“Non penso sia giusto dare wild card a Maria Sharapova. È un’imbrogliona, e per me le imbroglione in qualsiasi sport non dovrebbero poter giocare ancora. Non è corretto nei confronti delle altre giocatrici, nei confronti di chi è nel giusto. Penso sia un messaggio molto sbagliato per i giovani“.
Eccoci qui, alla puntata n-esima del tiro al bersaglio il cui bersaglio nient’altro è che Maria Sharapova. Questa volta a scoccare la freccia è stata Eugenie Bouchard, 24 ore prima del rientro ufficiale della sua rivale nel circuito. La canadese sembrava proprio la principale indiziata per sostituire Maria in testa ai gradimenti degli sponsor; ma se la sua condotta sui social può ritenersi in linea con il “new deal” di un tennis sempre più legato alle dinamiche virtuali, i risultati sul campo hanno preso a latitare in modo preoccupante. E il ritorno in pompa magna di Sharapova ha decisamente oscurato la stella “mediatica” di Eugenie. Si potrebbe forse interpretare così la ruvida uscita con cui ha definito la russa “un’imbrogliona che non meriterebbe di giocare più a tennis”.
E mentre le sue dichiarazioni impazzavano su Twitter, Maria Sharapova si è imposta su Roberta Vinci senza troppi patemi. La freccia non solo rischia di non aver colpito il bersaglio, per tempistiche e modalità, ma potrebbe addirittura tornare al mittente non appena la diretta interessata dovesse decidere di ribattere…