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WTA

WTA Hong Kong: Wozniacki supera l’orgoglio di Jankovic, in finale trova Mladenovic

Caroline Wozniacki elimina la campionessa uscente Jankovic 6-3 6-4 dopo una prestazione convincente. Affronterà Kristina Mladenovic che ha eliminato la sorpresa del torneo Gavrilova in un match lungo e combattuto dove non sono mancate le polemiche

Last updated: 15/10/2016 14:11
By Paolo Di Lorito Published 15/10/2016
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7 Min Read

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L’International di Hong Kong, dopo qualche intoppo nei giorni scorsi causato dalla pioggia, arriva alla penultima giornata, e oggi seppur il livello di tennis non ha rispettato le attese, i match sono stati gradevoli. Il primo incontro è stato giocato da due tenniste giovani e in ascesa. La ventiduenne Gavrilova, dopo l’exploit dello scorso anno a Roma, raggiunge la sua seconda semifinale WTA in carriera, e quella di ieri contro Kerber è stata la sua vittoria più importante in riferimento al ranking dell’avversaria. La ventitreenne Mladenovic invece, da poco reintrodotta nel team francese di Fed Cup, in carriera ha giocato nove semifinali (ottenendo due successi). Quest’anno le due avevano già dato vita ad una battaglia al terzo turno dello Slam australiano dove a spuntarla fu la giocatrice di casa, mentre oggi, dopo due ore colme di tensione, errori e qualche giocata da applausi, a vincere è stata Kristina.

Nel primo game è proprio lei a commettere errori con i tre i fondamentali (doppio fallo, back di rovescio lungo e dritto largo) e c’è subito un break per Gavrilova, la quale tuttavia trova molta difficoltà ad entrare nel match. La francese recupera immediatamente lo svantaggio iniziale e sfruttando la sua maggior fisicità e il suo dritto potente, inizia a mettere pressione all’avversaria. La testa di serie numero 8 perde tre volte consecutive la battuta (commettendo due doppi falli per game) e Kristina va a servire per andare 5-2 ma il suo gioco è altalenante e tutto viene rimesso in discussione. I ritmi sono più bassi rispetto alle attese e il numero di errori è elevato; il set si accende solamente nel finale per motivi extra-tennistici: Mladenovic sul 5-4 è a due punti dal set e dopo che Gavrilova ha sbagliato la prima di servizio, quest’ultima viene distratta dai pianti di un bambino sugli spalti e, considerando il tempo perso, l’arbitro le concede di nuovo la prima. Questo fa innervosire la francese che chiede l’intervento del supervisor, ma comunque la decisione resta quella e Daria, con la prima, ci fa pure il punto. Mladenovic appare scocciata dall’episodio e la sua bravura qui è stata quella di riuscire ad incanalare tutto il nervosismo in qualcosa di positivo: il suo dritto torna ad essere efficace come in precedenza, e riuscendo ad evitare il tie-break chiude il parziale 7-5 con un vincente a sventaglio sulla riga.

Nel secondo set la differenza la fa ancora una volta il dritto della transalpina che, abbinato alle sue ottime abilità a rete, le permettono di passare in vantaggio e dopo parecchi game in equilibrio, va a servire per il set. Nell’ultimo game, il più lungo del match, Gavrilova ha tre opportunità per recuperare il break ma ogni volta risponde mandando il rovescio in rete. La numero 54 del ranking sui match point manca di cattiveria e solo al quarto riesce a chiudere con una prima vincente dopo più di due ore.

Di tutt’altra caratura la seconda semifinale dove ad affrontarsi sono due ex-numero 1 del ranking. Entrambe in passato hanno fatto finale agli US Open ma, nella loro carriera, non hanno mai vinto uno Slam. I precedenti recitano 5 pari e, per concludere la lista delle cose che le accomunano, vi informiamo che hanno la stessa altezza: 1.77 m. Quattro vittorie della serba contro la danese sono arrivate sul duro (l’ultima ad Indian Wells due anni fa) tuttavia, considerando l’ottima forma in cui si trova Wozniacki, il match sulla carta è sostanzialmente alla pari. I primi game rispecchiano questo pronostico dato che le tenniste, cercando e trovando soluzioni vincenti da fondo, ottengono entrambe dei bei punti e si scambiano il servizio un paio di volte. Mentre scende la sera ad Hong Kong, il pubblico continua ad essere piuttosto indisciplinato, e se ci aggiungiamo un paio di errori dei giudici di linea, ecco che Jankovic, forse la più debole mentalmente, inizia a deconcentrarsi e perde nuovamente la battuta sbagliando proprio col rovescio. La danese servendo per il set parte bene con un ace e poi, difendendosi in maniera composta, induce la serba all’errore e così riesce a chiudere 6-3.

Il secondo set ci offre una Wozniacki molto più efficace in risposta e nel giro di pochi minuti si porta in vantaggio con un 3-0 pesante. La testa di serie numero 7 ha un calo fisico, forse dovuto alla maratona di ieri, e non riesce più a trovare soluzioni per mettere in difficoltà la nativa di Odense la quale, dal canto suo, si trova in quel frangente in cui ogni cosa le va nel verso giusto. Jankovic tuttavia, dall’alto della sua esperienza non ci sta ad una sconfitta così netta e quindi prima evita il 5-0 e poi mette paura a Caroline vincendo tre giochi consecutivi. Wozniacki si riorganizza e riuscendo a tenere il servizio per altre due volte – con qualche patema – vince meritatamente dopo un’ora e quarantadue minuti.

I due precedenti tra Mladenovic e Wozniacki (giocati sul duro nel 2014) sono stati vinti tutti dalla danese, senza concedere neanche un set, e domani sarà sicuramente lei la favorita della finale.

Risultati:

K. Mladenovic b. D. Gravilova 7-5 6-3
[5] C. Wozniacki b. [7] J. Jankovic 6-3 6-4


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TAGGED:Caroline WozniackiKristina MladenovicWTA Hong Kong 2016
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