Nelle semifinali del torneo di Istanbul è rimasta solo la Belga Elise Mertens a difendere l’onore dell’Europa occidentale contro il blocco dell’Est rappresentato da una giocatrice Slovacca, una Rumena e un’Ucraina. Prima semifinale tra la testa di serie numero 1, l’ucraina Elina Svitolina (n. 13 WTA) e la slovacca Jana Cepelova (n. 97 WTA). I precedenti sono favorevoli a Svitolina per 3 a 1. Primo set qualitativamente modesto, in cui le 84 posizioni di differenza in classifica tra le due giocatrici vanno un po’ strette a Svitolina. Otto game contraddistinti da innumerevoli scambi-fotocopia giocati da fondocampo e nei quali alla fine è di norma la slovacca a commettere per prima l’errore. Svitolina ha un solo passaggio a vuoto nel secondo game in cui cede il proprio servizio, ma lo toglie per tre volte consecutive alla sua avversaria e in trenta minuti intasca il primo set per 6-2. Inizio di secondo parziale più gradevole soprattutto grazie a Cepelova che tiene con autorevolezza i primi due turni di battuta e va molto vicino a conquistare quello di Svitolina al quarto game. L’ucraina si salva con un recupero in prossimità dei tabelloni degno del Murray dei giorni migliori (che non sono gli attuali…). Probabilmente questa occasione mancata avvilisce la slovacca che nel quinto gioco perde il servizio e non riesce più a trovare le risorse tecniche e fisiche per recuperare lo svantaggio che, anzi, si trasforma in voragine quando viene nuovamente privata del servizio al settimo game. Sul 5-2 e servizio Svitolina i bookmaker danno a 44 la vittoria di Cepelova che, forse saputolo, ha l’orgoglio di conquistare a sua volta un break e di costringere l’ucraina agli straordinari. Lo sforzo supplementare della ex numero 10 del mondo dura però solo un game: al terzo match point la slovacca commette il 27°errore gratuito del suo incontro e dopo un’ora di gioco le consegna l’accesso alla terza finale del suo magnifico 2017.
Battaglia di fasciature, coscia destra contro coscia sinistra, tra Irina-Camelia Begu (n. 33 WTA) e Elise Mertens (n. 65 WTA) che si sono incontrate per la prima volta due mesi fa nella Fed Cup, in Belgio. Allora vinse in tre set la belga al termine di un incontro molto combattuto. Le due allampanate tenniste sembrano riprendere esattamente da dove erano rimaste due mesi fa: scambi durissimi, nei quali si alternano mirabili colpi vincenti a errori altrettanto grandi soprattutto da parte della rumena, fallosissima di rovescio, che nel giro di 20 minuti si trova in svantaggio per 0 a 5; in quella spiacevole situazione di punteggio Begu deve addirittura annullare un set point con un diritto vincente prima di riuscire a conquistare il suo primo gioco. Il settimo game del set è una perfetta sintesi del comportamento della Begu sino a qui: tre diritti, di cui due a colpo sicuro, fuori di pochi centimetri e 6-1 per la Mertens in 30 minuti. L’urlo munchiano con il quale Begu accoglie il suo ennesimo errore gratuito preannuncia il break che è costretta a subire al primo gioco del secondo parziale. Mertens varia sapientemente le rotazioni e le velocità dei suoi colpi e manda costantemente in tilt la rumena che, in preda alla più profonda frustrazione, spara bolidi in tutte le direzioni fuorchè in campo; in questo set è il diritto ancor più che il rovescio a tradirla ripetutamente e a farle perdere anche il secondo turno di servizio oltre a una chance di rientrare in partita sulla battuta della belga nel quarto game. Gli ultimi tre game sono l’ennesima conferma della poca lucidità della rumena che, alla fine dell’incontro si trova con ben 42 errori gratuiti all’attivo- una media record di tre ogni gioco- e della grande maturità tattica della ventunenne nativa di Lovanio che procede senza alcuna sbavatura sino al 6-1 conclusivo. Domani contro Svitolina proverà a bissare il primo successo WTA della sua carriera ottenuto quest’anno a Hobart.
Risultati:
[6] E. Mertens b. (3) I.C. Begu 6-1 6-1
[1] E. Svitolina b. J. Cepalova 6-2 6-3
