Milos Raonic: "Posso vincere gli Australian Open"

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Milos Raonic: “Posso vincere gli Australian Open”

Un euforico Milos Raonic lascia intendere come abbia grandi aspettative per il prosieguo del 2016, parlando di vittorie Slam e gradino più alto del podio nel ranking ATP

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Un Milos Raonic così entusiasta non si era mai visto. Il tennista canadese attualmente numero 14 ATP dopo la comoda vittoria in finale su Roger Federer si presenta davanti ai microfoni e taccuini dei giornalisti presenti all’interno della sala stampa di Brisbane ed esprime tutta la sua felicità per questo vittorioso principio di 2016; inizio inversamente proporzionale alla fine di un 2015 che solo a maggio aveva visto il nativo di Podgorica issarsi fino ai piedi del podio del ranking ATP, per poi cominciare a perdere posizioni su posizioni in classifica, soprattutto a causa di un fastidioso infortunio al piede destro nella parte conclusiva della stagione e di continui malanni alla schiena durante l’off-season.

Inizialmente al canadese vengono poste domande sulla finale appena giocata e sul complicato periodo che sembra essersi definitivamente lasciato alle spalle: “Contro Federer il gioco si basa su chi comanda gli scambi. A parte quel game in cui ho commesso tre doppi falli sono sempre stato avanti nei miei turni di battuta e ho sempre attaccato durante i suoi, escluso quello perso a zero. Spesso arrivavo a trenta e quando ho avuto l’opportunità di strappargli il servizio sono stato in grado di approfittarne. Nel terzo game del secondo set ho chiamato un medical time out perché avevo fastidio all’adduttore infatti dopo è stata un po’ dura spingere, non avevo forza nelle gambe e per questo sbagliavo molti servizi, fortunatamente tutto è andato per il meglio. Vincere questo trofeo mi ha ripagato per tutti i bocconi amari che sono stato costretto a ingoiare in questi ultimi nove mesi. Questa vittoria significa che sto lavorando bene. Oggi ho dimostrato a tutti i miei avversari che posso giocare un buon tennis di nuovo.

Nell’epilogo della conferenza stampa all’allievo di Riccardo Piatti e Carlos Moya (non presente in questo torneo) viene chiesto se si sente pronto per gli imminenti Australian Open, tanto da essere uno dei seri candidati al trionfo finale: “Sì, sicuramente. Ormai devo provare a compiere gli ultimi due step. Il primo è alzare l’asticella e giocare alla grande per due settimane, onestamente credo che posso farlo. Il secondo è ancora più difficile, devo cercare di giocare alla grande per trenta settimane, solo così posso diventare il migliore giocatore al mondo. Intanto sto cercando di applicarmi al primo”.

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