Sicuramente questi primi 5 mesi del 2017 non sono stati i migliori della carriera di Andy Murray, che ha conquistato solamente un trofeo (Dubai), senza arrivare nei quarti di finale di nessuno dei 5 grandi tornei a cui ha partecipato (Australian Open, Indian Wells, Montecarlo, Madrid e Roma), peraltro dovendo dare forfait per il Masters 1000 di Miami a causa di un problema al gomito destro. A questo proposito, lo scozzese ha rilasciato un’intervista interessante a Sky Sports UK, in cui ha voluto spiegare i propri problemi: “Gli ultimi mesi sono stati difficili per me. Non ho giocato così bene e ho anche avuto problemi fisici al gomito tra febbraio e marzo. Ma negli ultimi 7-8 anni della mia carriera ho sempre voluto essere al massimo e giocare il mio miglior tennis nei tornei dello Slam, e adesso è ancora così. Ho sempre una motivazione extra quando gioco uno Slam, anche se sto giocando male. Spero di potermi allenare bene per 4-5 giorni e di poter disputare un buon torneo”.
Il record di Murray in questo 2017 è di appena 16 vittorie a fronte di già 7 sconfitte, ma il campione di Dunblane non si scoraggia, e tiene a mente quelli che sono stati, a suo dire, momenti ben più neri. “Sono numero uno del mondo, mi sono trovato in posizioni peggiori di questa“ ha detto. “Mi sono operato alla schiena, è stato molto difficile per me. Quando ero più giovane ci sono state volte in cui ho faticato molto di più rispetto ad ora. Sicuramente gli ultimi mesi sono stati difficili, ma credo di poter invertire la tendenza e spero di poter cominciare a Parigi”. L’anno scorso fu la sconfitta al Roland Garros, in finale contro Novak Djokovic, a fungere da passaggio del testimone tra il semestre di dominio serbo e il successivo regno dello scozzese. Murray difende 1200 punti all’Open di Francia, e si avvicina alla parte di stagione in cui dovrà difenderne moltissimi altri. Sarà di nuovo la terra parigina a invertire la tendenza in positivo?
