ATP Stoccarda: Janowicz sorprende Dimitrov, Berdych regola Tomic

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ATP Stoccarda: Janowicz sorprende Dimitrov, Berdych regola Tomic

Il polacco batte un top 15 dopo oltre due anni. Avanzano Lopez e Paire

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Dopo l’inattesa sconfitta di Roger Federer contro Tommy Haas, oggi a Stoccarda si giocava per allineare il tabellone ai quarti di finale. I primi a scendere in campo sono stati Feliciano Lopez e Jeremy Chardy (3-1 gli head to head in favore del primo). Come prevedibile, la partita è stata caratterizzata da pochi scambi (1 ora e 35 minuti per tre set) e da tanti servizi vincenti, ma alla fine l’ha spuntata lo spagnolo, più attrezzato del transalpino per esprimersi al meglio sui prati, oltre che più completo. La sfida ha inizio con Feliciano che, dopo poco più di 10 minuti, è costretto a chiedere un medical time-out a causa di un problema alla parte superiore della schiena. Tuttavia, una volta rientrato in campo, strappa il servizio a Chardy, il quale nel sesto gioco commette quattro gratuiti (tra cui due doppi falli) che, di fatto, chiudono il set. Nel secondo parziale il giocatore di Pau reagisce e toglie la battuta all’iberico sul 2-1 in suo favore, approfittando di un insolito errore con il back di rovescio e di due dritti sbagliati dal centro del campo. Chardy non perde nemmeno un punto con la prima (14/14) e rimanda il verdetto alla frazione di gioco decisiva. Qui, però, non c’è storia: Lopez ottiene moltissimo dalla battuta (chiuderà il match con un eccellente 40/48 con la prima, che compensa il 14/30 con la seconda), soprattutto quella slice, e trovando ottime accelerazioni con il dritto e diverse risposte profonde e centrali che fanno emergere i problemi di Chardy con il colpo in uscita dal servizio. I break al quarto e all’ottavo game sono la naturale conseguenza di ciò, con l’incontro che termina con il punteggio finale di 6-3 3-6 6-2. Secondo quarto di finale dell’anno per Lopez, dopo quello di Houston disputato oltre due mesi fa.

Domani lo spagnolo sfiderà Tomas Berdych (6 pari gli scontri diretti), che ha battuto senza troppi problemi Bernard Tomic. La testa di serie numero 3 parte molto bene, sfruttando la poca reattività dei piedi dell’avversario, il quale subisce il break sul 2-1. Il ceco al servizio è impeccabile fino al 5-3, quando Tomic trova tre splendide risposte d’incontro che atterrano nei pressi della riga e che valgono il contro break. Si arriva al tiebreak; qui Tomas fa e disfa con il dritto: inizia con uno splendido lungo linea che gli regala il primo allungo, ma sul 4-3 ne sbaglia un altro dal centro-sinistra che rimette in carreggiata Tomic. Ciò nonostante, Bernard gioca in maniera troppo passiva e permette a Berdych di rimediare con il medesimo colpo in avanzamento, archiviando poi il set con una risposta vincente. Nel secondo il numero 14 ATP strappa nuovamente il servizio a Tomic in avvio, costringendolo a due movimenti repentini verso destra che lo inducono all’errore: 2-1. Nel game successivo il ragazzo nato a Stoccarda trova un paio di risposte incisive e si procura una chance per rientrare subito in partita, ma Berdych si salva con i colpi di inizio gioco. Da qui in poi non c’è più match: sul 4-2 il ceco centra un altro break, approfittando delle difficoltà di Tomic con il colpo in uscita dal servizio e chiudendo la contesa dopo un’ora e 16 minuti di gioco.

Nel terzo incontro in programma, invece, si materializza la sorpresa della giornata, con Jerzy Janowicz che sconfigge un top 15 per la prima volta dal marzo 2015, quando estromise Roberto Bautista dal torneo di Miami. Stavolta a farne le spese è stato Grigor Dimitrov, incapace di fare la differenza nei momenti importanti di entrambi i set giocati. Nel primo i servizi dominano in maniera incontrastata: Dimitrov perde solo un punto al servizio in sei turni di battuta, Janowicz si trova in difficoltà solamente nel dodicesimo gioco, quando rimonta da 0-30 grazie a quattro prime. Nel tiebreak Jerzy va subito in vantaggio grazie a una risposta profonda che lo porta sul 3-1, ma si fa recuperare subito mettendo in rete un dritto non impossibile. Tuttavia, sul 4 pari il polacco gioca un gran rovescio lungo linea, con Dimitrov che si arrende all’undicesimo punto dopo un dritto in diagonale sbagliato in larghezza. Le prime palle break dell’incontro arrivano nel settimo game del secondo parziale, ma Dimitrov non riesce a cogliere l’occasione, anche a causa della bravura di Janowicz, il quale serve bene e non concede al rivale la possibilità di prendere campo. Nel gioco seguente il polacco insiste sul rovescio del bulgaro, che da quella parte soffre molto le palle sopra l’altezza del fianco e che commette due errori banali e nel terzo punto accorcia al punto da consentire a Janowicz di piazzare un dritto vincente: 15-40. Grigor sbaglia in lunghezza un dritto in manovra, non riuscendo a contenere la potenza del giocatore nato a Lodz, che poco dopo archivia la partita dopo l’ennesimo turno di servizio tenuto agevolmente: 7-6(4) 6-3 lo score finale. Questa vittoria proietta Janowicz  tra i primi 150 giocatori del mondo dopo 11 mesi e che gli ridà fiducia per continuare a scalare la classifica mondiale.

Ai quarti Jerzy se la vedrà con Benoit Paire (2-0 i precedenti per il polacco), che ha dominato il tedesco Peter Gojowczyk con il risultato finale di 6-2 6-4. Nell’arco di tutta la partita, Gojowczyk non è mai riuscito a tenere il ritmo imposto dal francese, che sul 2-1 40-0 delizia il pubblico con una meravigliosa stop volley di rovescio col taglio sotto. Il tedesco sbaglia moltissimo da fondocampo, soprattutto di dritto, mentre Paire al servizio è implacabile, cedendo solamente un punto in tutto il parziale (curiosamente, il penultimo dello stesso), che termina con il punteggio di 6-2. Il 28enne di Avignone oggi è più preciso del solito con il dritto, mentre con questo fondamentale il numero 146 del mondo fatica quando deve colpire dal centro verso destra sotto l’altezza dell’anca, cedendo la battuta anche nel terzo gioco del secondo set. Benoit serve il 60% di prime in campo – quest’anno viaggia intorno al 51% di media – ottenendo moltissimo soprattutto dallo slice a uscire da destra, ma sul 6-2 5-2 si distrae e commette un paio di errori grossolani – incluso un drop shot inspiegabile – posticipando di qualche minuto la fine dell’incontro, che termina dopo 52 minuti.

Risultati:

[3] T. Berdych b. B. Tomic 7-6(4) 6-2
F. Lopez b. J. Chardy 6-3 3-6 6-2
B. Paire b. [Q] P. Gojowczyk 6-2 6-4
J. Janowicz b. [2] G. Dimitrov 7-6(4) 6-3

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