Cosa pensi del match, sembra sia stata davvero una battaglia.
Sì, è stata una dura battaglia, lo è sempre con Roberto. Insomma, negli ultimi due mesi è migliorato molto. Sono soddisfatto del modo in cui ho gestito il match, ho giocato bene tatticamente con il piano giusto, è stata una buona sfida.

La cosa ti ha sorpreso?
No, no, decisamente non ero sorpreso, lo avevo visto giocare. Anche contro Novak agli Open e in un altro paio di match aveva giocato bene. Lui è in grado di giocare un buon tennis con uno stile di gioco molto difficile.

Gilles Simon ha detto che prima del match contro Novak, sentiva che tutto lo spogliatoio lo sosteneva perché sono stufi del fatto che Novak vinca sempre.
Wow.

È questa la sensazione? Stanno tutti aspettando che Novak perda?
No, decisamente no. Non secondo me, ma è piuttosto difficile da dire. Considerando che potrei affrontarlo io, cercherò di fare del mio meglio per batterlo, ma tutto qui. Con tutto il rispetto per lui, il modo in cui sta giocando, quello che sta ottenendo, è solo il risultato di quanto sia bravo.

Cosa puoi dirci di Goffin?
È un ragazzo talentuoso, gioca da fondo in maniera solida, è un buon giocatore.

Quali sono le sfide nell’affrontare Roger a questo punto della sua carriera?
Sta giocando molto bene, soprattuto nella scorsa stagione. È un avversario davvero, davvero pericoloso, come sempre. Insomma, è difficile dire qualcos’altro o qualcosa di nuovo. Sarà una grandissima sfida, sono i quarti in uno Slam. Non vedo l’ora di giocare.

Ora stai indossando la fede, ci giochi anche?
No, no, non ci gioco. Soprattuto avendo un rovescio a due mani.

 Ti cambia davvero la sensazione che provi quando colpisci la palla?
Sì, perché quando impugni il manico senti che è leggermente più grande. Quando l’ho provato, la sensazione che sentivo non era quella che volevo. Se giochi cinque set potrebbe diventare più umido e un anello del genere non è una cosa che vorresti avere. Quindi me lo tolgo prima di giocare.

Traduzione di Paolo Di Lorito