WTA San Pietroburgo: Vinci bocciata, fuori Kuznetsova

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WTA San Pietroburgo: Vinci bocciata, fuori Kuznetsova

A Roberta non basta uno scatto d’orgoglio nell’ultimo game: in semifinale va Kiki Mladenovic. Il torneo russo avrà adesso una nuova campionessa

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Finisce ai quarti di finale la difesa del titolo di Roberta Vinci, che si fa sorprendere dalla francese Mladenovic, che ha giocato un match a tratti straordinario. La tarantina ha provato a lottare, ma la sua avversaria è stata a tratti ingiocabile, anche se il rendimento dell’azzurra, soprattutto al servizio, è stato al di sotto delle sue possibilità. Si può parlare di occasione sprecata per Roberta, che, considerando il ritiro della Halep, perde la possibilità di accedere quantomeno in finale, anche se Mladenovic ha meritato.

Il primo set giocato da Kiki è stato  impressionante per costanza e per capacità balistica, infatti Roberta non è riuscita in alcun modo a imbastire alcun tipo di contromossa. Un 6-1 netto e che dimostra la superiorità della francese che, soprattutto con il diritto a sventaglio e con la risposta ha sempre comandato il gioco. Vinci, che non ha mai tenuto la battuta nel primo parziale, ha provato con il rovescio a sovvertire l’inerzia del parziale, ma c’è da dire che la transalpina non ha mai dato l’impressione di soffrire i cambi di ritmo. Sono due i dati che fotografano la crisi della tarantina, il 29-14 dei punti vinti dalla francese e, soprattutto lo 0% dei punti conquistati con la seconda in campo. Numeri troppo negativi per poter sperare di fare partita pari con un’avversaria volitiva e pericolosa indoor.

Il secondo parziale si apre con altri problemi  per l’azzurra, che, finalmente, pur salvando una palla break, tiene la battuta. Roberta si carica e sembra iniziare a carburare, ma è Kristina a mostrare qualche crepa improvvisa ed inaspettata. Del resto il rendimento tenuto nel primo parziale è più vicino a quello di una top 10 che alle capacità complessive della francese. Un doppio fallo (il secondo nel game) porta Vinci a palla break, ma l’italiana commette un errore in rete che vanifica tutto. Ancora un diritto, questa volta lungolinea, risolve la situazione ed è 1-1, ma qualche rimpianto per l’occasione sprecata c’è tutto. Il drop shot improvviso e letale della francese mette spesso in difficoltà l’ex top 10 italiana, che, almeno, sembra più penetrante con i colpi da fondo campo. Arriva qualche timido applauso del pubblico (decisamente scarso sugli spalti), ma stavolta Vinci annulla con autorità due chance di break e fa corsa di testa nel parziale. Un po’ di equilibrio c’è, ma solo perché il rendimento della francese è in fase calante, mentre Vinci finalmente trova meglio gli angoli. Un doppio fallo sulla palla break porta Mladenovic a servire per il match, ma la francese si trova subito sotto 0-40, anche perché Roberta non si arrende. Un servizio vincente, un passante in corsa di diritto e un errore della Vinci in lunghezza riportano il game in parità, ma un doppio fallo sul primo match point allunga ancora l’agonia di Roberta. Vinci avrebbe anche un’altra palla break, ma Mladenovic con un passante strepitoso risolve la questione.Al terzo tentativo Kiki chiude i conti e centra la semifinale del WTA di San Pietroburgo, dove affronterà la russa Vikhlyantseva.

Successo per la n.2 del seeding Cibulkova, che, dopo il ritiro della Halep, è la testa di serie più alta ancora in corsa per il Premier di San Pietroburgo. La slovacca ha eliminato la russa Vesnina con un duplice 6-3 ed ha dimostrato di essere decisamente a suo agio con il campo indoor della Sibur Arena. Il tennis aggressivo e propositivo di Dominika ha sorpreso Elena, che si è trovata subito sotto di due break, ma  la n.16 del mondo ha tentato la rimonta, che tuttavia si è interrotta al primo controbreak, anche perché la n.5 della classifica mondiale non ha abbassato l’intensità complessiva del suo tennis. Incamerato il primo parziale con il punteggio di 6-3, la top 10 di Bratislava ha avuto qualche calo evitabile , che ha rimesso  in partita la tennista di casa, che si è comunque dovuta  man mano arrendere alla maggior completezza tecnica della sua avversaria. Elena ha provato a scuotersi, infatti, in apertura di secondo set ha tolto la battuta alla “Cibu”, ma è stato  un sussulto più emotivo che tecnico, infatti la slovacca non si è scomposta ed ha conquistato  l’immediato 1-1. Da quel momento la partita sembra  in discesa per la finalista degli Australian Open del 2014, che vince tre  giochi consecutivi ma, complice  qualche errore, si fa rimontare sul 3-3 dalla campionessa olimpica  di doppio di Rio 2016. Vesnina è sull’orlo del baratro, infatti nell’ottavo game si salva dal 15-40, ma la “Maestra” del 2016 non si arrende e strappa il break definitivo. L’ultimo game è il più intenso ed interessante dell’intera partita, infatti Dominika prima fallisce due match point, poi è costretta a salvarsi da una clamorosa palla break. La slovacca non si distrae e con un diritto all’incrocio delle linea neutralizza il pericolo e poi chiude i conti sul 6-3. Ora Cibulkova attende in semifinale   Putintseva.

Al termine di una partita emozionante e combattuta, Yulia Putintseva elimina la n.3 Kuznetsova ed approda alle semifinali del torneo di San Pietroburgo. Un lob liftato di diritto che si stampa sulla linea di fondo regala il primo set alla kazaka che ha avuto il merito di approfittare degli errori, copiosi, di Svetlana. La n.3 del seeding è stata molto fallosa di diritto e decisamente poco performante al servizio, questo combinato disposto ha reso il primo parziale problematico per la russa, che quando non è in giornata perde la misura dei colpi. La kazaka, sempre molto adrenalinica, è un’avversaria ostica perché non molla un quindici, questo atteggiamento impone una concentrazione costante. Vinto il primo parziale con il punteggio di 6-3, Yulia potrebbe fare immediatamente corsa di testa, ma, come spesso capita nella WTA, il passo tra il break ed il controbreak è breve. Kuznetsova si salva e si porta sul 2-0, ma, da questo momento in poi, infila una serie di errori clamorosi (da comica la volée di incontro di diritto che spalanca le porte ad un passante tranquillo e vincente della kazaka che ottiene il controsorpasso). Dal 4-2 arriva la rimonta della russa che finalmente contiene gli “unforced”, ma nell’undicesimo game perde nuovamente la battuta e manda la sua avversaria a servire per il match. Svetlana si ribella alla sconfitta e ottiene l’ennesimo controbreak, ma il vero capolavoro è il tiebreak finale, in cui dal 4-1 per Yulia, vince sei giochi consecutivi e porta la sfida all’atto conclusivo. La partita è un su e giù di emozioni, con Yulia avanti e sempre ripresa dalla russa, che aumenta i “giri” ogni volta che è sotto nel punteggio. Ora Kuznetova è “on fire”, perché comanda lo scambio con il diritto e riesce a spostare la sua avversaria, che, seppur agile e compatta, inizia a far fatica da fondo campo. Il controsorpasso è nell’aria, ora è Svetlana ad andare sul 5-3, ma la kazaka non si arrende, infatti non solo conquista il controbreak, ma chiude sul 7-5 finale al termine di un match emozionante.

Risultati:

K. Mladenovic b. [6] R. Vinci 6-1 6-4
[WC] N. Vikhlyantseva b. [1] S. Halep WO
[2] D. Cibulkova b. [5] E. Vesniva 6-3 6-3
Y. Putintseva b. [3] S. Kuznetsova 6-3 6-7(4) 7-5

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