I tabelloni di qualificazioni dei Masters 1000 sono sempre molto competitivi, con un campo di partecipazione che ha poco da invidiare ad alcuni 250. Il torneo cadetto della Rogers Cup non fa eccezione e vedrà scendere in campo ben 10 giocatori presenti nei primi 100 del mondo e altri grandi talenti. Gli appassionati italiani potranno invece tifare per il 26enne marchigiano Stefano Travaglia, unico azzurro a decidere di tentare la strada delle qualificazioni in Canada.
Il match di cartello del primo turno è sicuramente quello tra Ryan Harrison, testa di serie n.1 e reduce dalla finale ad Atlanta, e l’imprevedibile Ernests Gulbis che dopo gli ottavi di finale a Wimbledon ha giocato e perso un’unica partita contro il n.268 del mondo. Obiettivamente si vedono finali di tornei ATP di ben più basso livello. Il vincente si contenderà il pass per il tabellone principale contro uno tra Mahut e Smyczek. Il lettone non è però l’unico cavallo pazzo in tabellone. C’è infatti anche il bad boy australiano Bernard Tomic, in cerca di un po’ di fiducia anche sul cemento dopo un’incoraggiante stagione sull’erba. L’ex n.17 del mondo esordirà contro l’americano Bradley Klahn. Potrebbe poi incontrare il più piccolo di casa Harrison, Christian o il bosniaco Mirza Basic. Il giovane russo Daniil Medvedev e l’emergente statunitense Mackenzie McDonald sono in rotta di collisione per un’altra wild card se riusciranno a superare rispettivamente lo slovacco Gombos e il canadese Schnur. Così come il veterano tunisino Malek Jaziri e il bombardiere rumeno Marius Copil.
Non è stato certo benedetto dalla dea bendata il nostro Travaglia, che ha pescato Feliciano Lopez, testa di serie n.5. Il navigato spagnolo è chiaramente nella fase calante della carriera ma può essere ancora molto pericoloso. Non ci sono precedenti tra i due. Il vincente di questo match affronterà uno tra il lituano Berankis e il bielorusso Ivashka. I due russi Evgeny Donskoy e Mikhail Youzhny sfidano due wild card locali l’anziano Dancevic e il giovane Galarneau. Da sottolineare l’umiltà di Youzhny, che da poco ha annunciato il ritiro ma continua a timbrare il cartellino anche nelle qualificazioni dei tornei. Infine da segnalare il match tra il francese Pierre-Hugues Herbert e il NextGen polacco Hubert Huracz. Chi vince si gioca la wild card contro uno tra lo svedese Ymer e il canadese Sigouin.
