Clerici: "Se gioca così, Federer non vincerà Wimbledon"

Rassegna stampa

Clerici: “Se gioca così, Federer non vincerà Wimbledon”

Gianni Clerici non si fida della condizione di Federer: “Caro Roger, cambia gioco”

Pubblicato

il

 

Nella rassegna stampa di oggi, oltre alla cronaca di due dei tornei di preparazione allo Slam londinese, un’intervista – a cura di Antonella Sparvoli – a Gianfranco Beltrami, specialista in medicina dello sport e vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana.

Wimbledon? Caro Roger, cambia gioco (Gianni Clerici, La Repubblica)

«Se gioca così, Federer non vincerà Wimbledon» mi sono permesso di affermare dopo che, in quattro, avevamo seguito il match dell’Immortale, prima del nostro umilissimo doppietto di club. D’accordo che la visione televisiva non è quella reale. D’accordo che, in tv, non si vedono tutti i primi piani del viso, l’inclinazione della racchetta, i rimbalzi storti di una palla, e insomma tutto quanto si può meglio accertare da un privilegiato posto in tribuna stampa. Ma le incertezze del Roger odierno non son state tutte effetto del suo avversario Kachanov, il giovane russo rappresentante della Next Generation capace, per ora, di colpire la palla con insolita energia e di trascinarlo a un tie-break e a 2 set point negativi nel secondo set, entrambi conclusi da diritti errati del giovanotto. Mi rendo conto dell’aspetto dell’erba, simile a quella di un’aia, che aveva spinto uno dei miei partner lombardi a diagnosticare: «Difficil cont quell’erba verd e gialla, a cachà (colpire) la balla». Ma gli errori di Sua Federarità di ieri sono stati insoliti se, nella mia sicura imprecisione, ne ho contati 13 a confronto dei suoi 33 punti positivi del primo set, e 17 sui punti a favore del secondo, 36, a lor volta pareggiati dal giovane russo. Il quale è giunto a 2 set point nel dodicesimo game del secondo set, prima di perdere il decisivo tie-break per 7-5. Insomma, a giudicare dalle statistiche, si potrebbe desumere che Roger abbia vinto soprattutto grazie alle seconde di servizio, 67% a 33% nel primo, 54% a 38% nel secondo. Quel che mi ha sollevato dubbi sul Federer odierno son state le scelte, forse obbligate, del rovescio slice o di quello liftato, la mancanza di decisione sulle volée e la percentuale elevata degli errori. Non credo che un ex mediocre tennista come lo spagnolo Galo Blanco si sia trasformato in un grande allenatore del bambinone russo, avviato saggiamente dal padre campione di pallamano al tennis, che rende di più. Tuttavia i risultati di Parigi deporrebbero a favore dei due, grazie alle vittorie su Berdych e Isner. Vedremo se il suo gioco intensamente muscolare sarà adatto ai prati di Wimbledon. Quanto a Federer, chissà se questi lo aiuteranno più di quelli tedeschi. Credo di no, ripeto, se non somiglierà al Santo Roger che ricordiamo.

————————————-

Halle, Federer per la nona. Kvitova torna in finale (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

A caccia del nono titolo a Halle, perfettamente suo agio su quella che si può definire l’erba del giardino di casa, Roger Federer si è liberato del 19enne NextGen Khachanov in due set e oggi affronta per il titolo il 20enne Sascha Zverev, campione degli Internazionali d’Italia. Il tedesco ha battuto il francese Gasquet in rimonta dopo aver ceduto il primo set. La strada di Re Roger verso Wimbledon sembra in discesa, il desiderio di centrare l’ottavo titolo all’All England Club ha guidato la sua intera stagione, partita con la vittoria dell’Australian Open, Slam numero 18 della sua bacheca delle meraviglie. Federer ha saltato l’intera stagione sulla terra, lasciando tutta la ribalta a Rafa Nadal, il più grande sul rosso e fresco di Roland Garros numero 10. Quello tra Federer e il 20enne numero 12 al mondo è il re-match della semifinale della scorsa stagione dove era stato l’allievo a superare il maestro. Federer, che all’esordio erbivoro della settimana scorsa a Stoccarda è uscito all’esordio, è tornato pienamente fiducioso dei suoi mezzi: «Nel secondo set Khachanov è stato molto competitivo e sono contento di essere riuscito a chiudere in due set». Petra Kvitova continua a sognare: la due volte campionessa di Wimbledon, tornata a Parigi dopo quasi sei mesi di stop per la coltellata alla mano sinistra inferta da un rapinatore, è in finale a Birmingham. La connazionale Lucie Safarova, con cui giocava la semifinale, si è ritirata nel secondo set per uno stiramento. «Mi spiace molto per Lucie – ha detto la ceca -. Io sono contenta di come sta andando, la mano risponde bene, non ho dolore, e davvero sto iniziando a sognare». Oggi sulla sua strada per il titolo incontra Ashleigh Barty, l’australiana che aveva lasciato il tennis per darsi al cricket.

————————————————–

Quali sono i benefici del tennis per la salute? (Antonella Sparvoli, Corriere della Sera)

Il tennis è uno degli sport più popolari, apprezzato da grandi e piccoli. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine è addirittura lo sport che più allunga la vita, seguito dal nuoto, dall’aerobica e dal ciclismo.

Quali sono i principali benefici del tennis?
Trattandosi di uno sport aerobico-anaerobico alternato offre benefici a tutto tondo. Da una parte migliora le prestazioni cardiorespiratorie, dall’altra tonifica e irrobustisce i principali gruppi muscolari. Sviluppa anche la coordinazione e la capacità di concentrazione e migliora la precisione e la velocità dei movimenti. Dal punto di vista psicologico è molto educativo, soprattutto per i bambini: insegna a gestire la tensione e a risolvere i problemi da soli, essendo uno sport in cui per battere l’avversario, occorre molta tattica, oltre a una buona tecnica. Non solo, abbinato a una dieta corretta, può aiutare a dimagrire.

Ma è vero che è uno sport asimmetrico?
Un agonismo precoce potrebbe in effetti favorire un maggiore sviluppo di una parte del corpo, cosa che però oggi è possibile evitare con una preparazione atletica completa. Quando si inizia a giocare a tennis da bambini si raccomanda sempre una ginnastica compensatoria per limitare lo sviluppo di squilibri nel sistema muscoloscheletrico. A questo scopo si possono proporre esercizi per migliorare il trofismo del lato opposto del braccio dominante; lanci bilaterali, a due mani e con l’impiego di torsioni verso entrambi i lati o suggerire la pratica in parallelo di uno sport “simmetrico” come il nuoto o il judo. Comunque per chi gioca a tennis una o due ore a settimana, oggi il rischio di uno sviluppo asimmetrico è pressoché assente.

Serve qualche precauzione?
Il tennis è uno sport impegnativo per l’apparato cardiorespiratorio e quello muscoloscheletrico, quindi prima di scendere in campo è sempre fondamentale una visita specialistica dal medico dello sport. Se non si è già allenati, bisogna inoltre procedere per gradi. Un buon allenamento non può prescindere da un adeguato avviamento motorio con un’attività generale, per esempio la corsa, e una specifica, dove invece sono coinvolti in maniera mirata i muscoli più sollecitati durante il gioco. A fine allenamento è poi sempre utile chiudere con una sequenza di esercizi di stretching per tutti i gruppi muscolari.

Quali inconvenienti si possono incontrare, se non ci si allena in modo corretto?
Il più noto è sicuramente il gomito del tennista o, in termini tecnici, epicondilite omerale, un’infiammazione dei tendini estensori delle dita e del polso a livello della sporgenza ossea del gomito (epicondilo), che possono determinare una serie di microtraumi con conseguenti processi infiammatori a carico dei relativi tendini. I cambi di direzione improvvisi, i salti e gli stop possono, invece, mettere a dura prova ginocchia e caviglie, mentre se non si eseguono bene i gesti sportivi si può andare incontro anche a problemi alla schiena.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement