L’impronosticabile ritorno al successo di Dolgopolov e la presenza di un top-5 come Nishikori, non è bastato ad attrarre pubblico sugli spalti del Buenos Aires Lawn Tennis Club. Secondo le stime degli organizzatori del torneo infatti, questa è la stata la peggiore edizione dal punto di vista della presenza di pubblico. Per ritrovare così tanti posti vuoti si deve tornare al 2000, ma all’epoca il torneo era solo un challenger. Secondo alcune indiscrezioni, per risolvere il problema, ci sarebbe l’intenzione di un cambio di superficie – dalla terra al cemento – e di conseguenza anche di data, anche se posizionare il torneo nel calendario ATP sarebbe logisticamente molto difficile.
È noto però che i biglietti si vedono a seconda della popolarità dei partecipanti. Lo sa anche Miguel Nido, proprietario dell’evento, che sogna di riportare in Argentina Rafael Nadal: “Vorrei tanto vederlo tornare qui, ma dovremo vedere come sta fisicamente poiché lo swing sudamericano per lui dipende soprattutto da come stanno le sue ginocchia.” Nadal, che ha vinto il torneo nel 2015 affrontando solo argentini, era stato chiaro lo scorso anno, quando disse che non sarebbe più tornato in Sud America “per le condizioni climatiche estreme”. Se Nadal dovesse rinunciare, Nido punterà su Juan Martin del Potro e altri personaggi del circuito: “L’invito a del Potro non è certamente da scartare; poi daremo due wild card a due giovani, a seconda dei risultati durante l’anno, ma mi piacerebbe avere anche un veterano tipo Monfils. Secondo me abbiamo anche buone possibilità di avere anche Thiem o Zverev.”
Un caso comunque insolito quello del torneo di Buenos Aires, vista l’età d’oro del tennis maschile mondiale e soprattutto dopo la vittoria della nazionale argentina in Coppa Davis.
