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Marat Safin introdotto nella “Hall of Fame”
Talentuoso ma incostante, il russo ha ricevuto un importante riconoscimento prima delle semifinali di Newport
Un sabato gratificante per Marat Safin. Durante una cerimonia glamour, l’ex numero uno del mondo ha avuto l’onore di entrare nella Hall of Fame del tennis mondiale. “Non ho mai capito cosa facevo nel mondo del tennis, chi ero e cosa ho conquistato, prima di arrivare qui”, ha commentato Safin durante l’incoronazione. “Ho capito di non aver mai apprezzato lo sport come avrei dovuto. Adesso amo il tennis ancora di più. È un grande onore essere qui oggi”.
Jimmy Connors, altro membro della Hall of Fame, lo ha presentato con un elogio: “Ho sempre ammirato tutto quello che Marat ha dato al nostro sport”. E poi, ha rafforzato i complimenti: “Quando entrava in campo, volevo il posto migliore per poterlo guardare. Non sapevo mai cosa avrei visto e tu stesso non sapevi cosa ci avresti offerto. Il tennis ti aspettava e tutto il resto era un di più, e io amavo godermi lo spettacolo. Hai emozionato e giocato con passione”. Quando Safin ha preso la parola, ha voluto ringraziare una lunga lista di persone. Compresa la sorella ed ex regina del tennis femminile Dinara Safina. In dieci minuti di discorso, è emerso il senso dell’umorismo che i tifosi apprezzavano. “Voglio anche ringraziare l’ATP per avermi impedito di spaccare tante altre racchette, ora potrei essere un valido sponsor”, ha anche ironizzato.
Non è nemmeno mancato il suo momento di “riflessione” finale. “Appartengo all’ultima generazione a cui piaceva stare insieme. Gustavo Kuerten e Mark Philippoussis pagavano il conto di tutti i nightclub. Cosa avrei potuto chiedere di più? Vivevamo come una famiglia, viaggiavamo come musicisti. Era tutto così rock”.
Francesco Cerminara