Australian Open, saranno le finali più "vecchie" di sempre

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Australian Open, saranno le finali più “vecchie” di sempre

I dati non mentono, gli Australian Open 2017 batteranno un importante record

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Non è stato uno slam per giovani, l’abbiamo scritto dopo gli importanti verdetti del campo. Ai nostalgici, a prescindere dall’epilogo, è piaciuto di più mentre chi si aspettava finalmente qualche exploit della #nextgen (così definita dall’ATP) dovrà attendere ancora. A prescindere dalle preferenze però sono i numeri a non mentire: l’Australian Open 2017 avrà le finali con la media età più alta di sempre. 

L’età media delle finali singolari sarà 34,48 anni. Si tratta di un record: il primato precedente era detenuto dagli US Open del 2015 con 32,10 anni di media. Edizione inoltre che tutti ricorderanno per la finale femminile tutta italiana tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci, negli uomini furono invece Novak Djokovic e Roger Federer a contendersi il titolo.

Questa la classifica:
Australian Open 2017, 34,48 
US Open 2015, 32,10;
Roland Garros 1969, 30,71;
Australian Open 1972, 30,21;
Roland Garros 2015, 30,03

Inoltre, per la prima volta nella storia degli Slam tutti e quattro i finalisti hanno già compiuto 30 anni. In altre due occasioni era capitato che tre su quattro fossero ultratrentenni: U.S. Open 2015 (Federer, Pennetta, Vinci, ma non Djokovic); Roland Garros 1969 (Laver, Rosewall, Jones, ma non Court).

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