AO: non svegliate Mirjana, è in semifinale contro Serena Williams - Pagina 2 di 2

Australian Open

AO: non svegliate Mirjana, è in semifinale contro Serena Williams

La croata Lucic-Baroni, 34 anni, supera in tre ottimi set la favorita Pliskova. Raggiunge il penultimo atto di un Major per la seconda volta in carriera, dopo Wimbledon ’99. Troverà Serena Williams, che ha regolato la britannica Konta per la sua ottava apparizione in semifinale a Melbourne

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[2] S. Williams b. [9] J. Konta 6-2 6-3 (Emmanuel Marian)

Serena debordante. La sei volte regina di Melbourne impone a Johanna Konta una prova di forza utile a impressionare non solo le altre tre contendenti rimaste in gara, ma anche Margaret Smith Court, che da dietro i vezzosi occhiali esibiti quest’oggi in tribuna d’onore ha certo ammirato una giocatrice ancora perfettamente in grado di insidiarle il record di successi slam in singolare. La tennista di Eastbourne, che sin qui vantava le migliori recensioni in assoluto, ha giocato una partita più che onesta; si è visto sin dal primo scambio che il match lo aveva preparato bene e che le idee erano chiare. La simpatica Johanna nell’ultimo anno è esplosa ed è destinata a crescere ancora: diventerà forte, perché è seria e preparata e ha un magnifico rovescio. Purtroppo per lei nel tennis a volte si è costretti a recitare una parte, e il suo ruolo nell’incontro odierno non è stato molto diverso da quello interpretato nel corso degli ultimi vent’anni da molte degnissime colleghe. Semplicemente, nonostante i canti penitenziali sempre più spesso intonati in suo suffragio, Serena, almeno quando è ispirata e il fisico la sorregge degnamente, è ancora un ostacolo un po’ troppo alto. Per tutte.

La numero 2 del seeding ha iniziato l’incontro tesa e contratta: a farne le spese la prima di servizio, con la quale Serena ha iniziato un cupo dibattito fin dalla prima sessione in battuta. Konta è stata lesta a procurarsi in effetti una palla break nel terzo game, ma la leggenda di Saginaw si è salvata e poco dopo ha chiuso il gioco con un ace accompagnato da un urlo belluino che era una minacciosa dichiarazione d’intenti. Scaldato il motore, Williams ha presto preso il largo, sfruttando il mostruoso gap in suo favore sulla diagonale destra e mietendo vincenti con una risposta efficace come nei giorni migliori. Forse estasiata dalla visione della partita tra Federer e Zverev grande, Serena ha persino scelto di seguire a rete una manciata di portentose ribattute, mettendo in evidente imbarazzo un’avversaria non spaurita, questo va detto, ma del tutto impotente.

Chiusa la prima frazione sul 6-2 grazie a due break nel quarto e nell’ottavo gioco, Williams ha provato a staccarsi all’inizio del secondo set andando 40-0 sul primo turno in battuta di Konta, ma qui si è avuta la percezione plastica del perché l’inglese sia una giocatrice vera. Decisa a evitare ogni rimpianto, Johanna si è ribellata salvando il servizio e addirittura strappandolo all’avversaria nel gioco successivo, per poi scappare sul 3-1. Purtroppo per lei, come dicevamo, non era giornata. Assorbito l’inaspettato atto di insubordinazione, Serena ha piazzato un parziale di cinque giochi a zero costellato di vincenti da urlo, staccando così il biglietto per l’ottava semifinale in carriera a Melbourne Park. Nel penultimo atto del torneo affronterà la sorprendente Lucic-Baroni in una sfida dal sapore davvero retrò: gli unici due precedenti, entrambi vinti da Williams, si sono disputati nel 1998.

Risultati:

M. Lucic-Baroni b. [5] Ka. Pliskova 6-4 3-6 6-4
[2] S. Williams b. [9] J. Konta 6-2 6-3

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