Al momento l’incredibile palmares di Novak Djokovic conta la bellezza di 68 titoli in singolare sul circuito ATP, tra i quali spiccano 12 Slam, 5 Finals e 30 Masters 1000. Forse in pochi se lo ricordano ma il primo di questi trofei il fenomeno serbo lo conquistò esattamente 11 anni fa, il 23 luglio del 2006, nella piccola cittadina di Amersfoort, in Olanda. Curiosamente il torneo si giocava sulla terra battuta, la superficie sulla quale Djokovic si è trovato meno a suo agio nel prosequio della sua carriera, e, ancora più curiosamente, nel 2008 fu rimpiazzato nel calendario dal Serbia Open di Belgrado, città natale di Nole.
Tornando all’edizione del 2006, il campione balcanico, allora 19enne, si presenta all’appuntamento da astro nascente del tennis mondiale, dopo i quarti al Roland Garros e gli ottavi a Wimbledon che lo avevano portato ad essere il n.36 del mondo. Nei primi tre turni si sbarazza facilmente in successione del connazionale Boris Pashanski, del ceco Tomas Zib e del francese Marc Gicquel. In semifinale Djokovic, dopo aver vinto il primo set per 6-2, approfitta del ritiro della testa di serie n.1 del tabellone, l’argentino Guillermo Coria, finalista al Roland Garros un paio di stagioni prima.
A separarlo dal suo primo trofeo sul circuito maggiore c’è solo il cileno Nicolas Massu, oro olimpico ad Atene 2004. Novak supera anche lui con lo score di 7-6 6-4 in una finale intensa durata oltre due ore e mezza. Il belgradese vince così il suo primo titolo ATP senza perdere nemmeno un set. “Novak era incredibile già allora”, dirà nel 2015 lo stesso Massu, “Sul serio. Era un ragazzino ma capii subito che sarebbe diventato uno dei migliori giocatori del mondo. Non fui stupito dalla sconfitta in finale. Chiaro, non mi fece piacere, ma non fu una clamorosa sorpresa”. Forse però nemmeno lui si aspettava che diventasse uno dei tennisti più vincenti della storia di questo sport.