L'occhio di Rotterdam: Federer mammone, e quando Connors arrivò all'alba

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L’occhio di Rotterdam: Federer mammone, e quando Connors arrivò all’alba

ROTTERDAM – Henk Koster è il fotografo ufficiale del torneo. Lavora qui dal 1976 e ne ha viste di ogni: “Jimbo arrivò alle 4 del mattino e chiese di allenarsi…”

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Se i giocatori sono ovviamente il principale motivo per cui i biglietti vengono venduti e il pubblico accorre, in un torneo di tennis si nascondono decine di altre personalità che varrebbe la pena raccontare. Più volte. All’arena Ahoy di Rotterdam c’è una figura storica e affascinante, adorato da tutti e vero e proprio pilastro della manifestazione. Lo si incontra mentre cammina sghembo tra il parterre del campo centrale, il ristorante dei giornalisti e le scale che portano alla sala stampa, sempre con un treppiede e un obiettivo appoggiati sulla spalla.

La prima edizione del torneo si tenne nel 1972: vinse Arthur Ashe, che è ancora il più titolato di sempre qui con tre successi, anche se il primo non viene conteggiato nell’elenco ufficiale. L’anno seguente non si giocò, ma ininterrottamente dal ’74 l’appuntamento di Rotterdam è una tappa preziosa del circuito. Henk Koster è il fotografo ufficiale del torneo, e i suoi scatti hanno descritto tutte le edizioni. Più o meno: “Nel ’74 feci richiesta per fotografare ma mi rifiutarono l’accredito perché ero freelance, non avevo nessun datore di lavoro e all’organizzazione non andava bene. Ho iniziato l’anno dopo, e da allora sono il fotografo ufficiale. 42 anni, sì” dice sorridendo e gonfiando il suo già paffuto viso, aggrottando la fronte come a sentire il peso di tutto questo tempo.

Di fianco ai campi di allenamento si stagliano dei parallelepipedi di cartone: su ogni facciata di ciascuno c’è la foto del campione di una singola edizione, da Ashe fino a Tsonga. “Tutte foto mie” racconta Henk con orgoglio. L’albo d’oro riporta anche il dorato nome di Jimmy Connors, che si rese protagonista di una delle sue follie. E Henk era lì: “Mi arrivò una telefonata alle 3 del mattino: Connors sarebbe arrivato con il jet privato di lì a poco. Veniva dalla California, se non sbaglio”. Nulla di troppo assurdo, se non che Jimbo aveva una discreta voglia di fare attività fisica: “Mi dissero che voleva giocare. Subito, appena arrivato, in piena notte. Andai a prenderlo insieme a Martin Koek, che oggi lavora con la federazione olandese. E all’alba, dopo quattordici ore di volo, Connors chiese di poter scambiare con Koek (best ranking di 555 a fine anni ’70, ndr)“. Jet lag, stress da viaggio? “Niente. Ho una foto di Koek disteso all’alba su una sorta di frigorifero del campo di allenamento, spompato, mentre Connors continuava a sgambettare”.

 

Decine di aneddoti da raccontare, mentre si sistema meglio su uno sgabello del bar della sala stampa. E la memoria non può che portarlo a Roger Federer, che qui è alla nona apparizione. La prima fu nel ’99, Henk lo conobbe allora, quando Federer ancora non aveva la patente. “Ottenne una wild card. Era già considerato un futuro fenomeno, la Nike puntava giù su di lui. Mi avvicinai per salutarlo e spiegargli il piano di lavoro, avevo in mente uno shooting da realizzare fuori dal campo, magari sugli spalti o nello spogliatoio. Lui fu tutto orecchi, non si perse una sillaba. Poi però mi interruppe: – D’accordo, va bene. Ma prima devo chiamare mio papà e dirgli che mi sono qualificato -“. Le altre foto di quel servizio sono disponibili sui canali social del torneo.

Wim Buitendijk, direttore del torneo dal 1984 fino al 2003, anno della sua morte, è stato uno dei personaggi più controversi che abbiano mai frequentato l’Ahoy (di cui era impiegato quando ancora lo stadio era di proprietà della città). “Dava wild card a giocatori non olandesi, non se ne curava minimamente” ricorda Hank, che rifugge assolutamente la scarsa stima riservata a Buitendjik dai locali addetti ai lavori. “Era una persona straordinaria, sia al lavoro che nella vita normale. Era ovvio non risultasse simpatico ai giocatori olandesi, semplicemente perché preferiva invitare stranieri più talentuosi. Ero presente quando un tennista di casa, di cui però non ricordo il nome, gli si avvicinò per chiedere come non avesse ricevuto la wild card”. La risposta di Wim fotografa la sua personalità meglio di qualsiasi scatto Henk abbia mai potuto immaginare: “Disse: Perché non faresti il bene del torneo, non mi servi. E se ne andò”.

Henk viaggia per il mondo seguendo il tennis, ma la sua patria rimane la sua più grande passione: “Seguo la squadra di Davis da quando ho iniziato. È un’esperienza difficile da spiegare, perché si allontana molto dal concetto di tennis come sport individuale. Viaggio con i ragazzi, stiamo insieme tutta la settimana. E conosco dinamiche che nessun altro può immaginare: al primo turno qui Haase e De Bakker hanno giocato contro. Si allenano sempre insieme, viaggiano insieme spessissimo. Si poteva quasi respirare il disagio, non è mai facile affrontare un amico”. Meticoloso nel proprio lavoro, Henk vola tra il campo e la sala stampa, che è nella pancia dell’Ahoy, al piano di mezzo. Lo conoscono ovviamente tutti, giornalisti e giocatori, ed è una miniera di racconti e storie. Si alza, il lavoro chiama. Grazie mille, magari ci vediamo il prossimo anno. “Tanto mi trovi qui”.

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ATP Pechino: Alcaraz è in semifinale, nessun problema con Ruud

Il norvegese parte meglio ma Carlos Alcaraz in pochi minuti diventa padrone del match e chiude con un parziale di 12 game a 3

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[1] C. Alcaraz b. [7] C. Ruud 6-4 6-2

Continua il percorso netto di Carlos Alcaraz al China Open di Pechino. Il 20enne spagnolo deve infatti ancora perdere un set nel torneo e in generale ancora nessuno dei suoi avversari è riuscito ad arrivare a 5 in un set (nella giornata di domenica Lorenzo Musetti ha raccolto solamente quattro game in totale, ad esempio): la vicenda diventa ancora più preoccupante (per gli avversari, ovviamente) se pensiamo che oggi Casper Ruud (numero nove del mondo, finalista in carica delle Finals) non si è per nulla comportato da sparring partner, lottando fin dal primo game della partita (ventidue punti, oltre 15 minuti) ed esprimendo il miglior tennis dei suoi ultimi mesi.

Alcaraz però ha subito ricucito lo svantaggio iniziale con una semplicità disarmante, dominando senza problemi il resto del match vinto 6-4 6-2 e mettendo in mostra tutto il gustoso repertorio.

 

La sua rincorsa al numero uno del mondo continuerà in semifinale col vincente del match tra Sinner e Dimitrov.

LA CRONACA DELLA PARTITA:

Primo set: Ruud vince un game infinito e prova a scappare, ma Alcaraz si riprende in fretta

Nemmeno il tempo di cominciare e la partita entra subito nel vivo grazie ad un game di apertura di ben ventidue punti totali (un quarto d’ora abbondante) che alla fine vede prevalere Ruud: il norvegese tiene il servizio alla quarta palla game dopo aver annullato cinque palle break (una delle quali al termine di uno scambio brutale, 24 colpi intensissimi).

Il numero 2 del mondo sembra subire il contraccolpo, nel game successivo perde il servizio a 30 con addirittura tre errori gratuiti consecutivi e Casper ne approfitta portandosi rapidamente sul 3 a 0.La tempesta passa in fretta per Alcaraz che in poco tempo ritrova tranquillità e ricuce sul 3 pari (dopo aver annullato una palla break sul 2-3 grazie ad un deliziosa smorzata di dritto).

Il livello dello scambio resta comunque alto per gran parte del primo set: Ruud esprime il miglior tennis dei suoi ultimi mesi, appoggiandosi con apparente facilità ai traccianti dello spagnolo, ma allo stesso tempo la sua strategia di gioco risulta a conti fatti piuttosto innocua per Alcaraz, che sembra avere tutto il tempo del mondo per esprimere la sua fantasia e il classico bagaglio di smorzate, lob, serve and volley e accelerazioni improvvise.

La strada è ormai tracciata per un comodo finale di set per la testa di serie numero 1, che sul 3 pari breakka ancora l’avversario prima di chiudere senza ulteriori patemi col punteggio di 6-4 (ultimi due turni di servizio conquistati a zero).

Da segnalare la percentuale di prime di Alcaraz: 70%, spesso alla ricerca dalla risposta di rovescio dell’avversario.

Secondo set: Alcaraz strappa definitivamente la partita con due passanti consecutivi e raggiunge la semifinale

Il momento decisivo arriva nel terzo gioco con Ruud al servizio e un game che sembra ricordare il primo (infinito) della partita. Il norvegese stavolta però non riesce a salvarsi perché Alcaraz si inventa due passanti strepitosi, uno dietro l’altro (il primo di rovescio, il secondo di dritto) e strappa definitivamente il match.

Ruud non può più contenere lo strapotere tecnico dell’avversario (le sue armi sembrano spuntate e la diagonale sinistra è diventata col passare dei minuti una specie di incubo) e si arrende, non prima di aver annullato altre tre palle break (stavolta consecutive) sul 2-4: a fine partita il norvegese avrà annullato 11 delle 15 palle break concesse.

Con un Alcaraz del genere però la mentalità non basta e in pochi minuti Ruud è costretto a cedere col punteggio di 6-2, con la spagnolo che può così festeggiare la prima semifinale cinese della carriera.

Jacopo Gadarco

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Flash

Serie A1 femminile: tutte a caccia della Società Canottieri Casale

Domenica 8 ottobre prende il via la stagione 2023. Fari puntati su Casale e Parioli finaliste della scorsa edizione. Paolini nella rosa del TC Italia. Attenzione al CT Palermo

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Rosa 2022 Società Canottieri Casale (via Twitter @federtennis)

Tutte a caccia della Società Canottieri Casale. Manca, infatti, meno di una settimana al via della Serie A1 femminile 2023, la massima serie del campionato per circoli affiliati FITP.

Domenica 8 ottobre andrà in scena la prima giornata del campionato femminile che vedrà al via 8 circoli suddivisi in due gironi da 4. La fase a gironi prevede 6 giornate, con sfide di andata e ritorno. Ogni incontro intersociale prevede 4 incontri: tre singolari e un match di doppio. 

Le prime due squadre classificate al termine della fase a gironi si qualificheranno per le semifinali, terza e quarta classificata disputeranno, invece, i play-out. Sia le semifinali che i play-out si disputeranno con la formula andata e ritorno, mentre la finale si disputerà su partita secca. 

 

Il calendario della Serie A1 femminile 2023 si svilupperà secondo il seguente schema:

Fase a gironi: 8-15-22-29 ottobre, 12-19 novembre

Semifinali scudetto e Play Out: 26 novembre – 3 dicembre;

Finale: 9-10 dicembre

Girone 1

Nel Girone 1 sono state sorteggiate le finaliste della passata edizione, il TC Parioli. Nello stesso girone del circolo romano sono presenti le semifinaliste del Tennis Beinasco, l’AT Verona Falconeri e le neopromosse del CT Palermo.

A guidare la rosa del TC Parioli vi è la romena Elena Gabriela Ruse (185 in singolo e 36 in doppio).Con lei la croata Tena Lukas. Terza straniera in squadra la lussemburghese Mandy Minella. Tra le italiane, si segnalano due esperte della serie A1 come Martina Di Giuseppe e Nastassja Burnett che supporteranno le ragazze del vivaio. Due straniere guidano la rosa del Tennis Beinasco l’ungherese Jani (303 WTA) e la romena Irina Bara (193 al mondo). Assieme a loro le esperte Gatto-Monticone e Di Sarra e le ragazze del vivaio guidate da Rossi e Pairone.

Rosa ristretta per l’AT Verona Falconeri. Solo 6 atlete selezionate, tra cui 3 straniere. Grammatikopoulou, Kerhove e Guerrero affiancheranno le italiane Raggi, Moratelli e Canteri (le ultime due atlete vivaio). Palermo, invece, si presenta al via con una rosa di altissimo livello, con la presenza delle straniere che potrebbe fare la differenza. Presente l’unica top 100 del girone, l’olandese Arantxa Rus (52 WTA). Con l’olandese sono presenti le spagnole Bassols (110), Bolsova (135), Vicens (244) e la slovacca Kucova (508, ma ex top 100). Completano la rosa 5 ragazze del vivaio, con i nomi di Pedone e Bilardo che spiccano.

Girone 2

Nel Girone 2, invece, sono presenti le campionesse in carica del Canottieri Casale. Insieme alle piemontesi sono presenti le semifinaliste del TC Rungg Sudtirol Kiku, le toscane del TC Italia e le neopromosse del TC Padova.

Le campionesse in carica del Società Canottieri Casale potranno contare sull’esperta Sara Errani. Insieme a lei la romena Jaqueline Cristian, numero 102 del ranking WTA. Tra le straniere presenti anche l’australiana Seone Mendez, la finlandese Anastasia Kulikova e la romena Cristina Mitu. Completano il team Deborah Chiesa, Jessica Pieri e le ragazze del vivaio Lisa Pigato, Enola Chiesa e Greta Rizzetto. Confermate le straniere per quanto riguarda il TC Rungg che, come la scorsa stagione, potrà contare sull’argentina Ormaechea, l’austriaca Haas, la svizzera Bandecchi e l’olandese Lemoine. A loro si aggiunge la spagnola Fita Boluda e la ceca Palicova. Tra le italiane tutto nelle mani di Dalila Spiteri e le due ragazze del vivaio Meliss e Pfeifer.

La punta di diamante della serie A1 è nella rosa del TC Italia. Si tratta di Jasmine Paolini (numero 36 WTA) sebbene bisognerà vedere effettivamente se la tennista toscana avrà la possibilità di prendere parte al campionato. In rosa presenti le due spagnole Carlota Martinez e Georgina Garcia Perez, mentre le due migliori italiani per classifica FITP sono Anastasia Bertacchi e Melania Delai. Il neo promosso TC Padova punta principalmente su una rosa di straniere. Numero 1 della squadra la brasiliana Laura Pigossi, 122 WTA e medaglia di bronzo in doppio alle olimpiadi di Tokyo. Lazaro, Benoit, Hobgarski, Simion le altre straniere presenti in rosa. Cinque italiane presenti in rosa. Le migliori per classifica FITP Luciano e Gasparini.

Il programma della prima giornata

GIRONE 1

Tennis Beinasco – AT Verona Falconeri

CT Palermo – TC Parioli

GIRONE 2

TC Padova – TC Italia

TC Rungg Sudtirol Kiku – Società Canottieri Casale

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Flash

WTA Pechino, altra rimonta vincente per Paolini: batte Yuan e vola al 3° turno, sarà la n.1 italiana

L’azzurra rimonta Yuan in tre set, cancellando le certezze della cinese. Supererà Cocciaretto da lunedì prossimo

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Jasmine Paolini - Pechino 2023 (Twitter @ChinaOpen)
Jasmine Paolini - Pechino 2023 (Twitter @ChinaOpen)

J. Paolini b. Y. Yuan 2-6 6-3 6-4

L’azzurra Jasmine Paolini conquista gli ottavi di finale al WTA di Pechino battendo in rimonta Yuan Yue, n. 146 del ranking WTA, 2-6 6-3 6-4 in 2ore e 10′.

Adesso l’italiana attende la vincente del match tra Aryna Sabalenka e Katie Boulter per un’avvincente sfida degli ottavi di finale. Gara odierna molto intensa, con la padrona di casa che ha cominciato molto bene il match, non consentendo alla sua avversaria di entrare agevolmente in partita. La n. 36 del ranking ha sofferto molto con la prima di servizio, con la quale ha vinto solo il 51% di punti.

 

Avvio di gara positivo per la cinese che strappa subito il servizio all’azzurra. Il controbreak rimette tutto in parità, prima che la toscana subisca un filotto di quattro giochi consecutivi che archivia il primo parziale. Yuan domina il gioco mettendola sul piano del ritmo e trovando profondità sia con il dritto che con il rovescio. Paolini indietreggia molto ed è costretta molto sulla fase difensiva.

Nel secondo set cala il ritmo degli scambi e Paolini riesce a dir la sua. E’ soprattutto col dritto che Yuan comincia a regalare qualcosa e subisce il break nel secondo gioco. Poi la toscana cede il servizio nuovamente nel terzo game, ma, ormai, è padrona del gioco e torna nuovamente avanti di un break (3-1). Nessuna chance per Yuan di rientrare nel parziale e tutto si decide nel terzo set.

LINK AL TABELLONE COMPLETO

La cinese manca di esperienza e non riesce a opporre resistenza a Paolini che diventa straripante in avvio di terzo set. Mette i piedi in campo e trova profondità con il dritto. Due break di fila valgono lo 0-3 in favore della toscana. Yuan prova una reazione, recupera uno dei due break a sfavore, ma nel game decisivo subisce il servizio dell’azzurra che col dritto si apre le porte degli ottavi di finale.

Questo successo permette a Jasmine di fare un bel balzo in classifica. L’azzurra ha infatti incamerato 120 punti. Lunedì 9 ottobre Paolini scarterà i 60 punti del suo 17° miglior torneo, quindi al momento ne ha guadagnati 60 netti e così nel ranking virtuale l’azzurra si trova al 30° posto: è già certa di ritoccare il suo best ranking (era stata al massimo n.33) e di superare Elisabetta Cocciaretto sul trono della prima tennista italiana nel ranking WTA.

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