WTA Zhuhai: finale Kvitova-Svitolina, sconfitte Zhang e Konta

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WTA Zhuhai: finale Kvitova-Svitolina, sconfitte Zhang e Konta

Senza storia la prima semifinale del Masters B in Cina: la ceca schianta la wild-card locale Zhang lasciandole 4 giochi. In finale trova Elina Svitolina che supera in rimonta la prima testa di serie britannica

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[3] P. Kvitova b. [12] S. Zhang 6-2 6-2 (Roberto Ferri)

“Rubber match” nella prima semifinale del WTA Elite Trophy di Zhuai, tra la cinese Shuai Zhang (n. 28 WTA) e la ceca Petra Kvitova (n. 13 WTA): nei due precedenti confronti vittoria della Kvitova nel 2010 sul sintetico di Hobart e della Zhang nel 2014 sulla terra rossa di Roma.

La sintesi della partita potrebbe essere la seguente: un peso massimo in gran forma, la Kvitova, che nei precedenti incontri non aveva ancora perso una sola volta il proprio servizio, contro un volenteroso peso medio che ha dovuto subire bordate devastanti da ogni parte del campo per tutto l’incontro. Il primo set è stato caratterizzato da due break conquistati dalla ceca- uno addirittura a 0 nel primo game della partita- che poi ha disposto a piacimento dell’avversaria sui propri turni di servizio, nei quali ha mostrato anche un’ottima padronanza dei colpi a volo; di rilievo il 100% dei punti realizzati sulla prima palla di servizio. Ad inizio di secondo set la cinese ha chiamato il coaching time e per incanto il suo tennis è salito di intensità e di varietà; ha tenuto bene i suoi primi due turni di battuta ed è persino riuscita ad impensierire la sua avversaria alla risposta mescolando un po’ le carte con qualche attacco in controtempo. Purtroppo per lei, però, la Kvitova non si è impressionata più di tanto ed al quinto game con un paio di risposte di rovescio spaventose ha conquistato il primo dei due break con i quali ha chiuso anche il secondo set 6-2.

Finale conquistata in poco più di un’ora per la ceca ed insieme ad essa la certezza di salire di almeno un paio di posizioni nella classifica WTA. Per Shuai Zhang la non piccola consolazione di raggiungere da lunedì il suo best ranking, alla 24^ posizione.

[4] E. Svitolina b. [1] J. Konta 2-6 6-1 6-4 (Tommaso Voto)

L’ucraina Svitolina vince in rimonta contro la britannica Konta e centra la finale del Masters B di Zhuhai, dove affronterà la ceca Kvitova. Molti rimpianti per la britannica, che è stata avanti di un set (e 3-1 nel terzo), ma ha perso di spinta ed i suoi errori sono aumentati in modo esponenziale. Elina ha avuto il merito di cambiare l’inerzia del match, perché dopo le prime difficoltà, è diventata più propositiva ed ha alzato il rendimento della battuta. Un’ora e 40 minuti di battaglia, in cui la britannica si è praticamente sciolta sul più bello. Un calo mentale più che fisico, in cui il merito maggiore dell’ucraina è stato crederci e rimanere attaccata al punteggio. La differenza sostanziale tra Konta e Svitolina sta nella fase difensiva, perché l’ucraina è più mobile e riesce anche a rallentare lo scambio con qualche colpo di puro contenimento, mentre la britannica è una giocatrice più aggressiva e il suo gioco è costantemente rivolto alla ricerca del vincente. Dal punto di vista atletico Svitolina corre meglio e si sposta con rapidità lateralmente, mentre Johanna è più rigida e spesso perde la giusta distanza dalla palla. Questo è stato evidente nel secondo parziale, quando la britannica ha faticato a leggere le traettorie più arrotate  della n.4 del seeding ed ha commesso molti gratuiti con il diritto.

I primi due game sono di studio,  ma è già evidente la differenza strutturale e di attitudine sul campo, perché Konta fa la partita e Svitolina si limita a palleggiare senza affondare e prendere rischi.  Il break arriva presto, anche perché Elina affossa qualche diritto di troppo in rete, ma nel braccio di ferro Konta fa più male. Senza incertezze la britannica inserisce il pilota automatico e chiude il parziale con il punteggio di 6-2 e sembra in pieno controllo. Come spesso capita nella WTA, improvvisamente Konta si spegne e subisce una serie di cinque giochi consecutivi che riporta in partita un’incredula Svitolina. Un dominio netto in cui, oltre agli errori clamorosi della tennista inglese, abbiamo visto un evidente cambio di strategia dell’ucraina, che ora è più propositiva e non si limita alla mera difesa. Perso il parziale con il punteggio di 6-1, Johanna si scuote e ritrova le sue geometrie ed il servizio, che è il colpo cardine dell’intero impianto di gioco della britannica. Nel quarto game c’è il break per la n.1 del seeding, ma questo è agevolato da un doppio fallo millimetrico dell’ucraina che praticamente regala il 3-1 alla sua avversaria.

La tensione è palpabile, Konta si complica la vita e subisce il controbreak, mancando il passo definitivo per l’accesso alla finale. Svitolina opera il sorpasso  con il break nel settimo gioco che arriva ancora una volta con un doppio fallo, ma la britannica è in chiara confusione. L’ucraina non sbaglia e centra la finale, mentre Konta chiude con l’amaro in bocca una stagione che l’ha vista arrivare in top 10 e fare, comunque, la storia del tennis britannico.

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