Jinan, Cina – Cemento ($150.000)
Il 19enne australiano di Alexei Popyrin conquista il suo primo trofeo a livello Challenger sul cemento cinese di Jinan, imponendosi in finale sull’inglese James Ward con il punteggio di 3-6 6-1 7-5. La vittoria vale al giovane tennista di origini russe (i genitori si trasferirono una ventina di anni fa dalla Russia in Australia) un balzo di ben 99 posizioni in classifica con contestuale ingresso tra i primi trecento giocatori al mondo. L’allievo dell’Accademia di Mouratoglu (ma da junior già allievo di Bollettieri e di Piatti) da lunedì è infatti n. 211 al mondo ed entra anche tra i primi venti della Race Next Gen.
Pullach, Germania – Terra (€127.000)
È Pedro Sousa il vincitore della prima edizione dell’IsarOpen, in Germania. Sulla terra battuta di Pullach, il tennista portoghese si è imposto in finale sulla testa di serie n. 1 Jan-Lennard Struff. Sorprende il punteggio netto (6-1 6-3) della vittoria di Sousa sul top 60 tedesco, soprattutto considerato che il giocatore di casa arrivava da due convincenti vittorie nei turni precedenti sull’argentino Berlocq e soprattutto su Martin Klizan, reduce dal successo nell’ATP 250 di Kitzbühel e da ben dieci vittorie consecutive. Per il 30enne tennista di Lisbona, sconfitto da Andrey Martin in finale a Marburgo la settimana precedente, si tratta del secondo titolo dell’anno, dopo la vittoria in maggio al Challenger di Braga, che gli vale un balzo in classifica di ben 44 posizioni: da lunedì è n. 124 del ranking.
Aptos, CA, U.S.A. – Cemento ($100.000)
Thanasi Kokkinakis torna a far parlare di sé con la vittoria al Nordi Natural Challenger di Aptos
L’australiano, che in semifinale aveva battuto l’azzurro Thomas Fabbiano, tds n. 1, si è imposto per 6-2 6-3 sul 21enne sudafricano Lloyd Harris, che arrivava da una striscia di ben nove vittorie (la settimana precedente si era imposto a Lexington) senza perdere nemmeno un set.
Per il 22enne di Adelaide, tormentato dagli infortuni, l’ennesimo tentativo di risalita: con questa vittoria torna tra i primi 200 al mondo (n. 199). Può essere comunque soddisfatto anche Harris, che grazie alla finale raggiunge il suo best ranking, n. 145, entrando così per la prima volta tra i top 150 ad una sola settimana dall’ingresso nei top 200.
Portorose, Slovenia – Cemento (€ 64.000)
Niente da fare per Andrea Arnaboldi, che nella finale dello Slovenia Open si è arreso nettamente (6-2 6-1) al francese Constant Lestienne. Probabilmente il 30enne milanese non è riuscito a recuperare completamente dallo sforzo fatto la sera precedente per superare lo spagnolo Menendez-Macerias, in un match durato tre ore in condizioni climatiche veramente difficili, considerato il gran caldo che imperversava in questi giorni sul litorale sloveno. Vittoria comunque meritata quella del 26enne transalpino, che nei quarti si era reso autore dell’eliminazione del grande favorito e campionein carica, l’ucraino Sergiy Stakhovsky. Lestienne conquista così il suo primo trofeo stagionale a livello Challenger, dopo aver perso in finale in due occasioni. E scala ben 53 posizioni in classifica, arrivando al gradino n. 171, poco lontano da quel best ranking di n. 164 conquistato nel settembre 2016, poco prima della squalifica di sette mesi per aver scommesso on line su 220 partite. Bel balzo in classifica anche per Arnaboldi, che torna così in modo consistente tra i primi duecento giocatori al mondo a più di due anni di distanza, dal maggio 2016 (per lui dopo solo due fugaci apparizioni: una settimana al n. 194 ed una al n. 199). E curiosamente si ritrova nella stessa posizione di allora, al n. 175.