Il numero uno del mondo Andy Murray non è stato certo uno dei protagonisti del primo slam dell’anno. Lo scozzese, fermatosi contro pronostico agli ottavi di finale contro Mischa Zverev, nei giorni scorsi è tornato a parlare della sua prestazione australiana chiarendo anche i motivi del flop: “Prima di giocare l’Australian Open mi trovavo in una posizione inedita, avevo giocato tanto tennis alla fine della stagione e a volte è difficile delineare il tuo programma. Non sapevo esattamente cosa fare“. Murray, si sa, è un maniaco del lavoro e del duro allenamento, proprio per questo al termine del 2016 ha preso solo due giorni di riposo prima di giocare il Mubadala World Tennis Championship e successivamente Doha: “Non saprei se giocare Doha sia la miglior preparazione – ha detto Murray – sta di fatto che Novak l’anno prima ha giocato in Qatar e ha poi vinto l’Australian Open, per anni è stato così”.
Giusto o sbagliato non fa differenza ormai, l’importante è il recupero delle energie. Lo stesso Murray ha ammesso di essersi preso una pausa di dieci giorni una volta tornato in Gran Bretagna, dieci giorni nei quali si è goduto anche una piccola vacanza (proprio durante la finale tra Federer e Nadal) con la moglie Kim.
Lo scozzese, infine, tornerà in campo nel torneo di Dubai torneo nel quale ha raggiunto tre volte i quarti di finale (2008, 2009 e 2015) e una volta la finale (sconfitto da Federer nel 2012). Il suo score è di 11-4.