ATP Ranking: Thiem n.7. I Fab Four tornano al vertice

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ATP Ranking: Thiem n.7. I Fab Four tornano al vertice

Nel giorno delle celebrazioni per il trionfo di Novak Djokovic, c’è spazio anche per i festeggiamenti di Dominic Thiem che diventa il 158° giocatore ad accedere in top ten. Djokovic è già qualificato per le Finals. In base alla classifica odierna verranno stilate le entry list di Rio 2016: in singolare l’Italia dovrebbe poter schierare Fognini, Seppi e Lorenzi

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C’era bagarre già da qualche settimana tra il n. 7 e il n. 15 e alla fine l’ha spuntata Dominic Thiem, raggiungendo il meritato traguardo di una eccellente stagione sulla terra rossa – culminata con la semifinale del Roland Garros – e di uno score di vittorie nella prima parte di stagione (41) secondo solo sua maestà Djokovic. Per Thiem un balzo di 8 posizioni, arriva direttamente al numero 7 del ranking, diventando il 158° giocatore dell’Era Open a centrare la top ten ed il terzo austriaco dopo Muster e Melzer. Decisivo il quarto di finale vinto a Parigi con il quale ha bruciato sul filo di lana David Goffin, tre anni più grande, che si ferma al numero 11. Sicuramente il simpatico David entrerà in top ten e sarà il primo tennista belga a riuscirci, ma Parigi ha confermato ancora una volta che il futuro è di Dominic. A farne le spese Jo Wilfried Tsonga che, non confermando la semifinale del 2015 a Bois de Boulogne, scivola in dodicesima piazza.

Nonostante l’infortunio al polso, Rafael Nadal legittima la quarta posizione che aveva già provvisoriamente occupato tra le teste di serie dello Slam Parigino. Sempre uno svizzero a cedergli il posto, questa volta Stan Wawrinka che a Parigi non è riuscito a ripetere le gesta del 2015. L’ultima volta che Nadal aveva occupato il numero 4 era stato il 4 maggio 2015. Gli era subentrato prima Raonic per una settimana e poi Berdych per altre due, prima che Wawrinka se ne appropriasse per un anno esatto. I Fab Four tornano così ad occupare i primi posti 4 del ranking: la prima volta era l’8 settembre 2008 ed era Nadal a guidare le fila. Pochi gli intrusi in questi quasi otto anni di loro dominio, Nishikori, Raonic e Berdych fino al numero 4 e Wawrinka e Ferrer fino al numero 3. Almeno tre  delle prime quattro posizioni sono state occupate da uno tra Djokovic, Murray, Federer e Nadal, ad eccezione dei mesi di febbraio e marzo 2014 con Federer e Murray acciaccati. Djokovic non esce dalle prime due posizioni da marzo 2011 e Murray, unico a non essere mai stato numero 1, non riesce a stare davanti a Djokovic in classifica da ottobre 2009.

E non possiamo non continuare a celebrare Novak Djokovic. Dopo il Career Grand Slam, dopo i 100 milioni di prize money, il pluridecorato campione serbo supera il record di punti arrivando a quota 16.950. Ad un passo dal muro 17mila, ma forse meglio, pare che il 17 davvero non porti fortuna, chiedete a Roger Federer. Novak entra anche nel ristretto club dei giocatori (Federer, Connors, Lendl e Sampras) che sono riusciti a superare le 100 settimane consecutive al vertice e la settimana prossima raggiungerà Sampras a quota 102. Se, come Kuerten e altri pronosticano, è destinato a restare al vertice per ancora due anni, anche i record di permanenza al vertice sono destinati a cadere.

Spagna sugli scudi, al termine della loro stagione preferita i tennisti spagnoli perdono un top ten (David Ferrer) ma vedono il salto di 23 posizioni di Albert Ramos Vinolas che si assesta al n. 32, suo best ranking, e il fortunato Granollers ne recupera 11 arrivando al n. 45. Segnali di ripresa anche per Gulbis che recupera 21 posizioni e si piazza al n. 59. I successi nel circuito Challenger fruttano punti e posizioni preziose anche a Mikhail Kukushkin (successo a Prostejov, +22 posizioni e numero 61) e Dustin Brown (successo a Mancheste, +30 posizioni e numero 86).

ATP RANKING TOP 15

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Può anche dirsi sostanzialmente risolta la questione testa di serie n. 2 a Wimbledon che dovrebbe ragionevolmente essere di Andy Murray. Ricordiamo il criterio con il quale il ranking viene aggiustato:

Punti ATP settimana precedente il torneo + 100% dei punti conquistati su erba negli ultimi 12 mesi + 75% dei punti del miglior risultato su erba dei 12 mesi ancora precedenti

Al momento (dovendo poi aggiungere punti che guadagneranno nelle due prossime settimane Federer a Stoccarda e Halle ed Murray al Queen’s 2016 ) Andy e Roger aggiungono i punti di Wimbledon 2015, più 75% dei punti di Wimbledon 2014, che sta a significare, +2100  Federer (due finali) e + 990 punti per Murray (semi 2015  e quarti 2014), con un maggior bonus per Federer di 1.110 punti.

Il vantaggio di Murray in classifica è invece di 2.260. Soltanto se Murray uscisse subito al Queen’s e Federer conquistasse entrambi i titoli (o al massimo perdesse in finale a Stoccarda) lo svizzero potrebbe ribaltare la situazione (il distacco in classifica si ridurrebbe a 1510 punti e Federer avrebbe un maggior bonus di 1860 punti).

RACE TO LONDON

Mentre gli altri pensano a Wimbledon, Djokovic ha già in cascina il posto per l’altra Londra. Con i quarti di finale a Parigi infatti il serbo ha matematicamente raggiunto il punteggio che gli garantisce di finire l’anno tra i primi 8. Nella Race Federer perde altre due posizioni ed è adesso n. 15.

ATP RACE TOP 15

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ITALIANI E RIO 2016

In attesa di qualche buona novità, che arrivi dai vecchi o dai giovanissimi tutto fa brodo, cerchiamo il positivo nel terzo turno di qualificazioni del Roland Garros di Matteo Donati. Nei dintorni della sua classifica 20 posizioni non sono chissà quanto significative, solo 16 i punti guadagnati, ma prendiamo con fiducia i successi contro due giocatori con un ranking di almeno 100 posizioni migliore del suo. E consoliamoci con il fatto che quantomeno per l’Olimpiade di Rio non avremo i “problemi” di abbondanza che hanno in casa Spagna (guardate la differenza nei box che seguono).

In base alla classifica odierna verrà infatti stilata la entry list di Rio de Janeiro. Ricordiamo che innanzitutto si parte dai giocatori per i quali ciascuna Federazione Nazionale, senza particolari limiti, ha presentato richiesta di partecipazione entro il 1° aprile 2016.

64 i giocatori in tabellone in singolare e 56 quelli che accedono in base alla classifica, con il vincolo di un massimo di 4 atleti per nazione. Vengono posti inoltre dei paletti di buona condotta nei confronti della propria Federazione e di devozione alla bandiera, richiedendo una partecipazione minima, con le dovute deroghe, ai Tie di Coppa Davis.

Limitandoci alla “condizione classifica”, come possiamo vedere dalla seconda tabella con il ranking dei giocatori spagnoli, sono 10 quelli hanno una classifica utile per partecipare alle Olimpiadi. Analogo “problema” ha la Francia con 9 giocatori e, con lo scorrimento della classifica per effetto dei predetti esuberi, anche gli Stati Uniti. L’Italia dovrebbe dunque schierare tre atleti (Fognini, Seppi e Lorenzi) mentre la Croazia ne dovrebbe poter schierare uno in più (oltre a Cilic, Karlovic, Coric, anche Dodig, al numero 70, dovrebbe essere in posizione utile considerando lo scorrimento della classifica).

Ad ogni modo, per avere la entry list completa delle Olimpiadi bisognerà attendere la fine di giugno. Il 9 giugno infatti l’ITF comunicherà alle Federazione Nazionali i giocatori aventi diritto a partecipare, in base alle condizioni sopra indicate. Le Federazioni avranno una settimana per confermare la presenza degli stessi ed il 29 giugno l’ITF diramerà la lista ufficiale dei giocatori in tabellone.

RANKING ITALIANI

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RANKING SPAGNOLI

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