Oggi sei sembrato molto efficace in campo. Hai avuto anche tu questa sensazione?
Beh, sì. Mi sono sentito davvero a mio agio. Ho iniziato bene sin dal primo game e quindi ho preso molta fiducia. Mi sono accorto che Wawrinka non stava giocando al meglio e che faceva degli errori, parecchi gratuiti. Ho avuto molte opportunità oggi, così ho cercato di essere aggressivo. Persino nel secondo set sono rimasto molto solido.
Quando affronterai Murray quanta fiducia ti darà la vittoria con lui a New York?
Sicuramente mi da un po’ di fiducia. Quest’anno abbiamo giocato 3 o 4 volte e ho subito una brutta sconfitta a Rio. Ma in Davis Cup e agli US Open abbiamo giocato dei buoni match. Sento di avere molte chance di vincere il match contro Andy. Probabilmente sarà il match più duro di questo gruppo e sicuramente dovrò giocare al 100% per batterlo. Il match di oggi aiuterà sicuramente per il prossimo.
Hai delle buone chance di finire l’anno da numero 3 del mondo. Cosa significa per te?
Non penso troppo al ranking, ma sarebbe bello poter finire 4 o 3. Penso di avere molte opportunità se giocherò bene questa settimana, ed è uno dei miei obiettivi. E spero anche che il prossimo anno resterò in questa posizione per cercare di acciuffare Andy e Djokovic.
Cosa significa per il tuo paese quello che stai facendo? Cosa ti capita quando giri per le strade?
Quando ritorno in Giappone l’accoglienza è un po’ da pazzi ma amo sempre ritornarci. È casa mia, capisci. La maggior parte dei miei amici sono lì. Il Japan Open è l’unico torneo che abbiamo, l’unico grande che abbiamo, e molte persone vengono a vederlo. È straordinario per il tennis giapponese e anche per le prossime generazioni. Al momento ci sono un paio di ragazzi tra i primi 100 ed è fantastico vedere più giocatori provenienti dal Giappone.