KONTAVEIT AL FOTOFINISH – Nella prima semifinale si affrontano Anett Kontaveit, numero 99 WTA, contro la bielorussa Aliaksandra Sasnovich, arrivata fino a questo punto partendo dalle qualificazioni e numero 108 in classifica. Tra le due ci cono 3 precedenti (giocati in tornei minori) e il bilancio è 2 a 1 a favore di Kontaveit. La partita inizia con la tennista lettone che fa fatica a mantenere il proprio servizio e offre nei primi due turni ben 5 palle break ma regge l’urto e riesce a non perdere terreno, dall’altra parte Sasnovich sul suo servizio non rischia niente, mantenendolo anche agevolmente. L’epilogo arriva nel decimo game quando la bielorussa offre le prime due palle break che coincidono con due set points: sulla prima arriva un servizio vincente, sulla seconda la risposta è lunga ma se ne procura una terza, dove questa volta a sbagliare nel palleggio è Sasnovich. Primo set 6-4 in favore di Kontaveit. Si rientra in campo e la svolta è già nel secondo gioco, con Sasnovich che non solo salva due palle break ma riesce a vincere 5 games di fila; tentativo di rimonta vanificato nel decimo gioco con la giustiziera di Camila Giorgi che chiude senza ulteriori indugi per 6-4, portando la disputa al terzo set. Il parziale decisivo è caraterizzato da errori, timore nel prendere l’iniziativa, sorpassi e contro-sorpassi con Kontaveit che recupera per due volte un break di svantaggio e si arriva fino al 5 pari: nell’undecimo game Anett, sotto 0-30, serve bene con 3 servizi vincenti e un errore di misura dell’avversaria si porta avanti 6 a 5. I capovolgimenti a cui abbiamo assistito in questa partita non sono nulla confronto al dodicesimo game: Sasnovich commette due doppi falli, non riesce a chiudere e concede 4 match points, i primi due annullandoli con coraggio grazie al dritto in avanzamento, il terzo con un servizio al corpo ma al quarto deve capitolare con il dritto finito oltre la linea di fondo. Dopo 2 ore e 24 minuti è quindi la giocatrice estone a qualificarsi per la sua prima finale in un torneo WTA dopo le due precedenti sconfitte patite in semifinale entrambe nel 2016 (Monterrey e Guangzhou). A fare la differenza sono stati gli errori non forzati, 17 per Kontaveit contro i 29 di Sasnovich.
DERBY CECO A VONDROUSOVA – La seconda semifinale è tra la veterana Barbora Strycova, numero 1 del seeding, opposta alla classe 1999 Marketa Vondrousova, arrivata anche lei dalle qualificazioni e attualmente numero 233 in classifica. La giovane ceca parte subito ottenendo un break nel game di apertura ma lo cede immediatamente; Strycova sembra trovare le misure e arriva a condurre 5 a 2, avendo la possibilità di servire per il parziale. Qui l’andamento della partita cambia perchè Vondrousova recupera, annullando un set point sul proprio servizio nel decimo game (prima vincente) e va a riequilibrare la sfida sul 5 pari con Strycova che, innervosita, getta malamente la racchetta per terra. Epilogo è quindi il tie break: il punto dell’allungo Vondrousova del 5 a 3 è contestato dalla sua avversaria sempre più in disaccordo con il giudice di sedia, la diciassettenne ne approfitta e chiude poco dopo con un splendido passante di rovescio che gli vale il set per 7 punti a 3 grazie ai suoi 15 punti vincenti. La seconda partita vede Strycova più concentrata sulla polemica (come le sue recenti dichiarazioni su Sharapova) che sul tennis giocato, continua con le proteste e con la racchetta sistematicamente scagliata a terra: Vondrousova ottiene il break nel quinto gioco e con una tranquillità da giocatrice navigata, unita a dei colpi decisivi, va a cogliere la vittoria sugellata da un gran rovescio nell’ottavo game che conclude la contesa sul punteggio di 6-2 dopo poco più di un’ora e mezzo di gioco. Prima finale in carriera domani per questa giovane tennista dotata di un talento e una tenuta mentale notevoli che può portarla a togliersi diverse soddisfazioni.
Risultati:
A. Kontaveit b. [Q] A. Sasnovich 6-4 4-6 7-5
[Q] M. Vondrousova b. [1] B. Strycova 7-6(3) 6-2
Michele Trabace