Chissà che faccia avranno fatto coloro che già danno per finito – o almeno per “finente” – il ciclo di Serena Williams, quando la sua sorellona Venus ha annunciato il suo obiettivo per il futuro. Non si tratta di disputare un dignitoso 2017, di ottenere magari un altro titolo prima del ritiro, nossignore: ciò a cui punta la Venere Nera è niente meno che la prossima rassegna olimpica. Dove difenderà la medaglia d’argento di doppio misto, conquistata questa estate a Rio de Janeiro in coppia con Rajeev Ram.
L’obiettivo è ambizioso, non c’è che dire: nel 2020, quando Tokyo ospiterà i Giochi per la seconda volta nella loro storia (dopo il 1964), Venus avrà da poco spento quaranta candeline. L’età che avanza non pare tuttavia spaventarla, stando alle sue parole durante la puntata del programma “Home & Family” di Hallmark Channel, del quale è stata ospite alcuni giorni fa. “Mancano tre anni e mezzo, non mi metto a fare il conto alla rovescia ma sto cercando di capire se sarà possibile per me arrivare a giocare lì”. Il suo viso si illumina di un grande sorriso, quando parla: “Ho giocato per davvero tanto tempo, c’è una parte di me che dice Hey, dovrei farmi una vita fuori dal campo. Ma quando sono là fuori amo la sfida, amo la pressione, è un privilegio così grande. Se potrò esserci ci sarò”. Ne è certa. D’altronde la sua love story con le Olimpiadi conta anche quattro medaglie d’oro, una in singolare e tre nel doppio con Serena, che di sicuro la motivano a crederci.
Più anziana tra le top-100 insieme alla nostra Francesca Schiavone, Venus ha già combattuto una volta l’idea di ritirarsi. Nel 2011 le venne diagnosticata la sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune reumatica che causa dolore alle articolazioni e intorpidimento e che la costrinse a chiudere la stagione con il peggior ranking in oltre un decennio. Lei però si sente ancora una ragazzina. E non bastassero le sue dichiarazioni, a testimoniarlo c’è questo video domestico recentemente postato in rete, in cui balla sulle note di “I’m A Slave 4 U”, successo pop di Britney Spears del 2001.
https://twitter.com/SlaveForUBrit/status/796918443178164224?ref_src=twsrc%5Etfw