Il nastro dell’edizione 2016 di Wimbledon deve ancora venire tagliato, ma in numerosi sono già a Londra a prepararsi per il più iconico degli appuntamenti tennistici dell’anno. Tra di loro c’è Darren Cahill, l’australiano coach di Simona Halep e collaboratore con il canale televisivo ESPN. Cahill è stato intervistato in video per il sito internet dei Championships, parlando della sua assistita ma fornendo anche le proprie opinioni sui circuiti maschile e femminile.
Halep “non ha giocato match sull’erba finora, a Birmingham ha avuto un problema al tendine d’Achille”, dice il suo allenatore “ma qui a Londra si sta allenando da cinque giorni, con tre ore e mezza al giorno e si sente bene e in fiducia quando colpisce la palla. Deve semplicemente superare i primi due incontri“ è la sua valutazione finale. Aver iniziato ad allenarsi direttamente sui campi sui quali dovrà giocare Wimbledon è stata, secondo Cahill, “una piccola benedizione”.
Riguardo l’allungamento della breve stagione sull’erba, seppur di una sola settimana, si esprime così: “Quella settimana fa una grandissima differenza, non c’è più la fretta di arrivare a Wimbledon che c’era prima. Si arriva da otto settimane giocate sulla terra battuta, nella quale i giocatori colpiscono moltissime palle, quindi la sfida è nell’abituarsi a muoversi sull’erba. Andare avanti e indietro, coprendo gli angoli, perché non si può pretendere di comandare sempre il gioco”. E dunque “vince chi riesce a farlo per primo, sia nel maschile che nel femminile”.
Secondo Cahill, le migliori candidate alla vittoria a Church Road sono Serena Williams e Garbine Muguruza. “Serena si presenta ad ogni evento come la favorita, adesso è affiancata da Muguruza il cui gioco potrebbe essere aiutato dalla superficie”. Ma il tennis femminile quest’anno è “interessante, perché molte giocatrici hanno avuto opportunità e vinto tornei. Interrogato sul tennis maschile invece, “dal ritorno di Lendl vedo Murray in grande fiducia. Djokovic è già uno dei più grandi di sempre. Può completare il Grande Slam, ma a prescindere da ciò che succederà è riuscito a fare cose incredibili in un’era in cui giocano alcuni dei più forti della storia del tennis”.