Sharapova al Roland Garros... passando dalla porta sul retro?

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Sharapova al Roland Garros… passando dalla porta sul retro?

Secondo il Daily Telegraph, Masha dovrebbe ottenere una wild card per le qualificazioni dello Slam parigino, invece che per il tabellone principale. Scelta furbetta della FFT, che ufficializzerà la propria decisione in maggio

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Il rientro di Maria Sharapova dalla squalifica ha diviso l’opinione pubblica tennistica in due, forse più di ogni altro avvenimento legato alla carriera della siberiana. E, cosa che non capita neppure troppo spesso, è stata una delle poche “divisioni” a costringere giocatori, presidenti di federazioni e organizzatori di tornei a schierarsi: è giusto, oltre che conveniente, darle qualche wild card? O merita di passare dal purgatorio delle qualificazioni degli ITF, per una questione di immagine oltre che di etica?

Il primo a sbilanciarsi è stato il fortunato Porsche Open di Stoccarda, nella cui settimana (in corso) è capitata la scadenza del ban per doping: fino a stasera alle 23:59 Masha non potrà neppure accedere all’impianto, mentre domani nel tardo pomeriggio scenderà in campo per il suo match di primo turno contro la nostra Roberta Vinci. Tra le varie proteste delle colleghe, tra le quali Masha non ha certo molte amiche, sono seguite le wild card per il Premier 5 di Madrid e per gli Internazionali d’Italia. Il torneo romano ha destinato alla tre volte campionessa l’invito per il tabellone principale, negandolo di fatto a Francesca Schiavone nel suo ultimo anno sul circuito e scatenando più di qualche polemica.

E gli Slam? Agli Slam vanno tutti i migliori, il tabellone è oceanico e quindi l’appeal di Sharapova ha meno effetto sul pubblico, sempre numerosissimo a prescindere. Forte di questo non indifferente vantaggio economico, il Roland Garros, primo major a doversi confrontare con la questione, ha annunciato che avrebbe rinviato la decisione a non prima del 15 maggio. Il presidente della Federazione tennis francese Bernard Giudicelli ha infatti incontrato Sharapova alcune settimane fa, a Los Angeles, ed è sembrato titubante riguardo l’opportunità di fornirle un invito a Porte d’Auteuil. La scelta di prendere tempo ha una sua precisa strategia: qualche settimana di attesa consentirà alla FFT di valutare l’effettivo livello di competitività dell’ex numero 1 WTA, apparendo (almeno) al contempo tormentata da lodevoli dubbi morali.

Mancano quindi ancora 20 giorni prima che i padroni della terra battuta di Parigi si esprimano. Tuttavia, il quotidiano britannico The Daily Telegraph ha annunciato di avere appreso nelle ultime ore che il Roland Garros sarebbe orientato verso una soluzione intermedia: sì alla wild card per Sharapova, ma nelle qualificazioni. L’immagine sarebbe così in buona parte salva, e al contempo si sortirebbe l’effetto di alimentare a dismisura l’interesse verso i tre turni preliminari dello Slam rosso. Se Sharapova dovesse aver già ritrovato un accettabile stato di forma, non farebbe certo molta fatica a superarli e accederebbe ugualmente al tabellone principale, con tante discussioni in meno.

Se la russa dovesse raggiungere la finale a Stoccarda, poi il problema si risolverebbe da sé. I punti ottenuti in Germania le consentirebbero di accedere al cut off per le qualificazioni del Roland Garros, senza la necessità di un pass. Bella figura, tutti contenti e patata bollente che passerebbe a Wimbledon. Per allora, Sharapova dovrebbe avere ottenuto i punti necessari ad accedere alle qualificazioni. A quel punto però Tim Henman dovrebbe scegliere tra due opzioni: spedire una star del tennis a Roehampton (sede delle qualificazioni, a ingresso libero e priva di attrezzature per la stampa) o far interpretare la parte dell’evento avido e gretto al più importante dei tornei. Attendiamo la prima grande mossa di questo Risiko-pova.

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