ATP Roma interviste, Fabio Fognini: "Ho giocato male, ma l'organizzazione non ha rispettato le promesse"

Interviste

ATP Roma interviste, Fabio Fognini: “Ho giocato male, ma l’organizzazione non ha rispettato le promesse”

L’intervista a Fognini, tra ritardi e malumori l’italiano ha raccontato le sue impressioni sul match perso contro Garcia-Lopez

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Fabio Fognini si è presentato alla conferenza stampa tre ore dopo la fine del match contro Garcia Lopez. Circostanza impensabile in uno slam, ma a Roma l’atmosfera sembra maggiormente rilassata e quindi gli è stato concesso di presentarsi alla stampa dopo il Roma Charity, la manifestazione che si è tenuta sul Pietrangeli e che ha visto impegnati svariati giocatori della Roma insieme ad alcuni tennisti, tra cui appunto Fognini. Non esattamente un gesto di cortesia verso i media, ma almeno questo ha consentito al ligure di digerire la sconfitta, ed è un Fognini abbastanza sereno quello che risponde alle domande. Anche se non mancherà una qualche venatura polemica, come vedrete.

Fabio, hai un po’ buttato il primo set
Mi dispiace aver giocato male, è colpa mia. Nel secondo potevo rientrare ma lui è stato bravo.

Sara Errani ci ha detto in conferenza stampa che il suo malessere era dovuto alla tensione nervosa. Ti succede la stessa cosa a Roma? Perché ci sembra che questa sconfitta sia un passo indietro rispetto a quelle degli ultimi tempi. È possibile che Roma ti faccia un brutto effetto?
Non è Roma, non è Roma. Roma è diversa solo perché sta in Italia. Ripeto, non ho giocato bene e questo mi dispiace perché è il mio lavoro e se lo faccio male non è bello. Ma se per esempio vuoi sapere se mi ha fatto più male la sconfitta di oggi o quella di Madrid, beh… non c’è paragone! E poi ho promesso a Nicola (Arzani ndr) che non avrei detto niente, che avrei fatto il buono…

Ma ti riferisci al fatto che la tua partita è stata programmata nel centrale e in un orario che non ti piace? 
Puoi capire quello che vuoi, se vuole ti risponde Nicola. Io so che l’organizzazione mi aveva fatto delle promesse e poi non le ha mantenute. Ma non è questo il problema, il problema è che ho giocato male, anche se alla fine, se la partita fosse arrivata al terzo set magari la cambiavo. Se vuoi questo è il lato positivo della vicenda: che pur giocando male ho avuto le mie opportunità.

Ma hai giocato male perché non sei riuscito a fare il tuo gioco o perché non eri concentrato?
No no, ero concentrato ho soltanto giocato male. E lui è stato migliore di me, ha giocato bene al servizio e ha vinto.

Perché hai chiamato il MTO nel secondo set?
Niente, solo un problemino al dito, niente di serio.

Con questa sconfitta rischi di uscire dai trentadue e non essere testa di serie a Parigi. Pensi di giocare la settimana prossima?
Il problema delle teste di serie è relativo, perché salvo i primi 10 non credo che i giocatori piazzati dall’11 al 32 saranno tanto contenti di giocare contro di me. E poi è normale che non giocando per via dell’infortunio sia un po’ sceso in classifica. Fra l’altro non ho ancora del tutto recuperato, non mi sento ancora benissimo fisicamente e questo non aiuta.

Non hai rimpianti per i due set point mancati?
Garcia Lopez li ha giocati bene, anche il dritto che ho sbagliato sul secondo set point lui aveva servito una buona prima. Ripeto: essere stati in fondo vicino a vincere nonostante abbia giocato così male è una buona cosa.

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