ATP Rotterdam: Mahut annulla Troicki e trova Klizan, Kohli-Monfils l'altra semi

ATP

ATP Rotterdam: Mahut annulla Troicki e trova Klizan, Kohli-Monfils l’altra semi

La giornata dei quarti di finali è stata ricca di sorprese, ad incominciare dalla eliminazione di Victor Troicki. Subito dopo, l’uscita di scena dell’altro protagonista di questo inizio anno, lo spagnolo Roberto Bautista Agut (testa di serie numero 6) e del croato Marin Cilic sempre più lontana copia del vincitore degli US Open del 2014

Pubblicato

il

 

(da Rotterdam, il nostro inviato Roberto Dell’Olivo)

Nicolas Mahut (numero 54 ATP) raggiunge le semifinali del torneo di Rotterdam . È il primo giocatore a riuscirci partendo dalle qualificazioni, dal lontano 2001. Mai oltre il secondo turno nelle sue quattro precedenti partecipazioni in terra olandese, il francese, a 34 anni, è decisamente il più “vecchio” giocatore ancora in gara  ed ha di fatto preso il posto che alla vigilia avrebbe dovuto essere  del suo compagno Richard Gasquet, che ha dato forfait a poche ore dal suo esordio. Poco più di un’ora per liberarsi dell’ostico Troicki  (numero 22 ATP) che lo aveva sconfitto nei due precedenti australiani, un mese fa a Sydney in tre set e agli Australian open del 2011. Il serbo ha dato l’idea di non avere più benzina in corpo, dopo due settimane che l’anno visto  finalista a Sofia e raggiungere i quarti qui a Rotterdam. Ma non vanno tolti i meriti a Mahut, che sta vivendo in questa settimana una sorta di seconda giovinezza sportiva. Molto aggressivo fin dalla battuta, con attacchi a rete alternati  a potenti conclusioni di diritto da fondo campo. Per il Troicki di oggi c’è poco da fare. Mai in partita, subito a perdere il servizio sul 2-1 del primo set. Nel secondo parziale il serbo va poi subito sotto 4-0 e quando prova ad abbozzare qualche reazione c’è pronto Mahut, che proprio non vuole saperne di allungare il match. Ace e volèe non lasciano scampo ad uno spento Troicki. Per Mahut ecco raggiunto il traguardo delle semifinali, come aveva fatto il suo connazionale Nicolas Escude che nel 2001 vinse addirittura il torneo battendo il grande assente di questa edizione, ovvero Roger Federer.

Cinque match point non sono bastati a Bautista Agut per domare lo slovacco Klizan. “Davvero Roberto ha avuto cinque match point? Me ne ricordo solo due” così lo slovacco ha esordito sorridendo in conferenza stampa “ma  in compenso ho ben presente di aver quasi colpito il mio avversario con un smash.” Klizan, che aveva perso da Bautista agli Australian Open si è così preso la sua rivincita: “Ma a Melbourne avevo da poco cambiato racchetta non avevo ancora trovato il giusto feeling.”  Un match condotto a lungo all’inizio dallo spagnolo, più concreto rispetto allo slovacco che utilizza per lo più il suo diritto potente e da applausi, ma non sempre preciso. Il primo set dura comunque oltre un’ora e si chiude 7-5 al tie break. Bautista Agut sembra poter approdare facilmente alle semifinali, va avanti 5-3, non realizza il primo match ball sulla battuta di Klizan e sul 5-4 e servizio non ne concretizza altri quattro. La partita inevitabilmente gira. Lo spagnolo perde via via confidenza, si innervosisce un po’ e Klizan fa lo show e strappa applausi al pubblico “Fa piacere che sia stato gradito il mio diritto. La gente ama vedere qualche colpo differente.” La velocità nell’esecuzione del diritto dello slovacco fa davvero impressione e per Bautista diventa spesso impossibile riuscire a contenerlo. Si va così ancora al tie break dove il primo mini break vale il primo set point per lo slovacco, che chiude alla seconda occasione 8-6 e dilaga nel terzo, chiudendo con un impietoso 6-0.

Nella sessione serale la testa di serie numero 2 Marin Cilic incappa nell’ostacolo Kohlschreiber (numero 32 ATP) . Il croato si arrende per la sesta volta al tedesco, che non affrontava dalla finale persa a Monaco di Baviera nel 2012.  Nel primo set Cilic sembra  per la verità poter gestire a suo favore l’incontro. Salva quattro palle break, tre subito nel game d’apertura e strappa il servizio al tedesco sul 3-2, sfruttando la prima ed unica occasione del set. Nel secondo c’è più equilibrio, ma il servizio di Cilic inizia ad essere meno efficace , di contro Philip inizia a dettare gli scambi sfruttando la diagonale rovescio contro rovescio a lui nettamente favorevole. Si va al terzo, dove la differenza la fa il break inizia del tedesco, che mantiene fino alla fine del set che chiude 6-4. “Una delle vittorie più importanti della mia carriera” – ammette il tedesco  che raggiunge la semifinale dopo i quarti del 2007 (sconfitto da Davydenko) e del 2014 (eliminazione a sorpresa ad opera dell’olandese Sijsling) –ora preferirei affrontare Zverev (i precedenti sono 2-0 a favore del tedesco più anziano), piuttosto che Monfils con cui ho perso negli ultimi tre match (con Gael che nel totale conduce 11-2)”.

Ma contro Kohlshreiber ci sarà invece proprio Monfils, l’unico a rispettare il pronostico della vigilia, che lo vedeva favorito contro il giovane teenager Zverev.  Ma quanta fatica, soprattutto nel primo set,  con il tedesco mai domo a recuperare nel finale e capace di rifugiarsi nel tie break recuperando dal punteggio di 3-5. Nel secondo set Monfils strappa il servizio sul 2-1 e prende le redini dell’incontro, salvo rischiare subito il contro break (0-40). Tutto finito?  Con il francese l’imprevisto è sempre dietro l’angolo ed infatti c’è ancora il tempo per qualche emozione; sul 5-3  Monfils va ancora sotto 0-40. Gael  recupera  però grazie al servizio e per Zverev cala il sipario di Rotterdam.

Risultati:

[Q] N.Mahut b. [8] V.Troicki 6-2 6-1
M. Klizan b. [6] R. Bautista Agut 7-6 (5) 6-7 (6) 6-0
P.Kohlschreiber b. [2] M. Cilic 3-6 6-3 6-4
[5] G. Monfils b. [WC] A. Zverev  7-6 (4) 6-3

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement