Non piangete per Federer e Nadal, Thiem e Zverev sono pronti

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Non piangete per Federer e Nadal, Thiem e Zverev sono pronti

Il Roland Garros si avvia a terminare, ma a dispetto delle apparenze potrebbe essere un torneo indimenticabile. E non per Djokovic o Murray ma perché ha visto il secondo incontro di quella che potrebbe essere la rivalità degli ultimi anni ’10: Dominic Thiem contro Alexander Zverev

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La vita, inesorabilmente, va avanti. Giorno dopo giorno ogni forma di vita invecchia e fa il suo corso su quel pianeta chiamato terra da noi popolato. Le certezze dell’uomo cambiano ogni era, dall’età della pietra fino ai nostri tecnologici giorni. Nell’antica Roma la folla acclamava i giochi tra i gladiatori, oggi si vive di sport in ogni angolo.

Come la vita anche il tennis ha visto mutare le sue forme. Quelle che fino a ieri erano certezze sono diventate incognite, punti interrogativi grossi quanto una casa. Proprio questo 2016 ne è la prova: in principio è stata Maria Sharapova, poi Roger Federer e oggi Rafael Nadal. Tre delle più grandi certezze del nostro sport sono diventate enigmi difficili da decifrare. Il cambiamento però è sempre pronto e nuove rivalità nascono all’orizzonte.

Borg e Mcenroe, Agassi e Sampras fino ad arrivare a Federer e Nadal. Ed è proprio questa stagione a regalarcene una nuova, quella che forse sarà la più importante dei prossimi dieci anni: Thiem contro Zverev. L’austriaco e il tedesco saranno i nuovi Federer e Nadal? Le analogie ci sono, ma anche le diversità.

Le analogie.
– Uno gioca il rovescio ad una mano, l’altro no. Analogia, questa, comunque che non rispecchia pienamente la rivalità precedente perché Federer e Thiem hanno modi totalmente diversi di portare il colpo.
– La carta d’identità però rispecchia le attese perché Thiem, associato a Federer, è più vecchio di Zverev. Quattro gli anni di differenza, uno in meno della coppia Federer – Nadal.
– Entrambi sono predestinati ad un roseo futuro, candidati da tutti (o quasi) alla posizione numero uno del ranking dei prossimi anni. Quindi si prospetta una rivalità dai grandi palcoscenici, di quelle che vivranno le finali dei grandi appuntamenti del circuito, e qui ci siamo pienamente se paragoniamo a Roger e Rafa.
– Questione di tifo. Nonostante entrambi siano molto simili (uno austriaco, l’altro tedesco) abbiamo tutti i presupposti per fa si che i due dividano i tifosi in una vera e propria battaglia di stile. Non come quella tra Federer e Nadal dove il modo di giocare era totalmente diverso, ma comunque in qualcosa di simile.

Le diversità.
– Zverev, ad esempio, non è mancino come Nadal. Quindi niente lotta esistenziale sulla diagonale sinistra del rettangolo di gioco. Tra l’altro entrambi nel rovescio hanno un gran fondamentale quindi non ritroviamo neanche tutto quel gap che tanto ha fatto penare il pluricampione svizzero.
– Anche dal punto di vista fisico le cose stanno diversamente. Thiem infatti non sembra subire la fisicità del suo avversario, fattore invece che ha condizionato le sfide tra l’elvetico e lo spagnolo. C’è da dire però che Thiem sembra aver compiuto la definitiva (o quasi) formazione fisica mentre Zverev, sotto questo aspetto, pare dover, e soprattutto poter, ancora migliorare molto.
– Altra grandissima differenza sono gli head to head. Roger ha perso la maggior parte degli incontri al cospetto di Rafa mentre Domi Thiem è ancora imbattuto contro Sacha Zverev. Due sono le vittorie dell’austriaco in altrettanti incontri, tutti tra l’altro giocati nella storia recentissima (Nizza e Roland Garros), Federer a differenza ha perso la prima grande sfida contro Nadal (Miami 2004), ha poi vinto la seconda (sempre Miami, ma 2005) e dopo questa ha inanellato una striscia di cinque sconfitte.
– L’attitudine alle superfici non riflette l’antagonismo dei predecessori. Zverev infatti non è, e non sarà mai Nadal sulla terra, ma proprio in generale vediamo come sia Thiem quello più pronto sulla superficie più lenta del circuito. Altro fattore questo che tradisce il rapporto tra le coppie, perché come abbiamo visto l’austriaco sul mattone tritato parte, e partirà in futuro, con più probabilità di vittoria di quante ne abbia avute Federer nella sua carriera (considerando sempre che lo svizzero ha dovuto fare i conti con Nadal).
– Ultime, ma non meno importanti, sono le vittorie. Il binomio Fedal vanta 31 titoli del Grande Slam, i due nuovi campioncini saranno in grado di raggiungere tale numero? Davvero difficile anche se pronosticarlo adesso potrebbe (condizione d’obbligo) essere prematuro.

Ricapitolando dunque abbiamo visto come la coppia Thiem – Zverev possa ricordare la più recente Federer –  Nadal, di certo sono più le differenze che le affinità ma in generale il paragone può anche starci. Il fattore più importante comunque è quello che li vede proiettati ad un futuro da protagonisti e la loro rivalità sembra destinata a far versare fiumi di parole agli appassionati di tennis. Poco importa infine se saranno come i due più grandi tennisti della nostra epoca, fondamentale è che il tennis abbia trovato nuova linfa in un momento nel quale il futuro sembra più povero rispetto al presente.

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