ATP Ranking: cosa potrebbe cambiare durante gli US Open?

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ATP Ranking: cosa potrebbe cambiare durante gli US Open?

Poche variazioni di rilievo nel ranking ATP. Novak Djokovic saldamente al comando. Paolo Lorenzi (40) distanziato di 45 punti da Fabio Fognini (38). Isner torna n.1 degli Stati Uniti. Le prospettive post US Open

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Novak Djokovic - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

Il ranking ufficiale ATP di oggi, lunedì 29 agosto 2016, presenta poche variazioni di rilievo rispetto a sette giorni fa, principalmente a causa del fatto che settimana scorsa fossero in calendario un solo torneo ATP 250 (Winston-Salem, vinto da Pablo Carreño Busta in finale contro Roberto Bautista Agut) ed un Challenger (Manerbio, vittoria del redivivo Leonardo Mayer, che pochi giorni prima aveva perso da Quinzi a Cordenons).

Nessuna variazione in top-20, primo movimento registrato da John Isner, che sale al 21 superando Steve Johnson e tornando ad essere il numero 1 a stelle e strisce in tempo per gli US Open. Una variazione significativa è quella di Kevin Anderson, incapace di difendere il titolo a Winston-Salem e dunque retrocesso di 10 posizioni, ora al 35. Per trovare Anderson, che dodici mesi fa eliminò Murray al 4T degli US Open, così indietro in classifica, si deve risalire fino a marzo 2013. Dieci posizioni perse da Anderson, dieci guadagnate da Carreño Busta, che sale al 39, inserendosi tra i due migliori italiani, Fognini al 38 e Lorenzi al 40. Nella top-100, balzo in avanti per Millman (+15, ora 66), rientra tra i 100 Gulbis (100), crolla Herbert, che perde 38 posizioni ed è 114. La vittoria nel Challenger di Manerbio consente a Leonardo Mayer di recuperare 14 posizioni e salire al 117, l’altro finalista Krajinovic ne guadagna 26 e sale al 157.

Top_20_29_08_2016

 

Fabio Fognini resta numero 1 italiano (38), seguito a soli 45 punti di distanza da Paolo Lorenzi (40). In top-100 abbiamo un altro italiano, Seppi (87), mentre i due che hanno superato le qualificazioni agli US Open, Fabbiano e Giannessi, occupano rispettivamente le posizioni 111 e 243, ma nella classifica live, che già conta i punti ottenuti grazie alle qualificazioni, i due salgono rispettivamente al 104 ed al 211. Segnaliamo anche che Matteo Donati è salito di 26 posizioni (208), superando il coetaneo Napolitano (salito al 227). Tra i giovani, sale anche Sonego (+18, ora al 259) e perdono invece molte posizioni Giustino (-38, posizione 273), Quinzi (-39, posizione 331), Caruso (-39, posizione 355) e Bahamonde (-62, posizione 451).

Top_16_Race_29_08_2016

Come il ranking sulle 52 settimane, anche la Race to London resta pressoché immutata. Segnaliamo che Bautista Agut sale al 14, superando Cuevas, e Gasquet recupera due posizioni salendo al 22. Migliore italiano Lorenzi (41), seguito da Fognini (53) e Seppi (82). Fuori dai 100 troviamo Fabbiano (117), Gaio (158), Donati (170, +16 questa settimana), Vanni (171), Cecchinato (178), in attesa dell’inizio della squalifica, e Napolitano (192), che divide la sua posizione con il giovanissimo canadese Denis Shapovalov.

Dato che le classifiche presentano pochi spunti interessanti, proviamo a vedere come gli US Open potranno cambiare il ranking. Non ci lanciamo in pronostici, semplicemente azzeriamo i risultati ottenuti nel 2015 e scaliamo dal ranking i punti relativi agli US 2015, che usciranno fra due settimane. In pratica, sommando i punti ottenuti agli US 2016 al ranking senza i punti degli US 2015, potremo – turno dopo turno – aggiornare la classifica. Si noti che abbiamo già considerato i 10 punti ottenuti con l’iscrizione agli US 2016.

Ecco i primi 32 oggi ed i nuovi 32 togliendo i punti US 2015.

No_US15_29_08_2016_JS

Per non perdere posizioni, sono chiamati a difendere i buoni risultati ottenuti nel 2015 soprattutto Wawrinka (virtualmente sceso al 5), Cilic (uscito dalla top-10), Tsonga (sceso al 13), Gasquet (sceso al 16), Feliciano Lopez e Isner (entrambi fuori dalla top-10). Pochi i punti da difendere tra i top-10 per Nadal e Raonic (solo 90), Nishikori (10 punti) e Thiem (90 punti). Federer scende virtualmente al numero 7 e sembra difficile possa retrocedere ulteriormente durante gli US Open, a meno che Thiem arrivi almeno in semifinale, Monfils, Cilic e Ferrer almeno in finale ed uno tra Tsonga, Goffin, Kyrgios, Gasquet e Bautista Agut vinca il torneo. Tra questi casi, soltanto due sembrano possibili, ma comunque poco probabili (Thiem in SF) o comunque difficili (Cilic in F, difficile, ma possibile).

Interessante la lotta al terzo posto, che vede, scalando i punti:

3] Nadal 4,770
4] Raonic 4,725

Con i due in rotta di collisione ai quarti di finale. Più indietro, ma comunque in lotta:

5] Wawrinka 4,270
6] Nishikori 4,165

Interessante anche notare che, virtualmente, Kyrgios salirebbe al suo best ranking (15) e, come lui, anche Cuevas (18) e Johnson (20). Virtualmente, anche il nostro Lorenzi salirebbe a best ranking (37), superando Fognini (43) e tornando ad essere numero uno italiano.

Concludiamo tornando a dare un’occhiata alla Race. Al momento Monfils è ottavo con 2,645 punti. Il tennista transalpino è seguito da Berdych, che ha però dato forfait a causa di un’infiammazione all’appendice. I più vicini a Monfils sono dunque Cilic (2,320) e Goffin (2,140). A fine US Open, riuscirà uno di questi due (o altri più indietro) ad entrare temporaneamente tra gli 8 che parteciperanno alle Finals di Londra?

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ATP Ranking: Djokovic torna sul trono. Sinner perde una posizione, Berrettini scivola al n.66

Arnaldi, gli ottavi valgono il best ranking al n. 47. Jannik è quarto nella Race, le ATP Finals si avvicinano. Il punto su Ranking e Race to Turin nel link all’interno dell’articolo

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Novak Djokovic - US Open 2023 (Twitter @atptour)
Novak Djokovic - US Open 2023 (Twitter @atptour)

La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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Non bisogna mai sottovalutare il cuore di un campione”

 

Facciamo nostra la frase che Rudy Tomjanovich pronunciò riferendosi di Akeem Holajuwon all’indomani della vittoria dei suoi Houston Rockets nel campionato NBA ’95; la usiamo a proposito del cuore di Daniil Medvedev che il 99% degli appassionati di tennis di tutto il mondo dava per sicuro perdente alla vigilia della semifinale contro l’ex numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.

Daniil da campione li ha smentiti ponendo così momentaneamente fine al monopolio esercitato dalla premiata coppia Djokovic&Alcaraz nelle finali che contano nella seconda metà della stagione.

Il suo sogno di bissare il successo del 2021 si è infranto contro il cuore e la classe di un Campione ancora più grande di lui, Novak Djokovic, che ha così suggellato da par suo l’ennesima riconquista della prima posizione mondiale. Per lui anche la soddisfazione di avere eguagliato il record di Margaret Court Smith per numero di major vinti in singolare: 24.

Il preannunciato annunciato sorpasso al primo posto effettuato da Djokovic ai danni di Alcaraz è la principale ma non l’unica novità che troviamo ai vertici del ranking; le più significative sono rappresentate dal ritorno di Alexander Zverev tra le prime dieci posizioni dopo quasi un anno di assenza e il debutto di Ben Shelton, grande protagonista dello slam statunitense, tra i primi venti giocatori del mondo.

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WTA Ranking: Sabalenka è la ventinovesima n.1 della WTA. Gauff in terza posizione

La sconfitta agli ottavi a New York fa perdere il n.1 a Iga Swiantek, che cede lo scettro a Aryna Sabalenka. Coco Gauff si porta subito dietro alla bielorussa e alla polacca. Balzo in avanti di Lucia Bronzetti

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen
Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen)

Il seguito del video è presente sulla sezione dedicata allo US Open 2023 del sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.

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Dopo una rincorsa durata tutta la stagione, finalmente Aryna Sabalenka ce l’ha fatta e, nella classifica di oggi, supera Iga Swiatek. Sabalenka è la ventinovesima tennista a raggiungere questo risultato. La striscia di settimane al vertice di Swiatek si conclude, quindi, a 75, appena sopra Caroline Wozniacki (71) ma ancora lontana da Lindsay Davenport (98). Aryna non è riuscita a coronare questo traguardo con la conquista del suo secondo titolo slam. Tuttavia, con un Australian Open, una finale a New York e due semifinali nei restanti major, non può che essere lei la legittima regina del ranking. Recentemente, Sabalenka aveva affermato che ciò che davvero le importa non è solo diventare n.1 ma soprattutto riuscire a terminare la stagione al vertice. Considerando i punti in scadenza a lei e alla sua diretta inseguitrice, ha ottime possibilità di riuscirci. L’ultimo major dell’anno, quindi, ci regala una nuova campionessa Slam, Coco Gauff. La vittoria a Flushing Meadows (ma più in generale un’estate da sogno con le vittorie nel WTA 500 di Washington e nel WTA 1000 di Cincinnati e poi, appunto, a New York) la proietta alle spalle di Sabalenka e Swiatek. Sarebbe scontato affermare che Gauff possa ambire a vincere altri major e che, prima o poi, si prenderà il n.1. La storia della WTA è ricca di atlete che, dopo uno slam, non sono riuscite, per svariate ragioni, a tener fede alle aspettative (Raducanu, Stephens, Andreescu per esempio). Non sembra il caso di Coco, che sotto la sapiente guida di Brad Gilbert sembra aver raggiunto un livello di gioco mai visto prima. E le italiane? Cocciaretto e Paolini sono state eliminate al primo turno. Mentre Elisabetta retrocede ed esce dalla top30, Jasmine guadagna qualche posizione e stabilisce un nuovo best ranking. Il terzo turno a New York fa recuperare a Lucia Bronzetti 16 posti, ma resta lontana dal suo miglior piazzamento.

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US Open, caccia al numero uno: Djokovic vede da vicino la vetta, Sabalenka riuscirà a prendersi lo scettro?

Al serbo basta raggiungere il secondo turno allo US Open per tornare in cima senza guardare Alcaraz, mentre tra la bielorussa e Swiatek è sfida a chi arriva più avanti

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L’inizio dello US Open della è ormai alle porte – primi incontri del tabellone principale pronti a scattare lunedì 28 agosto – e freme l’attesa non solo per capire chi alzerà il trofeo quest’anno, ma anche per sapere chi sarà il numero della classifica mondiale dopo l’ultimo Slam della stagione. La lotta per la vetta del ranking sia tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz sia tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka tiene banco ormai da settimane. A Flushing Meadows potrebbero avvenire sostanziali cambiamenti.

A Novak Djokovic basterà, infatti, raggiungere il secondo turno dello Slam newyorkese per essere sicuro di tornare numero uno del mondo indipendentemente da ciò che farà Carlos Alcaraz. Com’è possibile? Presto detto. Djokovic l’anno scorso non ha partecipato allo US Open a causa delle note questioni legate al vaccino anti Covid-19 e, di conseguenza, non ha punti in uscita in questa edizione. Il distacco tra il serbo e Alcaraz è minimo – appena 20 lunghezze di vantaggio per lo spagnolo – e quest’ultimo deve invece difendere la vittoria dello scorso anno. Tradotto in altri termini: Alcaraz può perdere o confermare i 2000 punti del titolo 2022, mentre Djokovic guadagnerà solamente. I 45 punti ottenuti con un passaggio al secondo turno basterebbero al serbo per scavalcare il rivale e ritoccare così il suo record di settimane in vetta alla classifica: da 389 a 390. 

Storia un po’ più complicata per quanto riguarda la lotta in campo femminile tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka. Le due sono separate attualmente da 1.209 punti – 9.955 punti la polacca, 8.746 punti la bielorussa –, ma Iga deve difendere la vittoria a Flushing Meadows del 2022. Questo significa che, come per Alcaraz, ha in scadenza una cambiale da ben 2000 punti, mentre Sabalenka vedrà uscire “solo” i 780 della semifinale persa proprio contro la polacca. 

 

In virtù di questi numeri la distanza tra le due non è poi così ampia. Anzi dando uno sguardo alla classifica live – cioè quella che tiene presente in tempo reale tutti i movimenti di punti – notiamo che Sabalenka da lunedì 28 sarà in testa di 11 lunghezze. Margine ridottissimo che apre a tre scenari: Swiatek ancora numero a fine US Open se avrà passato un turno in più della bielorussa; Aryna numero uno se o le due contendenti dovessero uscire allo stesso punto del torneo o la polacca perdesse prima di lei. Un’altra ghiotta occasione per Sabalenka di arrivare alla tanto agognata vetta del ranking, uno dei suoi dichiarati obiettivi stagionali, magari proprio con un trionfo in finale su Swiatek.

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