, tra tanti, il momento migliore di questa stagione cosa diresti?
La prima sfida vinta in casa è stata un momento davvero importante per i ragazzi e per noi tutti ma è chiaro che la salvezza valga di più perché, se forse vincere una partita nelle previsioni della vigilia poteva anche starci, rimanere in Serie A1 non era affatto scontato. Anzi onestamente avevamo anche messo in preventivo la retrocessione, quindi alla fine una soddisfazione ancora maggiore per un risultato che, per quanto abbiamo fatto vedere in campo, ritengo sia davvero meritato.
Presidente, se non è un segreto, cosa bolle in pentola per l’anno venturo?
Mah, senti per l’anno prossimo… È da poco finito questo, prima passiamo le feste con serenità e poi ci si pensa. Noi abbiamo una squadra, diciamo così, matura con due soli giocatori in attività (Vanni e Licciardi, ndr). Tutti gli altri sono appassionati che stanno volentieri in questo gruppo, quando possono ci sono ma compatibilmente con i loro impegni. È una situazione complicata, noi ci ritroviamo a fronteggiare squadre in cui tutti i giocatori sono professionisti a tempo pieno e per noi ogni anno diventa sempre più difficile. Molto dipenderà da Vanni e da quel che deciderà di fare, lui è uno di famiglia qui. Noi comunque continueremo questa fantastica esperienza nella consapevolezza di avere una squadra all’altezza. La campagna acquisti? Se ne parla più avanti (sospira).
A proposito di Vanni. Quanto è importante per i più giovani avere la possibilità di osservare da vicino le gesta di un grande giocatore?
Per i ragazzi è una bellissima opportunità quella di avere Luca nel loro stesso circolo. Vivono insieme a quello che reputano un campione e si riconoscono in lui quando si immaginano grandi. Vanni è davvero un esempio, un gladiatore, un professionista serio. L’unico nostro problema, semmai, è che in questo momento non c’è subito dietro una fascia di giovani che possano immediatamente entrare nella prima squadra. Abbiamo elementi molto interessanti tra gli 8 e i 12 anni ma realisticamente, ammesso mantengano le promesse, occorreranno almeno sette o otto anni per averli pronti. C’è stato un buco nella generazione di mezzo ma non ne conosco il motivo.
Ho saputo una bella cosa che vi riguarda e che non vi tirate indietro quando c’è da fare del bene. Vuoi dirmi qualcosa a riguardo?
Intanto ti ringrazio per avermelo chiesto. Noi siamo una famiglia unita perché, sarà banale, ma è l’unione che fa la forza. Siamo sensibili alle tematiche sociali e di solidarietà. Nell’estate scorsa la sezione ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo, ndr) di Grosseto ci ha coinvolti in un progetto. Noi, attraverso Giovanni (Galuppo, ndr), vi abbiamo partecipato e da lì è nato un bel rapporto duraturo. Adesso, per esempio, siamo noi ad ospitarli con i loro stand durante le nostre partite casalinghe. Siamo molto contenti di portare avanti questa bella collaborazione e di offrire il nostro piccolo contributo alla loro causa.
Non voglio assolutamente far polemica, ma la Federazione ha un occhio di riguardo per le realtà come la vostra che con pochi mezzi raggiungono grandi traguardi?
La Federazione, beh noi siamo un piccolo circolo nel sud della provincia di Siena. Abbiamo dei contatti ma non sono, come dire, così frequenti. Poi, sai, lì ci sono situazioni che si evolvono, delegati provinciali che vanno e vengono… La sintesi è che sono abituato a non aspettarmi granché. Capisco che non sia facile avere tutto sotto controllo però in fondo siamo tra le prime dodici squadre d’Italia e un paesino di dodicimila anime. Un pochettino la Federazione dovrebbe servire a promuovere quelli come noi. Questo credo che possa essere detto.
Mi puoi raccontare un aneddoto simpatico o un avvenimento che ti ha fatto particolarmente piacere quest’anno?
Ti voglio raccontare la storia più recente che ci è accaduta. Non più tardi di quindici giorni fa sono arrivati al circolo gli auguri del grandissimo Ion Tiriac, amico fraterno di uno dei nostri sponsor. Era in visita a Firenze e ci ha fatto recapitare un biglietto di auguri e di congratulazioni per quello che abbiamo fatto quest’anno. Personalmente trovo molto bello che i grandi personaggi del mondo del tennis siano attenti anche alle piccole cose. Lo abbiamo apprezzato molto.
Una domanda di rito. C’è qualcuno che ti senti di dover ringraziare?
Il ringraziamento doveroso va agli sponsor, senza di loro noi non potremmo nemmeno pensare di affrontare un’avventura così impegnativa. Poi alla squadra, che non significa soltanto gli atleti che poi scendono in campo. Abbiamo infatti un gruppo di una quarantina di persone, soci ma non solo, che danno l’anima per organizzare gli eventi e che prestano il loro servizio nel nome della buona volontà e del volontariato. Infine un grazie va anche all’amministrazione comunale che, a suo modo, dimostra di esserci.
Per finire questa nostra chiacchierata, in perfetto stile Marzulliano, quale ultima domanda vorresti ricevere e soprattutto che risposta ti daresti?
Vorrei che mi si chiedesse qual’è il segreto del TC Sinalunga. Per poter rispondere che, molto semplicemente, nella vita uniti si vince.
Passione, umiltà, entusiasmo. É soprattutto grazie a persone come Marzio Bernardini che abbiamo l’onore di raccontare delle belle storie di tennis. E poco importa se la cornice, per una volta, non sia quella pomposa dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club ma del minuscolo circolo di Sinalunga. Del resto, chi lo dice che la panna con le fragole debba per forza essere meglio del castagnaccio? Provare per credere…
Matteo Parini

Challenger
Garibaldi (pres. Circolo Stampa-Sporting Torino): “Il Piemonte Open può crescere nel corso degli anni” [ESCLUSIVA]
Intervista al presidente del Circolo Stampa-Sporting di Torino che tira le somme sul torneo Challenger175 appena concluso

E’ tempo di tirare le somme al Circolo della Stampa-Sporting di Torino dove è terminata la prima edizione del Challenger 175, il Piemonte Open Intesa Sanpaolo, una novità preziosa nel panorama tennistico.
Federico Gaio, partendo dalle qualificazioni, è riuscito a centrare la finalissima, dove si è dovuto arrendere alla consistenza del tedesco Dominik Koepfer. Dopo un primo set vinto al tie break, l’azzurro ha subito la rimonta del tedesco per il 6-7(5), 6-2, 6-0.
Ai microfoni di Ubitennis il presidente del Circolo, Pietro Garibaldi, traccia un piccolo bilancio: “Siamo assolutamente soddisfatti per quanto abbiamo visto sui campi in queste lunghe giornate. Felici per Federico Gaio che con grande sacrificio ha saputo centrare la finale. Abbiamo avuto tanti italiani pronti a dir la loro in questo torneo, lui ci ha messo qualcosina in più ed è arrivato in finale. Lo ha fatto partendo dalle pre-qualificazioni, un torneo che abbiamo organizzato per dare una possibilità in più ai giocatori locali. Lui ci ha messo umiltà ed è arrivato fino alla finale. E’ davvero una storia sportiva che merita di essere raccontata la sua”. Gaio si allena da qualche anno al Circolo della Stampa-Sporting: Torino è diventata la sua città adottiva, e arrivare in finale a questo Challenger è motivo di grande soddisfazione.
Torino sempre più protagonista nel tennis che conta, non solo con le ATP Finals, torneo in cui il Circolo della Stampa-Sporting viene utilizzato come training center. “Dobbiamo ringraziare le istituzioni e questa nuova formula di Challenger che ci consente di essere protagonisti nel mondo del tennis e non legati solo all’ATP. E’ sicuramente una manifestazione che potrà crescere negli anni e siamo contenti. Noi come circolo vogliamo avere un posto nel panorama del tennis, anche quando le ATP Finals non saranno più a Torino”. Di certo non è stata una settimana facile, con tanta pioggia a condizionare il torneo, che si è concluso su campi indoor: “Non possiamo lamentarci, visto quanto sta accadendo nelle regioni limitrofe. E’ stato uno stress-test non indifferente per il nostro Circolo ma è stato superato in maniera egregia”.
Pietro Garibaldi chiude con un auspicio, quello di vedere Sinner partecipare alle ATP Finals 2023. “Le condizioni per vederlo qui a Torino tra qualche mese ci sono tutte. Teniamo le dita incrociate anzitutto perchè stia bene fisicamente, se ciò succede ha ottime possibilità di qualificarsi”.
Circoli in vista
46° Torneo Internazionale Giovanile “Città di Firenze” giunto agli ottavi di finale
Nel derby azzurro vince la giovanissima under 15 Fabiola Marino sulla numero 3 Ghirardato. Nel maschile l’azzurro De Michele fatica ma prosegue la sua corsa. Continua a stupire la qualificata austriaca Lilli Tagger grazie a un gioco divertente e offensivo

Si posiziona agli ottavi di finale il 46° Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”. Dopo la prima giornata che ha visto 8 incontri nel maschile e 8 nel femminile anche nella seconda giornata si sono visti 16 incontri di ottimo livello. Tra gli spettatori di questa seconda giornata anche l’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione e tanti appassionati che hanno assiepato i campi delle Cascine.
A Livello femminile dopo la sconfitta della numero uno al femminile ad opera dell’azzurra Diana De Simone arriva la bella affermazione della giovanissima under 15 Fabiola Marino sulla numero tre del seeding l’altra italiana Emma Ottavia Ghirardato per 63 62. Ora sfida per accedere ai quarti con Gaia Greco. Nella stessa striscia da tenere d’occhio un’altra giocatrice che sta facendo divertire il pubblico fiorentino l’austriaca Lilli Tagger, anche lei 15enne, proveniente dalle qualificazioni che gioca un tennis offensivo con rovescio a una mano e cerca sempre la rete. L’austriaca supera 64 75 Noemi Maines ed ora se la vedrà con con la testa di serie numero 7 Ekaterina Perelygina brava a superare 64 63 Lucrezia Musetti. Nella parte bassa la numero due la tedesca Carolina Kuhl va avanti faticando contro la toscana e campionessa italiana under 16 nel 2022 Anastasia Bertacchi 46 64 62 il finale. Ora match con l’austriaca Alexandra Zimmer che in una sfida durata più di tre ore ha avuto la meglio sulla qualificata Lavinia Luciano 64 46 75.
Nel maschile il primo favorito lo statunitense Alexander Frusina sfiderà il giocatore del Match Ball Firenze a cui era stata concessa una wild card: Matteo Sciahbasi. Il giovane atleta, capace quest’anno di conquistare la promozione in A1 a squadre, è stato capace di sconfiggere 76 26 62 il polacco Grzegorzewsk. Bene i colori azzurri con la vittoria del terzo favorito Fabio De Michele che supera il kazako Amir Omaekhanov per 60 26 60 ed ora affronterà il ceco Velik. Nella parte bassa la sorpresa arriva dall’azzurro Jacopo Vasamì che ha sconfitto 62 57 62 il polacco, settimo favorito, Goran Zgola. Molto seguito anche il match che ha visto di fronte il giovane atleta del Ct Firenze Lapo Marianelli contro il giapponese numero 5 del seeding Reiya Hattori (104 del ranking) con vittoria del nipponico per 60 62. “E’ stata un’esperienza unica poter giocare contro un giocatore così forte – spiega Marianelli – per me è un sogno perché in questo torneo ci hanno giocato i futuri campioni del tennis mondiale. Ho dato il massimo per chi mi ha dato questa opportunità”
In tarda serata si sono giocati i primi turni dei tornei di doppio con favoriti nel maschile la coppia americana tedesca composta da Alexander Frusina e Yannik Kelm con i due cechi secondi favoriti Jakub Filip e Lukas Velik mentre nel femminile sono il duo USA Ashton Bowers e GER Carolina Kuhl le prime teste di serie e la coppia azzurra composta da Francesca Gandolfi e Greta Greco Lucchina le numero due.
Gli ottavi di finale vedranno l’inizio delle sfide alle 9:30 di venerdì con ingresso libero al Ct Firenze.
Le finali sono previste nel giorno di Pasquetta come tradizione (lunedì 10 aprile). Il tabellone principale prevede 32 giocatori nel maschile e 32 nel femminile e a questi si aggiungono i tornei di doppio.
Il direttore del torneo è il maestro Giovanni Del Panta mentre come giudice arbitro della manifestazione è stato designato Guido Pezzella.
Durante la manifestazione l’accesso al torneo sarà libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale. Il Circolo del Tennis Firenze 1898 si trova nel polmone verde della città, all’interno del Parco delle Cascine, con la sua tradizione centenaria e soprattutto un luogo dove è bello poter seguire incontri divertenti e appassionanti.
Comunicato Stampa
Circoli in vista
Presentato al Match Ball Firenze il Torneo Open di Pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia BNL 2023
Dal 18 marzo al 02 aprile, in palio dei posti per le pre-uqalificazioni agli Internazionali d’Italia. Obiettivo da record con oltre 700 partecipanti

Il Match Ball Firenze Country Club organizza dal 18 marzo al 02 aprile il torneo Open di pre qualificazioni Bnl d’Italia 2023 con montepremi di 25.610 euro valido come 45° edizione dei Campionati Toscani Assoluti.
Il circolo di Bagno a Ripoli ritorna ad essere il cuore pulsante del tennis toscano con la manifestazione clou a livello nazionale che permette di qualificarsi per le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia. Si giocherà outdoor (all’aperto). I giocatori e le giocatrici potranno giocare sui campi limitrofi alla bellissima area verde del circolo fiorentino che potrà accogliere numerosi spettatori che potranno applaudire gli atleti in gara. Nel maschile favoriti il fiorentino Daniele Capecchi insieme al veneto Marco Speronello e al romagnolo Manuel Mazza, mentre al femminile saranno Viola Turini e l’esperta giocatrice trentina Angelica Moratelli.
“La storia del nostro circolo è quella dell’attività agonistica e sociale – spiega Leonardo Casamonti, vice presidente del Match Ball Firenze – grazie a mio padre Roberto siamo riusciti a mantenere la tradizione di una manifestazione che è il fiore all’occhiello della Toscana e assegna anche i titoli regionali assoluti a un evento che è unico nella nostra regione e che da la possibilità di qualificarsi per il Torneo del Foro Italico a due giocatori e due giocatrici nel singolare oltre ai vincitori del doppio maschile e femminile”.
“Bagno a Ripoli grazie al Match Ball Firenze diventa ancora una volta punto di interesse del mondo tennistico – spiegano il Sindaco Francesco Casini e l’assessore allo sport Enrico Minelli – il Torneo di pre qualificazioni Bnl Ibi 2023 porterà i migliori giocatori da tutta Italia nel nostro Comune a suggello di un’area che vive di sport”.
“La Toscana è ritenuta dalla FITP una delle regioni più importanti e capaci dal lato organizzativo – mette in luce Guido Turi consigliere nazionale della FITP – i numeri lo dimostrano e soprattutto ogni qualvolta la regione è stata chiamata in causa ha risposto sempre al massimo con eventi partecipati e di livello. Proprio il Challenger di Firenze svolto a ottobre 2022 è stato premiato come miglior manifestazione nazionale nei Supertennis Awards. Giocare al Match Ball Firenze per i tanti atleti sarà una bella festa”.
“Sono passati diversi anni ma ricordo ancora adesso la trasformazione di questo torneo da manifestazione regionale con assegnazione dei titoli toscani a torneo di pre qualificazione – dice Luigi Brunetti, presidente FITP della Toscana – una bella sfida che ancora una volta ha innalzato la qualità del torneo e soprattutto ha permesso di dare un sogno a tanti giocatori della nostra regione e non solo: giocare al Foro Italico”.
Presenti alla conferenza stampa anche Nicola Armentano delegato a Promozione sociale e Sport della Città Metropolitana, il vice presidente della FITP Toscana Romeo Tanganelli e la consigliera Raffaella Rebecchi.
Ufficio Comunicazione CRT