Ivo Karlovic è approdato al terzo turno del Roland Garros: ha superato Albert Montanes nella sfida tra “vecchietti” ( 37 anni per il croato, 36 per lo spagnolo), mentre oggi ha superato per 12-10 al quinto la wild-card australiana Jordan Thompson.
Prima del match di secondo turno, il sito serbo b92.com ha chiesto al tennista croato quali sono i segreti che lo rendono ancora competitivo a questa età. “Probabilmente è una questione genetica, ma una ragione credo risieda anche ne fatto che non ho iniziato presto a livello professionistico, a 21 anni. Come conseguenza anche nei top 100 sono entrato relativamente tardi, a 24 anni, cosicché non mi sento “consumato”. Comunque, a mio avviso, la cosa più importante è impegnarsi seriamente nella preparazione fisica – prima si inizia, più la carriera si prolunga. Non mi riferisco a qualche esercizio in particolare, ma semplicemente che si tenga conto di tutto, che si sia un atleta sotto tutti i punti di vista.”
Quando Karlovic iniziò la sua carriera, Federer non aveva vinto nemmeno un titolo del Grande Slam. Il tennista di Zagabria in questi anni ha visto lo svizzero trionfare per 17 volte e ora vede all’opera anche il giocatore che potrebbe superare questo record , Novak Djokovic . “Novak non è distante da Federer. Domina da alcuni anni e se continua così per altre 3-4 stagioni supererà Roger per numero di Slam vinti, può sicuramente farcela.”
Il n. 28 del mondo (best ranking n. 14 nel 2008) vede favorito il tennista serbo anche al Roland Garros, nonostante consideri Nadal un avversario da tenere sempre molto in considerazione quando si gioca a Porte d’Auteuil. “Non è mai facile affrontare Rafa a Parigi. Qui la palla salta molto, cosa che a lui piace, e lo Chatrier è un campo molto grande, altra cosa che favorisce il suo gioco. Però, a giudicare dallo stato di forma attuale, direi che Novak ha un vantaggio ed è lui il mio favorito.”
I primi giorni del torneo parigino sono stati caratterizzati dalla pioggia. A Karlovic è stato chiesto cosa fanno i giocatori in queste occasioni, in attesa che il tempo migliori per poter scendere in campo. Il gigante croato (2,11m) non si è lasciato ovviamente sfuggire l’occasione di sfoderare il suo senso famoso dell’umorismo. “Non facciamo niente di particolare: riposiamo, mangiamo, parliamo un po’, scherziamo, ascoltiamo musica… Personalmente la cosa che preferisco è riposare, anche se non hanno lettini abbastanza grandi per me. Ma riesco a stringermi un po’.”
