Federer sulla sconfitta con Donskoy: "Non mi sono impegnato abbastanza"

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Federer sulla sconfitta con Donskoy: “Non mi sono impegnato abbastanza”

Il campione degli Australian Open ha detto di aver avuto sensazioni negative per tutto il giorno e di non aver dato il massimo in risposta

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Nella conferenza stampa post-match di ieri Roger Federer ha provato a spiegare a caldo le motivazioni della sconfitta con Donskoy, numero 118 del mondo. Fra queste una che spicca più delle altre. Federer infatti ha detto di “non essersi impegnato a sufficienza, specialmente in risposta, rispetto a quanto fatto contro Benoit Paire.

Lo svizzero ha affermato di non essere stato tranquillo sia prima che durante l’incontro: “Ho avuto queste strane sensazioni dentro di me tutto il giorno,” spiega Federer, “ho avuto difficoltà a trovare il timing sulla palla e sono stato molto più lento sulle gambe rispetto al primo turno. Mi sono preparato come per ogni altro incontro, ma oggi non ci sono scuse. Credo comunque di dover prendere tutto ciò di positivo che c’è stato oggi, mi sento comunque abbastanza bene fisicamente e sono contento di aver recuperato dall’infortunio degli Australian Open. Per me questo è ancora l’inizio del mio comeback.

Il numero 10 del mondo, inoltre, ha ammesso di essersi trovato impreparato di fronte al suo avversario: “Semplicemente non conoscevo Donskoy. Non sapevo quali fossero i suoi schemi e le sue preferenze. Questo mi ha creato un po’ di tensione e non mi ha permesso di giocare liberamente, cosa abbastanza sorprendente, considerando come ho giocato in Australia.

Per Federer, che non ha sfruttato tre match point nel tie-break del secondo set, si tratta della prima sconfitta del 2017, la prima da Indianapolis 2000 contro un tennista fuori dai primi 100.

Ecco il video della conferenza stampa.

 

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