Il Roland Garros visto da (troppo) vicino: la strategia di Murray e la sfortuna di Almagro

Tennis da ridere

Il Roland Garros visto da (troppo) vicino: la strategia di Murray e la sfortuna di Almagro

Si completa il programma del primo turno ed emergono le prime strategie per il successo finale: Murray ordisce la sua trama in gran segreto mentre Djokovic si adegua al suo avversario

Pubblicato

il

 

Murray l’ha finalmente capito. Imitare è un inutile esercizio di stile, per vincere si deve copiare e ovviamente dal migliore. Ha iniziato sbagliando qualche smash, poi il grande passo del matrimonio seguito dalla gioia della paternità e oggi la chicca della rimonta dello svantaggio di due set ai danni di un apollineo tennista di otto lettere. Strategia sopraffina se si pensa che avrebbe potuto invece copiare la performance di Montecarlo, quando Nole fu sconfitto al primo turno da un tennista della Repubblica Ceca. Ci ha provato anche Wawrinka a farsi eliminare da un ceco ma alla fine ha palesato solo un grande sense of humour rimontando e sorpassando un nativo di Brno.

Djokovic invece ha subissato di palle corte Lu in un esordio nomen omen, rivelando incautamente la sua strategia tattica di soli lob in caso di terzo turno contro Carreno-Busta (che prende appunti e si prepara a smashare). Va detto che il serbo ha subito messo in mostra grande concentrazione per evitare di lasciarsi sorprendere dalle insidie del suo tabellone, che potrebbe riservargli per gli ottavi di finale un lucky loser proveniente dal Challenger di Vicenza.

Molto più impervia si è dimostrata la scalata dell’attesissimo Samper-Montana contro il figlio francese illegittimo dell’Orso di ghiaccio, tal Bourgue nato dittongo e divenuto tennista. Si è trattato di uno dei sei incontri di primo turno senza top 100 in campo: i nostri inviati da Parigi ce li racconteranno in un dettagliato reportage che comparirà in home-page al termine del prossimo match di Roberta Vin.. o al limite Sara Err.. dovesse andar male sarà quello di Francesca Schiav.. sembrava tutto perfetto e invece Karin Knapp proprio non ce l’ha fatta contro una claudicante Vika Azarenka e ha vinto. Al secondo turno ci va anche Camila Giorgi – per quel che conta, non è ancora in good standing – e adesso il movimento azzurro sembra in tragica ripresa.

Bravissimi e intercambiabili Andrea Seppi e Fabiof Fognini che vincono lo stesso numero di game e di set, 0 e 12 (o forse il contrario), contro Gulbis e Granollers: la nazionale poggia sulle loro forti spalle e i due fanno spallucce. Al n.1 azzurro rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon compleanno, come all’eterna Suzanne Lenglen. Il ligure ha proseguito sulla scia delle polemiche di Roma lamentandosi di non aver potuto giocare sul campo intitolato alla campionessa francese, da sempre il suo preferito: c’è da scommettere che si batterà affinché la Lenglen non possa mai giocare sul Fabio Fognini, prossimo nome della celebratissima Grandstand Arena.

Sorprese e conferme nel tabellone femminile. Sullo Chatrier Kiki Bertens estromette Angelique Kerber dal torneo privandola della possibilità di raggiungere un Grande Slam che sembrava ormai cosa fatta, Goerges vince la Konta (ma anche la partita) mentre Serena Williams soffre tremendamente di noia contro Rybarikova. Esordio rivedibile per la giovanissima supercazzola 17enne Tessah Andrianjafitrimo, wild-card francese, che soccombe in soli 53 minuti.

Chiusura per la vicenda incresciosa del Court 14: Almagro vince la battaglia dei rovesci contro Kohlschreiber ma la partita viene rinviata per sole.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement