ITF Bergamo: Bellotti a un passo dalla storia dei Futures

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ITF Bergamo: Bellotti a un passo dalla storia dei Futures

Dovesse vincere anche a Bergamo, l’azzurro conquisterebbe il 30esimo Futures. Sarebbe il record assoluto. Proverà ad impedirglielo lo sloveno Nik Razborsek

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Potrebbe verificarsi qualcosa di straordinario presso il Tennis Club Città dei Mille di Bergamo. Qualora Riccardo Bellotti dovesse superare lo sloveno Nik Raborsek nella finale del Trofeo Azimut (15.000$, terra battuta), il 26enne azzurro (ma nato a Vienna, tanto da aver rappresentato l’Austria fino ai 18 anni di età) diventerebbe il tennista più titolato di sempre nel circuito ITF Futures. Vincendo la scorsa settimana a Padova, Bellotti ha intascato il titolo numero 29, raggiungendo Lamine Ouahab e Attila Balazs. Dovesse ottenere il 30esimo successo, l’impresa non sarebbe in nessuno modo paragonabile a quelle di Jimmy Connors (109 titoli ATP) o anche solo del taiwanese Yen Hsun Lu (28 ATP Challenger), ma consentirebbe a Bergamo di mettere la propria bandierina nella storia del tennis. Bellotti vanta già un primato: nel 2016, vincendo ben nove Futures, ha battuto il record assoluto di tornei di categoria intascati in una sola stagione. Adesso vuole di più, peraltro a un anno esatto da quando aveva ottenuto il suo best ranking, accomodandosi al n.199 ATP. Attualmente Riccardo è “soltanto” n. 553, ma perché l’anno scorso si era procurato un grave infortunio: la rottura di un tendine della mano destra lo aveva costretto a una delicata operazione e lo ha tenuto lontano dai campi per oltre 6 mesi.

Nik Razborsek (foto Antonio Milesi)

Bellotti acciuffa la finale a Bergamo dopo una tribolata vittoria contro il tedesco Marvin Netuschil, battuto soltanto al dodicesimo game del terzo set, col punteggio finale di 2-6 6-0 7-5. I tanti appassionati accorsi al “Città dei Mille” hanno temuto che non ce la facesse nel cuore del terzo set, quando il tedesco si era portato sul 3-1. Ma Bellotti non si è arreso e ha trovato la forza per effettuare l’ultimo tuffo, imponendosi al fotofinish. La scorsa settimana, dopo il successo a Padova, affermava che quello era il più titolo più significativo della carriera perché rappresentava la resurrezione agonistica dopo l’infortunio. Ma un successo a Bergamo avrebbe un valore ancora più grande, perché gli darebbe una poltroncina (piccola, ma reale) nella storia del tennis. Per azzannare il titolo, dovrà superare lo sloveno Nik Raborsek: nella seconda semifinale, il 24enne di Lubiana ha interrotto il sogno di Jacopo Berrettini. Il romano sperava di poter imitare il fratello maggiore, vincitore all’ATP Challenger di febbraio, ma è stato sconfitto con un doppio 6-4. Berrettini ha tenuto duro fino al 4-4, poi ha incassato un parziale di cinque giochi consecutivi. Sotto 3-0 nel secondo set, ha abbozzato una reazione e si è riavvicinato. Non è stato sufficiente e così Razborsek, già vincitore di un Futures in Turchia qualche settimana fa, andrà a caccia del quarto titolo in carriera. Lui e Bellotti si sono già affrontati due volte, l’ultima nel 2015, sempre con vittoria dell’italiano. In chiusura di giornata si è assegnato il titolo del doppio, con il successo della coppia Della Valle/Rondoni al termine della finale tutta italiana contro Frigerio/Stefanini, battuti 6-0 6-3. Sabato, a partire dalle 16, è previsto il gran finale.

I finalisti Frigerio/Stefanini, la direttrice del torneo Silvana Carrara e i vincitori Rondoni/Della Valle (foto Antonio Milesi)

Ufficio Stampa Trofeo Azimut

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