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Interviste

Nadal: “Ho giocato un Roland Garros perfetto”

PARIGI - Dopo la vittoria in finale: "Quest'anno è speciale. Posso tornare al numero uno"

Last updated: 13/06/2017 9:35
By Carlo Carnevale Published 11/06/2017
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8 Min Read
Rafa Nadal - Roland Garros 2017 (foto Roberto Dell'Olivo)

Complimenti. Vorrei sapere se ci sono differenze tra prima e adesso. Oggi hai vinto in due ore, forse sei più aggressivo. Il tuo gioco è cambiato?
Negli anni il mio gioco è cambiato, certo, ma in Australia ho giocato cinque ore. In questo torneo ho giocato benissimo, un Roland Garros perfetto. Non è una questione di aggressività, sto giocando bene e quando succede posso essere più aggressivo. Ho vinto in due ore perché non ho perso un set e nessuno è arrivato a cinque, quindi ero in fiducia, ecco perché.

È il tuo primo Slam con Moya, forse l’ultimo Roland Garros con Toni. Cosa significa per te questo titolo?
Significa molto in sé, è vero che il supporto di Carlos è stato molto importante, abbiamo lavorato benissimo e lo spirito di squadra è stato ottimo. C’è stata un’ottima combinazione con Francis, Toni, una grande atmosfera. Sono contento. È stato bello avere Toni sul campo, è stato speciale per me e lui. Grazie all’organizzazione.

A che punto durante il match hai realizzato che avresti vinto, e come festeggerai?
Sul 4-1 nel terzo sapevo di esserci molto vicino, sul 5-1 ho pensato “Ok, probabilmente vincerò”. Ma prima sono stato molto concentrato, senza pensare al trofeo, al titolo. In Australia ci sono andato vicino e ho perso, e Wawrinka è duro da battere, quindi serviva essere concentrati e non fargli avere la sensazione di poter rientrare.

Oggi una performance di potenza, gioco fluido, molti vincenti. Cosa ti passa per la mente quando sei in campo, provi gioia?
In campo non provo gioia, sono solo concentrato per giocare bene. Ero nervoso all’inizio, anche Stan forse. Ho salvato un game molto importante, anche se era all’inizio. Questi momenti cambiano tutto a volte. Poi il match si è assestato, all’inizio eravamo nervosi entrambi. Dopo quel game mi sono sentito meglio. Mi sono detto che avevo giocato troppo bene finora, non potevo giocare una brutta finale.

Stan ha detto che stai giocando meglio di sempre. Tu che dici?
Non so, non posso dire nulla. Queste due settimane sono state ad un livello molto positivo. Ma avevo già vinto due volte senza perdere un set, quindi stavo giocando bene anche allora. Credo di sta giocando bene dall’inizio dell’anno, ma ho avuto stagioni molto positive anche prima di questa. Quest’anno è stato speciale finora. Non mi piace fare paragoni, sono solo felice e mi godo ogni settimana.

Tornare al numero 1 è un obiettivo?
Sto giocando bene, sono già in un’ottima posizione. Ho appena vinto il torneo più importante per me, mi interessa questo adesso. Se vinci eventi del genere puoi arrivare dove vuoi. Non so, se riesco a continuare così, perché no.

Complimenti per il tuo ritorno. Negli ultimi tre anni, quando non avevi vinto Slam, avevi dubbi? Puoi parlarci dei problemi emotivi che hai avuto?
Sono sempre stato molto onesto con voi. Ho dubbi ogni giorno, i dubbi sono positivi. Mi danno la possibilità di lavorare con più intensità, esser umile e accettare che c’è da lavorare duro per migliorare. Ne ho avuti quando andava male, li ho adesso e ne avrò in futuro. Fanno parte del nostro sport, se non hai dubbi nella vita sei arrogante, e io non mi considero arrogante. Grazie ai dubbi, ho avuto il successo che ho avuto.

L’altro giorno hai menzionato il 2013 come il tuo anno speciale. Se dovessi fare una classifica, come classificheresti quest’anno?
Per me ogni Roland Garros è stato importante, alcuni sono più speciali, certo. Ma tutti unici e speciali. Per il livello di tennis, accettando il fatto che sono stato male e ho avuto infortuni ultimamente, questo è molto importante.

Se dicessi che il tuo giorno più duro è stato quando perdesti qui nel 2009 con Soderling, saresti d’accordo?
Lo scorso anno non è stato facile. Nel 2009 fu duro, certo, più duro della sconfitta del 2015 senza dubbio. Ma lo scorso anno è stato molto difficile.

Quando hai ricevuto il trofeo oggi, hai sentito che erano passati tre anni dall’ultima volta?
Non ci penso affatto. È vero che gli Slam, e per me specialmente questo evento qui, sono la cosa più importante, dove ho più pressione e sono più nervoso. Ma non possiamo ridurre il nostro sport a quattro tornei l’anno. Vincere Montecarlo, Barcellona, ha molto valore ed è molto importante per me. Oggi è più speciale, vero, vincere il decimo Roland Garros è emozionante. Ma non posso pensare solo agli Slam, ogni settimana è importante e mi piace giocare a tennis ogni settimana.  Ci sono molti giocatori che hanno grandissime carriere senza vincere Slam.

Posso chiederti di Wimbledon? So che hai vinto Wimbledon quando c’erano solo due settimane tre Parigi e Londra. Ora ce ne sono tre, ti da più possibilità?
Non lo so. È un po’ che non gioco bene a Wimbledon. Vero che dopo il 2012, con i problemi alle ginocchia è sempre stato difficile giocare su erba. Vedremo, ora sto giocando bene. Mi sono sempre divertito a giocare sull’erba e mi manca Wimbledon, spero che il ginocchio tenga e spero di poter avere la giusta preparazione. Se mi fa male, so che per esperienza sarà impossibile vincere a Wimbledon. Se non sto bene, le mie possibilità sono minime.

Hai detto che era bello vincere nove volte, e dieci è anche meglio. Adesso potrai giocare più libero, senza pressione?
Sarò sotto pressione al Queen’s, tra una settimana. Come ho già detto, è la cosa bella di questo sport. Quindici Slam, dieci Roland Garros, è tutto bellissimo. Ma sono ancora motivato, voglio ancora lavorare per avere giorni come questo. Questa è la mia motivazione, ecco perché continuo a giocare, mi piace la competizione e avere la possibilità di competere per le cose più importanti.

Durante questi quindici giorni hai vinto sette incontri. Qual è stato il più duro, o il momento più difficile?
Difficile da dire. Semifinale e finale sono gli incontri in cui sono più nervoso. L’inizio dei match con Thiem e Stan sono stati i momenti più difficili. È anche vero che il set più combattuto è stato contro Paire al primo turno, ero 1-3. Ma durante questo torneo ho vinto le partite in modo incredibile.


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TAGGED:Rafael Nadalroland garros 2017
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