Ne aveva parlato questa primavera il tennista bosniaco Damir Dzumhur, dell’idea di Novak Djokovic di organizzare una serie di esibizioni tra i miglior giocatori dei paesi dell’ex Jugoslavia, da disputarsi nelle diverse capitali delle nazioni nate dalla dissoluzione dello stato balcanico. Il fuoriclasse serbo lo ha confermato in questi giorni a Wimbledon.
“Ne abbiamo parlato tra noi, ma non abbiamo ancora fissato una data. Purtroppo non ce la faremo quest’anno, la nostra programmazione non ce lo consente, forse c’è una possibilità per la prossima stagione, ma dobbiamo ancora riflettere e metterci d’accordo” ha detto il n. 1 del mondo.
Che ha poi spiegato come è nata l’idea.
“L’idea è nata dall’amicizia che ci lega, vogliamo diffondere in questo modo un bel messaggio di tolleranza e unità tra i paesi dell’ex Jugoslavia. Tutti sappiamo quante tensioni ci siano dopo la disintegrazione di quella nazione, lo sport è probabilmente uno dei pochi ambiti della vita che unisce le persone. Sarebbe una manifestazione di carattere umanitario, abbiamo già parlato con i tennisti croati e con quelli della Bosnia Erzegovina, dobbiamo ancora parlarne con i giocatori sloveni, e tutti hanno abbracciato l’idea. Spero che riusciremo a realizzarla” ha dichiarato il 29enne tennista belgradese, approdato al terzo turno dei Championship dopo la vittoria in tre set contro il francese Mannarino.
