Nella sua ultima stagione da allenatore di suo nipote, Toni Nadal ha già avuto diverse soddisfazioni soprattutto nelle ultime settimane: Rafa ha conquistato il decimo successo sia a Montecarlo che a Barcellona. Vittorie che però aveva ottenuto anche lo scorso anno e dunque saranno i tornei di maggio e soprattutto il Roland Garros a dare la dimensione esatta della stagione del maiorchino: “Lo scorso anno è stato più difficile vincere Montecarlo perché Rafa veniva da una stagione molto complicata, quest’anno aveva iniziato bene e quando siamo arrivati a Monaco, sapevamo che Rafa poteva vincere”.
Secondo Toni a partire da Madrid, Nadal l’anno scorso giocò da infortunato, cosa che non capiterà quest’anno. “L’anno scorso era infortunato, a Montecarlo aveva battuto Murray e Monfils, a Barcellona Nishikori. Poi a Madrid è arrivato in semifinale ma prima ancora dell’inizio era infortunato al polso, aveva cominciato a sentirlo il giorno prima contro Sousa nei quarti. Da quel momento è cambiato tutto visto che il polso non è più guarito per tutto l’anno, quindi era diverso da oggi. Non è che l’anno scorso giocasse male, semplicemente ha cominciato a giocare prima che fosse completamente guarito. Ma comunque giocava bene”.
E sulla “Decima” a Parigi spiega: “Per noi spagnoli, Montecarlo è un torneo importantissimo. Nel 2005 quando perse la finale a Miami, tutti mi dicevano che Miami fosse il Masters 1000 più importante ma io ho sempre preferito Montecarlo anche per la location. Ora, dopo averlo vinto così tante volte, forse sarebbe stato meglio vincere Miami. Riuscire a conquistare il decimo titolo anche al Roland Garros sarebbe enorme non solo per il numero ma anche perché quel titolo da solo renderebbe la stagione straordinaria”.
