PARIGI – Ad un Marco se ne è sostituito un altro. Anche se a Mediaset non se ne sono accorti e al TGCOM24 hanno mostrato a più riprese il Marco sbagliato. Non Cecchinato ma Trungelliti.

La prima storia del Roland Garros che aveva colpito tutti i media del mondo era stata quella di Marco Trungelliti, il tennista argentino che, eliminato nelle qualificazioni, era stato informato che se si fosse precipitato a Parigi avrebbe potuto rientrare in tabellone. Era a Barcellona, montò sul van che aveva noleggiato per visitare la città catalana con fratello alla guida, mamma e nonna ignara di tutto, e dopo 10 ore arrivò al Roland Garros, giusto in tempo per scendere in campo e vincere il match di primo turno.

Ma il secondo Marco, il nostro Cecchinato che da n.72 e quasi eliminato al primo turno (2 set indietro e 5-4, 30 pari, con il rumeno Copil, n.94 Atp), troneggia in molti giornali francesi (e non solo, perfino sul New York Times) con diverse sue foto, la più “gettonata” quella distesa sul campo dopo aver trasformato il quarto matchpoint contro Djokovic e aver centrato un traguardo che mancava al tennis italiano da 40 anni e 160 Slam.

Se c’era bisogno di una prova più lampante di quanto fosse poco conosciuto il nostro Cecchinato, oggi ne abbiamo tutti una riprova. La gaffe di Media-Com l’avrebbero potuta fare in tanti. Anche da quelli che oggi dicono di sapere di tutto e di più di Cecchinato, che è invece è una vera rivelazione per quasi tutti. Nessuno, anche a sentire Paolo Bertolucci, lo aveva mai indicato come un potenziale prospect. Invece è in semifinale al Roland Garros.