Osaka inarrestabile, Giorgi saluta Tokyo

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Osaka inarrestabile, Giorgi saluta Tokyo

La tennista giapponese porta a 10 il numero di vittorie consecutive battendo 6-2 6-3 una Camila Giorgi combattiva ma oggettivamente inferiore. Osaka sfiderà in finale Karolina Pliskova che vince con Donna Vekic un match palpitante finito 6-3 al terzo

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Naomi Osaka prosegue il suo cammino privo di sconfitte iniziato a New York e ottiene, contro Camila Giorgi, la decima vittoria consecutiva. La semifinale del WTA Premier di Tokyo è stata vinta dalla giocatrice di casa con una prestazione impeccabile, durata un’ora e 11 minuti, durante i quali la tennista italiana è riuscita per brevi tratti tenere testa alla numero 7 del mondo ma ancora una volta il numero di errori, soprattutto alla battuta, le sono stati fatali. Nonostante le numerose partecipazioni ad eventi di natura mondana dopo la vittoria di New York, Osaka non si è lasciata troppo trasportare e la sua testa è ancora saldamente al suo posto così come le sue gambe sono saldamente piantate sul cemento rosa dell’Arena Tachikawa Tachihi pronte a scagliare la prossima bordata. A ricevere gli attacchi delle giapponese oggi è stata come detto Camila Giorgi ed è proprio lei una delle giocatrici dal gioco più simile a quello della giapponese. Ma una sostanziale differenza tra le due è che Osaka all’occorrenza non disdegna neanche le scelte difensive, e grazie alle sue abilità nei recuperi nel primo set è riuscita a portarsi avanti di un break, conquistato nel quinto game, e presto il vantaggio si è raddoppiato. La tennista azzurra è stata spinta dalla sua avversaria verso i propri limiti e le accelerazioni prima hanno iniziato a farsi sempre più angolate e profonde e poi pian piano hanno finito per cadere sempre più spesso nei corridoi o andare lunghe.

Le fioche speranze dei sostenitori della numero 1 azzurra risiedevano anche nel fatto che una delle poche giocatrici in grado di mettere in difficoltà Osaka, nella sua cavalcata di vittorie consecutive, era stata Sabalenka, anche lei aggressiva per antonomasia. Tuttavia per quanto la bielorussa a tratti la si possa definire ancora troppo giovane e indisciplinata, negli ottavi degli US Open era comunque riuscita mettere in campo una maggior concentrazione e un maggior attaccamento alla partita. Nel secondo set la maceratese è sì riuscita a tener testa più spesso la sua avversaria durante gli scambi ma è anche qui che si è concentrata la maggior parte dei suoi doppi falli che in poco tempo l’hanno portata alla sconfitta. La prestazione di Giorgi comunque, considerando il valore della sua avversaria, non la si può valutare in maniera eccessivamente negativa perché tutto sommato alcune cose hanno funzionato (la risposta di rovescio su tutte). Per Camila si tratta della terza sconfitta su tre semifinali raggiunte nel 2018 (dopo Sydney e Praga) che non le permetterà di migliorare il suo best ranking perché Hsieh e Sakkari sono ancora in corsa a Seoul; mentre Osaka giocherà la terza finale stagionale (dopo quelle vinte a Indian Wells e agli US Open) contro Karolina Pliskova.

In precedenza sul campo indoor dai colori sgargianti che sostituisce l’Ariake Coliseum in ristrutturazione per le Olimpiadi del 2020, Karolina Pliskova e Donna Vekic hanno dato vita ad una battaglia dai colpi non altrettanto potenti ma sicuramente dall’esito più incerto. A spuntarla è stata la ceca che per la terza volta consecutiva in questo torneo porta a casa l’incontro in tre set (l’ultima volta che le capitò una cosa del genere vinse il titolo a Praga). Come ha spiegato successivamente lei stessa, la ragione di questo equilibrio risiede anche nella sua poca efficienza alla battuta: “non credo che il mio servizio sia stato buono; mi stavo stancando con il proseguo del match e quindi non riuscivo a servire veloce come avrei voluto.” Dal canto suo la croata numero 45 del mondo più lamentarsi con se stessa per non essere stata sufficientemente aggressiva durante le palle break: Vekic ha avuto la tendenza a giocare in maniera troppo conservativa le occasioni che si è procurata e alla fine questo potrebbe esserle costato il match. La vittoria al turno precedente contro la francese Garcia sicuramente le avrà dato una buona dose di fiducia, ma la solidità mentale necessaria per battere delle top player come Pliskova la si acquisisce con il tempo. Dopo un primo set scivolato facilmente nelle mani di Karolina, Vekic era riuscita a prendere il controllo della maggior parte degli scambi e la situazione si era così ribaltata che ormai era diventata lei la favorita. Tuttavia gli errori sono iniziati ad arrivare proprio quando la ceca sembrava ormai alle corde e quest’ultima è riuscita a ribaltare l’incontro. Per la testa di serie n. 4 quella contro Osaka sarà la seconda finale del 2018 dopo la vittoria a Stoccarda e i precedenti sono fermi sull’1-1.

Risultati:

[4] K. Pliskova b. D. Vekic 6-2 4-6 6-3
[3] N. Osaka b. C. Giorgi 6-2 6-3

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