AO interviste, Murray: "Credo sia ipocrita farsi sponsorizzare dalle compagnie di scommesse"

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AO interviste, Murray: “Credo sia ipocrita farsi sponsorizzare dalle compagnie di scommesse”

Australian Open interviste, primo turno. A. Murray b. A. Zverev 6-1 6-2 6-3. L’intervista del dopo partita a Andy Murray

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Sarai contento di aver finito presto, soprattutto viste le condizioni di oggi.
Sì, faceva molto caldo, soprattutto dalla fine del secondo set in poi. All’inizio c’era qualche nuvola, quindi si stava abbastanza bene, ma poi la temperatura è salita. Il terzo set è stato impegnativo, abbiamo giocato dei game piuttosto lunghi, soprattutto sul suo servizio. Forse avrei dovuto chiudere prima la partita, perché ho avuto la possibilità di andare avanti di due break, ho avuto diverse occasioni sul suo servizio. Credo comunque di aver giocato un buon match, ma potevo essere più incisivo nel terzo set.

Credi che lui possa diventare un buon giocatore nel prossimo futuro?
Ovviamente è un buon giocatore, ma ci sono tanti altri giovani che stanno emergendo in questo momento. Lui è diverso da altri giocatori. È molto, molto alto, e questo in molti casi aiuta, ma può anche essere un limite. Ad esempio può metterci un po’ più di tempo ad entrare in partita; inoltre potrebbe essere un po’ più esposto a infortuni finché non riuscirà a rinforzarsi adeguatamente. Chiaramente è avvantaggiato sul servizio, ma ha anche un buon timing sulla palla. Ha un ottimo potenziale.

Sicuramente avrai sentito le notizie che arrivano dall’Inghilterra sulle rivelazioni della BBC e di BuzzFeed. Roger e Novak hanno già detto la loro riguardo questa vicenda delle scommesse e su cosa andrebbe rivelato o meno. Qual è la tua opinione al riguardo?
Riguardo a cosa dire e cosa no? Dal mio punto di vista, se ci sono tentativi di corruzione in qualunque sport è giusto che se ne parli. Non ero a conoscenza di alcune cose di cui si è parlato ieri, altre le sapevo già. Direi che, da giocatori, dobbiamo sapere cosa succede all’esterno. Credo che, come sempre, ci sia qualcosa di vero e qualcosa di inventato. Credo che lo sport, in generale, abbia bisogno di più trasparenza.

Quali sono le cose che già conoscevi e quali quelle che hai appreso ieri?
Beh, non voglio scendere troppo nei dettagli, ma ero al corrente di ciò che era successo in quella partita a Sopot. Ieri ho letto di una centrale delle scommesse in Italia, in Sicilia, e questo non lo sapevo, così come non ero a conoscenza del fatto che ci fossero così tanti match truccati.

Novak ha detto di essere stato avvicinato nel 2007. A te è mai successo o hai sentito di qualcuno a cui sia successo?
A me non è mai successo, e non mi è mai capitato di parlare di queste cose con gli altri giocatori ma sono venuto a conoscenza di queste situazioni quando ero molto giovane. Credo che, se si promettono grosse somme di denaro a un giovane giocatore, a volte qualcuno può essere tentato e fare la cosa sbagliata; per questo credo che i ragazzi – di qualunque sport e a partire dai 15, 16 anni – vadano educati e vadano messi in guardia, perché in situazioni come queste si rischia di compromettere la propria carriera e danneggiare il proprio sport. I ragazzi devono essere supportati dalle persone giuste fin dai tornei futures o dai challenger.

Cosa pensi del fatto che molti tornei sono sponsorizzati da società di scommesse?
Non sono molto a favore di questa cosa. Voglio dire, è quantomeno ipocrita. Ovviamente non sono i giocatori ad essere sponsorizzati dalle agenzie di scommesse, ma i tornei lo sono. Non ho ancora capito bene come funziona però, lo ripeto, è quantomeno strano.

Prima hai detto di non essere molto sorpreso che siano coinvolti giocatori di livello medio-basso. Ti sconvolge aver sentito che potrebbero essere coinvolti giocatori di livello più alto, forse top-50 o addirittura vincitori di Slam?
A dire la verità no.

Al secondo turno il tuo avversario sarà Sam Groth. Qualche parola su di lui?
È la prima volta che lo affronto in singolare. È molto grosso, ha un servizio molto potente e gioca serve and volley. Cercherà di venire avanti il più possibile. Non ci sono molti tennisti che giocano così. Naturalmente avrà il pubblico dalla sua parte, ed è anche un gran combattente. Sarà difficile affrontarlo perché ha uno stile di gioco diverso dalla maggior parte dei tennisti, ma sono pronto. Di solito mi piace giocare con chi attacca quindi, se voglio vincere questa partita, dovrò rispondere bene e, ovviamente, giocare dei buoni passanti.

traduzione di  Alessia Gentile

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