Il tennis non è uno sport per giovani, almeno negli Slam. Chiedere a Sascha Zverev, campione di Roma e messia della tanto attesa Next Gen, sbattuto fuori dal Roland Garros al primo turno dal “vecchio filibustiere” Fernando Verdasco.
Dominic Thiem, con la sua impresa su Novak Djokovic tiene alta la bandiera dei giovani, ma il torneo di quest’anno conferma che dai trenta in su molti giocatori danno il meglio di loro stessi.
Per la terza volta nella storia infatti, uno slam avrà tre semifinalisti su quattro over 30, ma il dato più clamoroso è che il Roland Garros 2017 conferma la tendenza manifestatasi solo cinque mesi fa a Melbourne. Lì furono Nadal, Wawrinka e Federer i vecchietti a giungere al penultimo atto, qui assente Roger, ecco Murray.
Per trovare l’unica altra volta di tre over 30 in semifinale bisogna risalire agli Australian Open del 1968 quando Pancho Gonzalez, Andrès Gimeno e Ken Rosewall accompagnati dal “giovane” Rod Laver che avrebbe compiuto i 30 qualche mese più tardi.