Dylan Alcott è il primo disabile a vincere la medaglia Newcombe

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Dylan Alcott è il primo disabile a vincere la medaglia Newcombe

Va al vincitore di due ori alle Paralimpiadi di Rio il più alto riconoscimento del tennis australiano. Qualche polemica per l’esclusione di Kyrgios e Tomic dalle nomination

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Terza medaglia del 2016 per Dylan Alcott, il campione australiano del tennis per disabili: dopo le due d’oro conquistate nella categoria Quad delle ultime Paralimpiadi, nel singolare e poi nel doppio al fianco di Heath Davidson, è arrivata anche quella intitolata a John Newcombe. L’onoreficenza, ideata da Tennis Australia nel 2010, viene attribuita al termine di ogni anno al “miglior tennista d’élite e ambasciatore dello sport” del Paese.

Il venticinquenne Alcott, disabile dai primi mesi di vita, non era stato inserito tra le nomination per la Newcombe Medal nel 2015 – poi vinta da Sam Groth – nonostante il successo Slam in patria e quello negli USA. La sua lista di medaglie non si limita tuttavia a quelle ottenute in questa stagione: tra gli altri riconoscimenti della sua carriera figurano il titolo dell’Ordine dell’Australia, un ordine di cavalleria, e le due medaglie paralimpiche conquistate a Pechino (2008) e Londra (2012)… ma nella pallacanestro!

“Non mentirò, ci tenevo davvero a vincere questo premio” ha dichiarato Alcott, premiato dallo stesso Newcombe al Crown Palladium di Melbourne. “Abbiamo una categoria di premi per atleti con disabilità, ma io vedo me stesso come un atleta punto e basta, che per puro caso soffre di una disabilità che richiede la sedia a rotelle per poter giocare. Vedersi premiati con la Newcombe Medal, un premio che di solito va ad atleti senza disabilità, significa molto sia per me, sia per le persone con disabilità, specialmente i bambini”.

Le restanti nomination includevano John Peers, vincitore delle ultime ATP Finals in doppio, e altri tennisti non di primissima fascia come Jonh Millman, Daria Gavrilova, Jordan Thompson e la tre volte vincitrice Samantha Stosur. Ha lasciato un po’ di perplessità l’esclusione di Nick Kyrgios e Bernard Tomic, nonostante i buoni risultati stagionali. È probabile che sulla decisione sia pesato il loro comportamento disciplinare, specialmente le scelte di non rappresentare l’Australia alle Olimpiadi  e le polemiche relative al tie di Davis di febbraio.

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