Dopo appena due giorni dal rientro in campo di una delle vittime più illustri della lotta contro il doping, i principali organi che governano e gestiscono il mondo del tennis hanno deciso di seguire un approccio più severo in tal proposito, e ciò che è venuto fuori dai loro sforzi è un nuovo Programma Anti-Doping caratterizzato da numerosi miglioramenti e accorgimenti che dovrebbero rendere più efficace questa battaglia. Tali miglioramenti sono frutto di un lavoro congiunto da parte dell’ATP, dell’ITF, della WTA e del Grand Slam Board, e saranno messi in pratica a partire dal 1° maggio. Il cambiamento più significativo consiste nell’aumento del numero dei test effettuati annualmente che saranno ben 8000, contro i 4899 dell’anno scorso. Questa maggiore copertura comprende analisi del sangue e delle urine e i test avverranno sia durante le competizioni che nei periodi di pausa. Ad aumentare sarà anche il numero dei giocatori registrati all’interno della banca dati – saranno circa 250 – e i loro campioni verranno conservati per effettuare ulteriori test in futuro, una volta che nuovi metodi di analisi verranno scoperti.
Come era normale attendersi, tutte queste novità avranno un costo e infatti a lievitare è stato anche il budget annuo messo a disposizione per il Programma: con un aumento del 50%, la spesa ha raggiunto quota 4.5 milioni di $. Il presidente della ITF David Haggerty vede di buon occhio questi rafforzamenti nelle misure adottate contro il doping e sostiene che “proteggere l’integrità del tennis è una priorità costante sulla quale lavorano le strutture che governano il tennis per assicurarsi che questo rimanga uno sport pulito. E queste migliorie avranno un impatto positivo nel raggiungimento di questo obiettivo”.
