Olimpiadi
Rio 2016: Murray non lascia scampo a Nishikori, giocherà ancora per la medaglia d’oro in singolare
Al di sotto delle attese la prima semifinale olimpica di Rio 2016: Andy Murray domina senza nessun problema uno spento Key Nishikori in un match senza storia. Il britannico potrà dunque difendere domani la medaglia d’oro conquistata a Londra 4 anni fa

Leggi il profilo del nostro direttore della vincitrice della medaglia d’oro Monica Puig
[2] A. Murray vs [4] K. Nishikori 6-1 6-4 (Lorenzo Dicandia)
La prima semifinale delle Olimpiadi di Rio ha rispettato le attese e l’ordine delle teste di serie, dopo che l’eliminazione al primo turno di Djokovic aveva fatto gridare all’anarchia.
Murray e Nishikori , seconda e quarta testa di serie, sono all’ottavo incontro in carriera. Sei ne ha vinti lo scozzese, di cui cinque in due set. Andy ha anche l’esperienza dalla sua, essendo alla seconda semifinale olimpica. La prima nel 2012 a casa la vinse 7-5 7-5 su Nole, prima di dominare la finale contro Federer e conquistare l’ennesimo oro di una spedizione britannica mai così forte e vincente come quella di quattro anni fa. Per Nishikori è invece la prima volta in zona medaglie. A Londra perse infatti contro Del Potro in due set e a Pechino, ancora acerbo, fu sconfitto al primo turno.
Hanno entrambi faticato per arrivare qui: Murray come tutti sappiamo si è trovato sotto 3-0 nel terzo set contro Fognini ed ha rischiato ieri forse ancor di più contro Johnson. Nishikori è stato ad un punto dall’abbandonare il torneo contro Monfils nei quarti. Ad ogni modo, pericolo scampato per entrambi. Murray vincendo il torneo sarebbe il primo tra maschi e femmine a conquistare due ori consecutivamente in singolare, impresa fallita quest’anno a Serena Williams.
Il primo set è combattuto per i primi dieci minuti. Dal 2-1 per Murray, Nishikori sparisce dal campo, stranamente inconsistente nei colpi e incline ad una serie di errori gratuiti che poco si sposano con la regolarità che contraddistingue il suo gioco. Perde il servizio alla prima palla break concessa e si disunisce ulteriormente. Andy fatica in un solo turno di servizio, quello immediatamente successivo al primo break, vinto ai vantaggi. Sul 4-1, Nishikori perde ancora il servizio da 30-0 e Murray chiude poi il set in surplus a zero. Quattro colpi vincenti per il giapponese a fronte di dieci errori gratuiti, a testimonianza di un set giocato male e senza la dovuta concentrazione.
Va detto che il torneo olimpico è un torneo particolare. Si gioca per la nazione e per una medaglia: una tensione forse persino più grande di quella della Davis e Nishikori pare avvertirla tutta. Il secondo set lo inizia però meglio, pare esserci più partita, almeno nel punteggio. È tuttavia una lotta illusoria. Nel quinto gioco Nishikori ancora una volta si disunisce e gioca un turno di servizio orribile, perso a zero con una palla corta finale che fatica persino ad arrivare a rete. Murray gioca bene, ha il merito di non lasciarsi dominare dalla pressione, forse aiutato dall’essere stato in grado di dominarla già nell’Olimpiade di casa. Non fa niente di particolare se non essere solido e non entrare in un loop di errori incomprensibili come fa invece a fasi alterne il giapponese.La seconda testa di serie continua a vincere i suoi turni al servizio, grazie anche ad una percentuale di prime in campo pari addirittura al 90%. Dal 3-2 in suo vantaggio si preoccupa quindi giusto di amministrare e procedere in folle fino alla vittoria. Nishikori lotta invece ancora sulla sua battuta, arrivando ai vantaggi dopo altri errori gratuiti, tredici nel secondo set.
Dopo poco più di un’ora di gioco arrivano quindi i primi due match point per Murray. Il primo se ne va con una volée di rovescio sotto rete a seguito di un buon passante di Nishikori, il secondo con una risposta vincente di dritto del giapponese, che si è accorto forse in questo gioco che oramai non gli è rimasto più nulla da perdere. Il punto che porta Murray al terzo match point è straordinario: Nishikori fa finalmente il Nishikori, sposta lo scozzese da una parte all’altra del campo e viene a rete a giocare una volée di rovescio complicata e cortissima che Murray però recupera in volo e trasforma in vincente lungolinea. Come dicono gli inglesi third time’s a charm: il terzo è quello buono, Murray vince una partita che non è mai decollata per 6-1 6-4. Sarà la sua terza medaglia olimpica, dopo quella d’oro in singolare e quella d’argento in misto con Heather Watson, sempre a Londra 2012.
Per Nishikori ci sarà l’opportunità di giocare invece per il bronzo contro il perdente di Del Potro-Nadal. Non tutto è perduto per il giapponese insomma, che se vuole però avere delle chance di podio deve resettare il suo gioco ed iniziare la partita a mente più fredda
evidenza
L’Ucraina rimanda la decisione sul boicottaggio di Parigi 2024, mentre aumenta il pressing politico sul mondo dello sport
Venerdì prossimo i Ministri dello Sport europei si incontreranno a Londra per discutere la questione dell’ammissione di atleti russi e bielorussi sotto bandiere neutrali. Ma Kiev avverte: “Noi siamo fortemente contrari finché la guerra non cesserà”

Il Comitato Olimpico Nazionale Ucraino (NOCU) ha rimandato la decisione su un eventuale boicottaggio delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, nel caso in cui venga confermata dal CIO la partecipazione degli atleti russi e bielorussi alla rassegna a cinque cerchi. Il rinvio di tale presa di posizione è stato conseguenza della mancata “ufficialità” dell’iniziale apertura proposta dal Comitato Olimpico Internazionale e risalente allo scorso 25 gennaio. Inoltre, da Kiev non si sono voluti esprimere compiutamente prima della riunione che si terrà venerdì prossimo – il 10 febbraio – a Londra tra tutti i Ministri dello Sport dei Paesi europei. Il NOCU, dunque, per ora si è unicamente limitato ad approvare quei piani programmatici propedeutici ad infondere pressione sui vari dirigenti dei diversi comitati olimpici di tutto il mondo, per raggiungere il proprio obbiettivo: l’esclusione degli atleti di nazionalità russa e bielorussa dai Giochi Olimpici che andranno in scena nell’estate 2024.
Vadym Guttsait, Ministro dello Sport ucraino nonché Presidente del Comitato Olimpico Nazionale dell’Ucraina, ha spiegato che i membri dell’assemblea del NOCU hanno votato a favore di “consultazioni sulla prevenzione della partecipazione di atleti russi e bielorussi a tutte le competizioni internazionali e di un possibile boicottaggio dei prossimi Giochi Olimpici“. Il capo dello sport ucraino ha poi proseguito affermando: “L’idea del CIO sarebbe quella di permettere la partecipazione di sportivi russi e bielorussi a Parigi 2024 in quanto ‘atleti neutrali’, quindi privi di bandiere e inni nazionali. Noi siamo fortemente contrari a questa eventualità, finché la guerra non cesserà“.
Il NOCU si riaggiornerà per ridiscutere la questione, con un’assemblea straordinaria indetta ad hoc, tra due mesi.
IL VERTICE DI LONDRA
Ma come già preannunciato ad indirizzare la contesa in una direzione o nell’altra e quindi potenzialmente a far saltare definitivamente i cocci del vaso, potrebbe essere il vertice che andrà in scena tra meno di sette giorni nella capitale britannica. Il vertice di tutti i Ministri dello Sport delle nazioni del Vecchio Continente per cercare di dirimere una volta e per tutte l’annosa questione. A rivelare l’importanza di tale incontro, è lo stesso Guttsait nel corso della conferenza stampa a latere dell’assemblea del NOCU che ha rinviato ulteriormente la decisione sul boicottaggio: “La Gran Bretagna riunirà un vertice dei Ministri europei dello Sport per venerdì prossimo con l’obiettivo di discutere la questione dell’ammissione di russi e bielorussi. I capi dei Comitati olimpici nazionali di Lituania, Lettonia e Polonia sostengono l’Ucraina, questi tre Paesi hanno difatti già fatto una dichiarazione in tal senso“.
Dunque come si può facilmente dedurre, l’Ucraina è stata già supportata da altre tre nazioni europee nella richiesta al CIO di escludere russi e bielorussi da Parigi 2024. Il NOCU ha inoltre inviato al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, ma anche alle Federazioni Internazionali delle varie discipline e ai vari Comitati Olimpici Nazionali, una serie di lettere formali volte a sollecitare il mantenimento in vigore delle sanzioni ai danni della Russia e della Bielorussia fin quando il conflitto non terminerà. Il Ministro dello Sport ucraino ha poi proseguito il suo intervento: “Tutto dipende da noi dirigenti sportivi – non solo dai membri del NOCU – e da come lavoreremo, perché non esiste una decisione ufficiale sulla partecipazione di sportivi russi e bielorussi a determinate condizioni. Dobbiamo intervenire tutti in questo processo, i comitati olimpici nazionali e i presidenti di tutte le federazioni. Dobbiamo lavorare su questo tema perché non dipenda solo dal CIO, ma anche dalle Federazioni internazionali di ogni sport. È molto importante che ogni membro della nostra famiglia olimpica lavori sulla propria posizione e metta in evidenza che non si possano vedere ed incontrare gli sportivi russi e bielorussi in competizioni internazionali“.
INTANTO BACH DICE NO ALL’INVITO DI ZELENSKY A BAKHMUT
Nel frattempo, le pressioni dell’Ucraina continuano su tutti i livelli. Per ora però con alterne fortune, infatti il Presidente del CIO Bach ha rifiutato l’invito del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky a far visita alla località di Bakhmut, una delle città colpite più duramente dalla guerra. Ciò è stato reso noto dallo stesso CIO tramite comunicato stampa, secondo cui: “al momento non esiste in programma un ulteriore viaggio in Ucraina“.
Zelensky aveva invitato Bach per mostrargli: “con i propri occhi che la neutralità non esiste“. L’ultima visita del Presidente del CIO nel Paese dilaniato dal conflitto risale allo scorso luglio. Va comunque precisato, che lo stesso Bach aveva espresso senza dubbi che a livello generale, quindi politico ed economico ma non a carattere sportivo, “le sanzioni contro i governi russi e bielorussi non sono negoziabili. Perché sia chiara una cosa, non stiamo parlando di atleti russi e bielorussi ma di atleti neutrali che rispettano le rigide condizioni che abbiamo stabilito, inclusa l’assenza di identificazione con il loro Paese e il con il loro Comitato Olimpico Nazionale ma anche il pieno rispetto delle norme anti-doping“.
LA POSIZIONE DEI COMITATI OLIMPICI DI STATI UNITI E PAESI BALTICI
Nelle ore che hanno preceduto la riunione del NOCU si sono registrate anche le prese di posizione dei Comitati Olimpici di altre nazioni. In particolare gli Stati Uniti sostengono il ban degli sportivi russi e bielorussi dalle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, a meno che non sia “assolutamente chiaro” che non rappresentino i loro Paesi di appartenenza. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Katerine Jean-Pierre.
Sulla stessa linea, i Paesi Baltici con la Lettonia, la Lituania, l’Estonia e la Polonia forti e unite nel sostenere con decisione l’incessante richiesta dell’Ucraina di bandire – senza dunque alcun trattamento più morbido – i russi e i bielorussi dalle competizioni internazionali, compresa ovviamente la più importante di esse: i Giochi Olimpici. I Ministri dello Sport delle quattro nazioni sopra citate, in una nota congiunta si sono espressi contrariamente alle aperture del CIO perché consentono: “allo sport di essere utilizzato per legittimare le decisioni politiche distogliendo così l’attenzione dall’aggressione contro l’Ucraina“.
La pressione politica dell’Ucraina sulla questione è tuttavia attiva da diverse settimane, con svariati esponenti di spicco politici e atleti pronti a seguire la parola di Zelensky: “Non esiste neutralità quando è in corso una guerra come questa. E sappiamo quante volte le tirannie cercano di usare lo sport per i loro interessi ideologici“.
Questo invece l’intervento in merito alla vicenda della portavoce della Casa Bianca: “La sospensione degli organi di governo nazionale dello sport di Russia e Bielorussia dalle Federazioni sportive internazionali, la rimozione di individui strettamente allineati con gli stati di Russia e Bielorussia, inclusi funzionari governativi, ma anche coloro che godono di posizioni di influenza in federazioni sportive internazionali, come consigli di amministrazione e comitati organizzativi; sono interventi imprescindibili per rispondere compiutamente alle barbarie commesse dalla Russia. Inoltre in questi mesi si è reso anche necessario incoraggiare le organizzazioni sportive nazionali ed internazionali a sospendere le trasmissioni di competizioni sportive in Russia e Bielorussia. Quindi, se atleti russi e bielorussi dovessero partecipare alle Olimpiadi deve essere assolutamente chiaro che non rappresenteranno la Russia o la Bielorussia. Anche l’uso di bandiere, emblemi o inni deve essere vietato“.
Anche campioni dello sport continuano a far sentire la loro voce contraria alla partecipazione di russi e bielorussi a Parigi 2024, l’ultima in ordine di tempo è stata Elina Svitolina.
Flash
Olimpiade Parigi 2024: la finale maschile si giocherà al meglio dei 5 set
A Parigi, nello stadio del Roland Garros, la medaglia d’oro maschile verrà assegnata come in una finale Slam

Le prossime Olimpiadi si terranno nel 2024 a Parigi e per i tennisti sarà un ritorno a casa. L’impianto scelto per ospitare i tornei di tennis è ovviamente lo stesso del Roland Garros. Si giocherà sulla terra rossa come non accade da Barcellona 1992, dove a ottenere la medaglia d’oro furono lo svizzero Marc Rosset e l’americana Jennifer Capriati.All’ultima Olimpiade di Tokyo 2020, la finale è stata vinta da Alexander Zverev su Karen Khachanov 6-3 6-1. Il tedesco, nel suo percorso, battè Djokovic togliendogli il sogno del Golden Slam.
L’Olimpiade all’ombra della Tour Eiffel porta con sé anche una novità: la finale maschile che assegnerà la medaglia d’oro si giocherà al meglio dei cinque set, come avviene durante la stagione solo nei tornei del Grande Slam. Ma parliamo solo della finale: il resto del torneo, compresa la “finalina” per assegnare la medaglia di bronzo, si giocherà al meglio dei tre set.
Il presidente del comitato olimpico spagnolo Alejandro Blanco si è già sbilanciato, inserendo tra i favoriti per la vittoria della medaglia d’oro 2024 Rafael Nadal, già vincitore dell’oro a Pechino 2008 in singolare, e in doppio a Rio 2016 con Marc Lopez: “Se ci andrà, vincerà sicuramente una medaglia”.
Olimpiadi
Ubi Radio Olimpiadi – Dodicesima giornata di Tokyo 2020: la debacle delle squadre
Lo straordinario oro nell’inseguimento di ciclismo su pista rende meno amaro il peggior risultato negli sport di squadra da Monaco ’72

Filippo Ganna e la squadra di inseguimento ha vinto una splendida medaglia d’oro nell ciclismo su pista, con una rimonta spettacolare nell’ultimo chilometro contro i campioni del mondo in carica della Danimarca.
Giornata da dimenticare per gli sport di squadra italiani: brutta sconfitta per la nazionale di pallavolo femminile, fermata 3-0 con la Serbia e autrice di una prova incerta e opaca. Sconfitto anche il settebello di pallanuoto, sempre dalla Serbia, non lasciando più nessuna squadra italiana in gara dopo i quarti di finale: non accadeva da Monaco ’72.
Le speranze sono ora concentrate sulla 10 chilometri di nuoto con Gregorio Paltrinieri, Elia Viviani nell’Omnium del ciclismo su pista e nella staffetta 4×100 metri di atletica nella quale corrono il neo campione Marcell Jacobs e la promessa Filippo Tortu.