La fasciatura che porti alla gamba ad ogni match è precauzionale? O senti qualche dolore?
Lo sento un pochino, ma in campo sto bene. Mi fascio la gamba subito prima di una partita, nel caso la situazione dovesse peggiorare. Non mi piace chiamare il fisioterapista durante il match. Comunque sto bene.
Sei contenta che il match non sia andato al terzo?
Sì, assolutamente contenta per questo perché il match con Ostapenko mi ha tolto molte energie. E poi avevamo finito piuttosto tardi e sono andata a dormire ancora più tardi. Oggi e ieri mi sono sentita un po’ stanca, quindi mi fa comodo una vittoria del genere. Anche avere un giorno di riposo domani mi aiuterà.
Come giudichi la tua prestazione odierna?
Non la migliore, ma è pure sempre una vittoria. Comunque so di poter giocare meglio, anche se oggi è bastato. È stato un match strano, anche per Dasha (Gavrilova, ndt) direi. Non penso che lei abbia giocato al meglio. Le condizioni erano molto diverse rispetto agli altri giorni, che sono stati più caldi, più umidi. Persino con il tetto chiuso si riuscivano a percepire queste differenze, e non sono stata capace di esprimere il mio miglior gioco.
Come sono le condizioni con il tetto chiuso? Pensi sia più veloce?
Credo che il campo sia più veloce a causa del tetto, ma anche perché fa più caldo rispetto agli altri giorni. Mentre giocavo con Ostapenko faceva molto più freddo; oggi il campo mi è sembrato essere molto veloce e penso che per me la cosa sia un vantaggio. Considerando il mio servizio e il mio tipo di gioco. Cercherò di prepararmi meglio per il prossimo match ed essere pronta per questi cambiamenti.
Che cosa sai della tua prossima avversaria Mirjana Lucic-Baroni?
La conosco molto bene, abbiamo giocato insieme qualche volta e se ricordo bene mi ha battuto due volte, e anche io l’ho sconfitta un paio di volte. Non ne sono sicura. Comunque sta giocando molto bene qui, non ho avuto modo di vedere molto delle sue partite. Ho visto solo quella contro Radwanska. Queste condizioni forse sono adeguate anche per lei; mi aspetto un match tosto. Probabilmente sarà una partita veloce con pochi scambi, quindi dovrò essere pronta con le mie gambe e il mio servizio.
Pensi che nello spogliatoio le altre ragazze ti vedano in maniera differente e siano un po’ impressionate dal tuo gioco? Ti considerano parte di una certa élite?
Beh, nello spogliatoio non molto perché le ragazze non parlano del mio gioco e del mio stato di forma, quindi… Però con le altre persone, tipo voi della stampa o qualche allenatore e qualche commentatore, sento che loro pensano che io possa vincere uno Slam. E di conseguenza parlano delle mie possibilità di farcela. Ma non provo questa cosa con le ragazze.
Credi sia per quello che hai fatto a New York o per i tuoi miglioramenti?
Entrambe le cose. Sicuramente il risultato che ho avuto agli US Open è stato eclatante e penso che la cosa un po’ conti. Anche la mia condizione fisica di quest’anno, con la vittoria di Brisbane, è molto buona. Ogni volta che inizi un torneo c’è sempre un po’ di pressione, sia perché hai un risultato da difendere, sia perché magari sei in ottima forma e devi dimostrarlo vincendo. C’è sempre qualcosa in ballo, ma ha me non piace pensare a questo, io penso solo al fatto che devo ancora giocare dei match e vincerli. E poi vorrei anche dimostrare, a molte di persone che parlano di me, che non si sbagliano (Sorride).