[1] T. Bacsinszky b. [Q] M. Erakovic 6-2 6-1

È andata in scena a Rabat la finale del torneo WTA International locale. Rimanendo nella metafora teatrale, si può dire che l’epilogo del torneo sia stato un monologo della testa di serie n.1 Timea Bacsinszky, che ha conquistato il suo quarto torneo in carriera contro Marina Erakovic, la qualificata che nulla ha potuto oggi contro lo strapotere dell’elvetica. Semplicemente troppo più regolare, solida e potente da fondo la svizzera contro la croata naturalizzata neozelandese, che ha fatto gara pari solamente sulla diagonale del dritto, quando la svizzera da destra ha colpito appunto col dritto, ma spesso l’elvetica è ricorsa al “rovescio anomalo” ed ha saputo fare suoi numerosi scambi anche su questa diagonale.

L’esito della gara non è mai parso in discussione, la Bacsinszky ha operato il break in apertura di primo set e poi nuovamente sul 3-1 in suo favore sempre nel primo parziale, sigillando la prima frazione con un 6-2 che lascia ben intendere la superiorità della svizzera.
Nel secondo set l’elvetica si concede un turno di risposta di pausa, lasciando che la Erakovic vada momentaneamente avanti 1-0, ma poi Timea infila un parziale di sei giochi a zero, conquistando set ed incontro.

Dopo le vittorie di Acapulco e Monterrey lo scorso anno (ricordiamo che l’anno scorso fece anche semifinale al Roland Garros) e al torneo di Lussemburgo nel 2009, Timea Bacsinszky si impone quindi per la quarta volta nel circuito maggiore WTA. Sconfitta, seppure netta nel punteggio, dal sapore piuttosto dolce per la Erakovic, al rientro quest’anno da un infortunio, che guadagnerà molte posizioni in classifica (era 186 ad inizio torneo, salirà alla 128) e che può sempre consolarsi con il fatto di essere arrivata in finale partendo dalle qualificazioni.