Il venerdì, da tradizione, è il giorno dei quarti di finale. Ad aprire la giornata del torneo svizzero ci ha pensato la prestazione senza sbavature di Dustin Brown, oggi bello e concreto, contro Mikahil Youzhny. Prima sfida tra i due. Ha vinto il naturalizzato tedesco perché ha dimostrato, nei fatti, di essere solido e tenace. Le statistiche parlano chiaro. Un doppio 6-4 fotocopia per eliminare il russo, pari a un break di vantaggio per set. Questa è stata la differenza tra i duellanti. Brown ha vinto perché, oltre a prevalere in quasi tutte le statistiche ha dominato quella fondamentale che spiega tutta la gara, otto palle break salvate su otto, una percentuale spietata che automaticamente qualifica al 100% i game vinti sul proprio servizio.
Più spettacolare e quindi più interessante la vittoria di Feliciano Lopez, qui testa di serie numero 1 del tabellone e favorito per la vittoria finale. A farne le spese, la giovane promessa del tennista svedese, Elias Ymer numero 157 del ranking ATP. Sulla carta era una sfida proibitiva, dovuta alla differenza abissale di ranking e all’età. La gara è stata equilibrata, con lo svedese che ha provato a reggere il tennis aggressivo dello spagnolo, con il suo tipico serve and volley. La sfida si è risolta per la maggiore esperienza di Feliciano Lopez, esperto al punto giusto, capace di assestare il break vincente proprio in chiusura di primo set. Per Lopez 5 palle break salvate su 5, mentre per lo svedese averne salvate 12 su 13 non gli è bastato per il risulto finale di gara, decisa dal tie break senza storia dopo aver annullato ben tre match point. Il giovane scandinavo non avrebbe meritato di perdere vista la prestazione, praticamente alla pari, con 6 game su 12 finiti ai vantaggi.
Il brasiliano Monteiro non ha ripetuto l’impresa della mattina, eliminare da qualificato il francese Gilles Simon, testa di serie numero 2 del seeding e Robin Haase non si è lasciato sfuggire l’opportunità di volare in semifinale. Gara equilibrata, caratterizzata dalla capacità di entrambi di ottime gestioni del proprio turno di servizio senza mai concedere alcuna palla break nell’intero primo set, risoltosi a favore dell’olandese con un brillante avvio di tiebreak, un 3-0 che ha segnato l’esito finale. Secondo set analogo al primo, la cui unica differenza è stata la capacità dell’olandese di concretizzare l’unica palla break dell’intero incontro che valeva anche match point e in 77 minuti Haase ha chiuso la gara a suo favore.
Finisce proprio contro Mathieu, sua storica bestia nera, 4-0 a oggi per il francese negli scontri diretti, la striscia vincente dello spagnolo Ramos-Vinolas, reduce dal trionfo svedese di Bastad della settimana scorsa. Gara veloce nei primi due set, poco più di mezz’ora a frazione di gara e primo set a favore dello spagnolo, condizionato dall’iniziale break che si è rivelato vincente perché successivamente per tutto il primo set non ci sono state occasioni né da una parte né dall’altra di palle break. Mathieu ha mantenuto i nervi saldi per fare suo il secondo set cogliendo il break decisivo al sesto gioco. Terzo set durato quanto i primi due messi insieme, a testimonianza dell’equilibrio raggiunto. Si sono visti momenti emozionanti come due specialisti della terra battuta sanno regalare. Break a favore del francese arrivato poco prima della pausa pioggia al terzo gioco. Al rientro si è subito capito che per Ramos ormai non c’erano più margini di rimonta perché non ha saputo cogliere le tre occasioni di immediato contro break. Ramos prima di capitolare definitivamente, dopo l’ennesimo break subito, ha provato a riaprire la gara con un immediato controbreak annullando perfino un match point, capitolando al decimo game, in cui non ha mai avuto la possibilità di pareggiare sul 5-5 ma ha dovuto respingere 6 match point prima di capitolare al settimo.
Risultati:
D. Brown b. [7] M. Youzhny 6-4 6-4
[1] F. Lopez b. E.Ymer 6-4 7-6(2)
R. Haase b. [Q] T. Monteiro 7-6(2) 7-5
[8] P. H. Mathieu b. [3] A. Ramos 4-6 6-3 6-4
Bruno Morobianco