dal nostro inviato a Parigi
[3] S. Wawrinka b. [28] F. Fognini 7-6(2) 6-0 6-2
Un’ora di ottimo tennis a questi livelli non può bastare. Dopo aver sciupato quattro set point nel primo parziale, Fabio Fognini sparisce letteralmente dal campo e cede nettamente a Stan Wawrinka: con lui tutta l’Italia del tennis lascia il Roland Garros al primo sabato del torneo. Lo svizzero approda così alla seconda settimana dello slam dove, come di consueto, diventerà un osso duro per tutti.
La partita
In un Lenglen minacciato da inquietanti nuvoloni neri, il pubblico francese prova a riscaldare i giocatori con il consueto po-po-po-po-po-po-po-po-po olè che merita l’epiteto dell’intirizzito Gianni Clerici che siede accanto a noi: “Idioti”.
È un set da mordersi le mani il primo, che Fabio finisce per perdere al tiebreak dopo aver dominato per larghi tratti il suo avversario. Solido e concentrato, con un paio di difese pazzesche strappa il servizio a Wawrinka nel quinto gioco, ma si complica la vita al momento di servire per il set sul 5-4: giudica male una palla sulla riga di Wawrinka fermando il gioco, non sfrutta un primo set point e rimette lo svizzero in partita. Stan è però in vena di regali e Fabio ha un’altra chance per chiudere il parziale, ma al termine di un infinito dodicesimo gioco (18 punti totali) nel quale risale da 0-40 con autorità, spreca altri tre set point – su due è bravissimo lo svizzero, sull’altro Fabio tira lungo un comodo diritto – finisce per capitolare concedendo a Wawrinka l’ancora di salvezza del tiebreak. Che purtroppo è senza storia, perché Fabio comincia ad inanellare errori e parte anche la prima racchetta quando affossa in rete lo smash che avrebbe potuto portarlo 3-4: invece dopo 55 minuti si chiude amaramente il primo set.
Ad inizio secondo set purtroppo l’azzurro dimostra di non aver dimenticato le tante occasioni perse: arriva il break in apertura con due esiziali doppi falli consecutivi e al cambio campo arriva anche il fisioterapista a dare un’occhiata al ginocchio sinistro che ha qualcosa che non va. Fabio esce rapidamente dalla partita tra un errore e l’altro mentre Wawrinka rinfrancato inizia a disegnare il campo con il rovescio che gli regala il bagel.
“Mi son spento come una candelina” ripete Fabio tra un punto e l’altro, riuscendo almeno ad interrompere l’emorragia di dieci giochi consecutivi (tiebreak compreso).
Un boato accompagna il controsmash di Fabio all’inizio del sesto gioco (2-3): le tre palle del contro break sono l’ultimo treno che passa senza che l’azzurro riesca a salirvi su. Il match è finito, inizia il circo con palle corte, risate, scherzi con Pascal Marià: il pubblico si diverte e Wawrinka se la ride, pronto a sfidare un beniamino di casa agli ottavi. Con Monfils il bilancio è in parità (2-2), mentre con Gasquet ha vinto un solo precedente su tre, proprio quello giocato da queste parti nel 2013 e concluso per 8-6 al quinto.
