ATP Anversa: favola Schwartzman, battuto Goffin. Finale con Gasquet

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ATP Anversa: favola Schwartzman, battuto Goffin. Finale con Gasquet

L’argentino spegne gli entusiasmi del padrone di casa. Troverà in finale Richard Gasquet. Kyle Edmund dura solo un set

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da Anversa, Bruno Morobianco

È sabato, il week end come da copione prevede le semifinali del torneo belga. Il centro cittadino si svuota di lavoratori pendolari e studenti, la frenesia dei giorni lavorativi lascia spazio ai ritmi spensierati delle famiglie e ai loro passeggini. Perfino il maltempo si è preso una pausa e il tiepido sole riscalda lentamente una città che si riposa dopo le fatiche settimanali. Allo stand in piazza continua la prevendita che soddisfa gli organizzatori.  La metro, direzione Lotto Arena, è solo di appassionati che, liberi da altri impegni e col richiamo di Goffin e Gasquet,  possono godersi un bel sabato di tennis. Anche in sala stampa gli arrivi sono ordinati e senza fretta, in attesa delle gare del singolare c’è la seconda semifinale di doppio a polarizzare l’attenzione. Il duo collaudato Herbert-Mahut domina per il gradimento generale. In attesa della gara del padrone di casa, la prima sfida prevede lo scontro Gasquet-Edmund, il cui precedente agli ultimi US Open ha visto la vittoria del giovane britannico.  Il pubblico è tutto per Gasquet, che oltre a riscuotere le simpatie generali ha diversi tifosi francesi al seguito.

I primi due giochi sono l’anteprima dell’intera gara. Edmund spinge,  con la prima in particolare, disegnando perfette traiettorie a rete che in lungolinea. Gasquet invece deve tirare a lucido tutto il repertorio per contenere un avversario molto più preciso di quello di ieri. La svolta del primo set arriva al sesto gioco. Gasquet non morde al servizio e per il britannico è vita facile strappare la battuta a zero sfruttando la prima e unica situazione di break dell’intero primo set. L’intensità di Edmund è quella giusta, che costringe Gasquet a subire la sua inerzia del gioco senza mai a trovarsi in una situazione di break. Avanti di un set e subito anche di un break, nel secondo set, Edmund si sarà illuso di avere tra sé e la finale solo il suo gioco, per lui invece è l’inizio della fine. La sua sartoria tennistica produce bei ricami in lungolinea,  precisi e profondi che spesso confinano Gasquet a ripiegare fino a giudici di linea. Il francese incassa, rimane in scia del britannico che inizia a calare d’intensità. È la svolta della gara. Gasquet fallisce un primo tentativo di break al quarto gioco ma non quello dell’ottavo. Il pubblico sostiene sempre più il transalpino che proprio nel finale trova un altro break nel tripudio generale. Pareggiati i conti,  si respira aria favorevole per il talento di Beziers. L’avvio di terzo set conferma questa sensazione diffusa. I suoi due primi turni di servizio li vince senza problemi e la svolta della gara arriva nel quarto gioco. Ci sono voluti ben sei palle break, in un game infinito,  ma chi la dura la vince e così è arrivato il break del 3-1. Edmund è ormai il lontano parente di quel dinamico giocatore che per metà gara aveva prodotto gioco di alta qualità. Il broncio per la delusione è palese e lo porterà con sé fino in sala stampa,  ammettendo la propria insoddisfazione per l’ inaspettata sconfitta. Per Gasquet, un sospiro di sollievo, per aver evitato una sconfitta che sembrava ormai certa.

L’urlo liberatorio pieno di gioia di Diego Schwartzman copre il silenzio per la delusione generale del numeroso pubblico presente. In fondo per come si era messa la gara, l’unico a credere nella vittoria era solo lui. A darlo per spacciato questa mattina ci avevano pensato i bookmakers. La quota era quella di uno spacciato senza alcuna speranza, per il numero 77 del ranking ATP. Eppure le sue referenze erano buone, Mahut al primo turno, Cuevas ieri e oggi la tds 1 del torneo. Domani per l’argentino sarà la seconda finale di stagione, dopo quella vittoriosa di Istanbul contro Dimitrov, cui si presenterà da sfavorito perché lo stabilisce la classifica ma senza aver mai perso un set durante questo torneo. Il break di inizio gara aveva illuso tutti perché l’immediato controbreak ha spento i precoci entusiasmi di una vittoria facile. E così sarà per tutto il resto della gara. Ad ogni break del belga, tranne che nel secondo set, prima o poi arriva la rimonta dell’argentino. Giusto in tempo per rovinare la festa ai padroni di casa. Il problema vero per Goffin e tifosi è che quando il break arriva per Schwartzman, questo provoca danni irreparabili. Così si spiegano i due set vinti dall’argentino. Tanta umiltà abbinata a quella sana dose di concentrazione con cui ha perfino annullato due match point sul servizio del belga, col pubblico già pronto ai festeggiamenti del proprio idolo. Goffin ha pagato dazio alla stanchezza, si è visto nell’ultimo game abbastanza palesemente. Le fatiche asiatiche, si sono fatte sentire, 12 gare in 22 giorni cui bisogna aggiungere lo stress da spostamenti aerei intercontinentali e si fa presto a capire lo sforzo fisico di un atleta che consapevolmente non si è risparmiato neanche per la promozione del torneo di casa, cui però è mancata la lucidità per andare in finale. Per Schwartzman domani prima sfida assoluta contro Gasquet contro cui proverà a vincere come sempre, con la consapevolezza di affrontare un forte avversario.

A fine gara Schwartzman, in conferenza stampa è raggiante per il successo. Lui e il suo team hanno sempre creduto nella vittoria di oggi, nonostante il pubblico fosse per Goffin, ha apprezzato il rispetto ricevuto durante tutta la gara. È soddisfatto per la stagione in cui ha raggiunto il suo best ranking perché rispetto all’anno scorso la regolarità di rendimento lo ha migliorato tanto. Domani lo aspetta una bella gara contro un grande avversario contro cui proverà a vincere.

Risultati:

[3] R. Gasquet b. K. Edmund 3-6 7-5 6-2
D. Schwartzman b. [1] D. Goffin 7-5 2-6 7-5

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